Questa mattina sono stato ospite di Federica de Sanctis, su Sky Tg24, per discutere della nuova legge, di cui sono relatore in Commissione Giustizia alla Camera, che modifica le possibilità dei figli adottati di conoscere la propria madre biologica. Una legge, come ho detto stamattina, che vuole intervenire in maniera attenta per rispettare i diritti dei figli adottati, non riconosciuti alla nascita, di conoscere la madre biologica e quelli delle madri stesse di rimanere nell’anonimato. In Commissione abbiamo fatto un lungo lavoro, ascoltando tantissime persone, associazioni, presidenti dei Tribunali, e credo che a giugno il testo possa arrivare in Aula. Io mi auguro che la Camera possa recepirlo in tempi brevi, per porre fine ad una situazione davvero complessa, vissuta dai figli adottati.
Con la legge in materia di “accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità” introduciamo delle modifiche alla legge attuale, che sono necessarie a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale e della Corte Europea sui diritti dell’uomo. Il nostro lavoro in Commissione è stato quello di trovare il giusto equilibrio tra diritto all’anonimato della madre e diritto del figlio a conoscere le proprie origini. Per questo, abbiamo previsto una serie di misure che intendono rispettare la riservatezza delle madri che non hanno riconosciuto il figlio al momento della nascita, tenendo conto anche della loro età e delle condizioni di salute.
Al figlio adottato in sostanza sarà riconosciuto il diritto, oggi esercitato facendo ricorso ai Tribunali per i Minorenni, ad interpellare nei modi adeguati la madre biologica per sapere se intende far venir meno l’animato. Una richiesta legittima, ma che prescinde in tutto e per tutto dal rapporto instaurato con il nucleo familiare di adozione, che ha cresciuto il bambino non riconosciuto alla nascita.
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