Per il sindaco Stancanelli a Catania è sempre tutto a posto. L’illegalità non c’è più, il problema del traffico risolto, l’abusivismo spazzato via. Dunque nessun problema e non desta alcuna preoccupazione l’allerta meteo prevista in Sicilia nelle prossime ore. Già adesso piove a dirotto e gli ultimi, drammatici eventi verificatisi a Genova – è un mio modesto parere – dimostrano che dovremmo abituarci a queste piogge straordinarie. Proprio per questo anche a Catania occorrerebbe una risposta straordinaria. Occorrerebbe che, una volta tanto, gli interventi si pianificassero in maniera seria e ragionata per evitare che una pioggia possa trasformarsi in tragedia. Nel frattempo però ci accontenteremmo che il Comune si occupasse almeno di cose spicciole come la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e costanti interventi di pulizia per scongiurare gli allagamenti che si verificano puntualmente ad ogni acquazzone violento, ma siamo costretti a verificare che nemmeno questa sembra essere una delle preoccupazioni del sindaco Stancanelli.
E invece – è solo un esempio – qualche giorno fa assieme al consigliere di quartiere Angela Battista sono andato tra gli abitanti del Villaggio Santa Maria Goretti e ho girato un po’ in zona per verificare se siano state davvero effettuate le operazioni di pulizia e messa in sicurezza del torrente Forcile. Non ci sembra che tutto quello che era stato annunciato dal sindaco all’indomani dell’alluvione del 15 ottobre scorso sia stato mantenuto. Il sindaco, tramite un comunicato stampa, ci ha fatto sapere che si è intervenuto “già poche ore dopo l’alluvione” e giù un lungo elenco delle cose fatte al Villaggio Santa Maria Goretti. Che, per inciso, viene sommerso periodicamente.
Peccato che io avessi parlato di PREVENZIONE perché sono convinto – e non credo di essere il solo – che contare il record di millimetri di pioggia caduta in poche ore resti un inutile esercizio statistico se poi a farne le spese sono sempre le stesse zone della città. Lo abbiamo visto drammaticamente con le immagini di Genova ma anche Catania ha più volte toccato con mano cosa comporta la totale mancanza di una seria pianificazione di interventi di manutenzione e pulizia dei torrenti. Fortunatamente con conseguenze meno gravi delle ultime alluvioni in Nord Italia.
In ogni caso, ci auguriamo che i lavori di cui parla il sindaco siano stati davvero eseguiti e che siano efficaci, ma quando si parla di prevenzione, di manutenzione ordinaria e di costanti opere di pulizia, ci si riferisce ad azioni da effettuare prima, mai dopo una possibile sciagura. E anziché scambiare il buonsenso e il rispetto per l’incolumità dei cittadini per inutili allarmismi (questo ha detto Stancanelli delle mie preoccupazioni) forse il sindaco potrebbe evitare che nella città TUTTA si debba attendere il disastro per intervenire. Non vorremmo che si scoprisse troppo tardi che è arrivato l’autunno.
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