Un’intervista di Fabrizio Dell’Orefice pubblicata su “IL TEMPO.it”
L’operaio della Thyssen, oggi deputato del Pd, si schiera con l’ex ministro: “Voglio un partito popolare”.
Non dica perché è simpatico che come battuta è già vecchia.
«No, non glielo dico. Non è il mio modo di intendere la politica».
Antonio Boccuzzi è rimasto un po’ lo stesso. Solo i capelli, raccolti in una coda, si sono allungati. Per il resto è ancora l’operaio della Thyssen, l’unico sopravvissuto.
E allora, perché Bersani?
«Anzitutto perché spero ancora in una politica che non parli politichese, che parli come la gente normale. Ecco, vorrei un Pd veramente popolare». D’accordo, è un congresso non un corso di dizione… «E infatti le ho detto anzitutto l’aspetto formale. Il Pd non viene compreso, i suoi leader non sono capiti dalla base. Poi ci sono le questioni sostanziali».
E quali sono?
«Due su tutte. Della mozione Bersani mi ha convinto la parte sul lavoro, la lotta alla precarizzazione e il sostegno verso la stabilizzazione. Guardi, quando ero bambino e andavo in giro con mio padre passavano le Fiat 131, le Argenta e lui con orgoglio diceva: “Quella l’ho fatta io”. Ecco, si è perso lo spirito del lavoro, l’attaccamento all’azienda se ogni sei mesi devi cambiare società».
Solo il lavoro?
«No, l’altro aspetto è quello relativo alla scuola, investire sulla scuola. Più in generale questo sembra, parafrasando il famoso film, non un Paese per giovani. Vorremmo che il Pd tornasse a far sognare i ragazzi. La sicurezza, altro elemento fondamentale, sintomo di civiltà, deve essere uguale per tutti, per i ricchi e per i poveri, per gli italiani e per gli stranieri, per chi è famoso e per chi non lo è, secondo un principio di giustizia e di uguaglianza che nel nostro Paese e ancora lungi dal divenire».
A Veltroni l’ha detto che andava con Bersani?
«No. Non ho mai pensato di dovergli chiedere il permesso. Non solo io, ma tutti quelli che si sono candidati sono stati sempre molto indipendenti».
Che cosa l’ha delusa di Veltroni?
«Nulla, non sono deluso da lui».
E da cosa?
«Ero convinto che il Pd potesse essere un’esperienza che ne raccogliesse tante diverse. Non è stato così, quel progetto è per ora in parte fallito».
E va con quelli che pensano l’esatto contrario?
«Non penso assolutamente sia il contrario. Con la mozione Bersani si sono schierati la Bindi e Letta, così come con la mozione Franceschini si è schierato Piero Fassino, l’ultimo segretario dei Ds. L’amalgama tra le diverse anime del Pd, è elemento fondamentale per la nascita di un grande partito che milioni di italiani si aspettano».
Dietro Bersani c’è il vecchio?
«Ma quando mai. Io ho compiuto due giorni fa 36 anni. Ci sono Esposito, che stimo molto, Boccia, Ginefra, Bordo, Berretta, Orlando. Ce ne sono tanti e altri verranno».
Che Pd sogna lei?
«Un partito che sia radicato sul territorio. Vede, spesso mi dicono dopo le manifestazioni “Finalmnete uno che abbiamo capito che voleva dire”».
E Franceschini non si capisce?
«Guardi, quello che non mi è piaciuto è quel parlare di vittoria dopo le Europee, dopo aver perso sette punti. Una cosa inconcepibile».
Tutto da buttare l’attuale segretario?
«No, ho condiviso la prima parte. L’assegno ai disoccupati, le proposte, il fatto di cominciare dal lavoro. È stata una buona fase».
Poi s’è messo a inseguire il gossip.
«Ecco, quello non l’ho condiviso. Assurdo inseguire Berlusconi. Il Pd deve fare la sua politica, non capisco questo continuo dipendere in qualche modo dal premier. Nel bene e nel male».
Fabrizio dell’Orefice
30/07/2009
Tempo perso, quello di Marino. Avrà un risultato da prefisso telefonico. Non sono neanche tanto sicura che andrà fino in fondo con questa candidatura.
Avete notato come su questo blog (ma anche su altri di area Pd, ho controllato) nessuno faccia assolutamente menzione (nel senso che nemmeno si ricorda che è in lizza) di Ignazio Marino? Come gli sia venuto in mente di candidarsi alla segreteria è un vero mistero.
Nel frattempo, però, cerchiamo di scegliere il leader più adatto, per favore. Che anche per me è Bersani.
Francamente, credo che solo l’inesorabile scorrere del tempo possa “neutralizzare” definitivamente il Cavaliere. Insomma, l’arteriosclerosi è la nostra migliore alleata. : )
Certo che con il Pdl che a me sembra in agonia, davvero sarebbe il momento buono per una leadership forte ed aggressiva, in grado di mettere all’angolo Berlusconi una volta per tutte.
Di scontato in politica, soprattutto ai congressi dei grossi partiti, non vi è nulla.
Ma che cosa volete che accadra al congresso?!? La vittoria di Bersani a me sembra ormai scontata.
Io credo che sia oggettivo che il Pd con Bersani sia all’ultima occasione possibile di (ri)lancio di un’idea bella, ma finora con potenzialità espresse al 30% circa …
Certo, concordo anche con chi paventa i rischi di un’attesa troppo forte …
Se qualcosa dovesse andar storto al congresso o se anche sotto Bersani non arrivassero per il Pd risultati concreti? Sarebbe sì un momentaccio serio serio per i progressisti italiani … Che dovrebbero ricominciare da zero …
Ma forse è semplicemente meglio attendere e vedere che cosa accade. Intanto che cosa accade al congresso …
Certo che se le cose non dovessero andare bene neanche con Bersani segretario, con il clima d’attesa che si è ormai creato sarebbero dolori.
Quello che però a me non piace è il clima davvero da ultima spiaggia che si sta venendo a creare attorno alla candidatura Bersani. Io lo appoggio, ma eviterei l’errore di considerarlo (e di farlo recepire agli avversari) come l’ultima possibilità di salvezza per il Pd.
Concordo, basta con i centristi, non si può andare da nessuna parte con loro.
Il problema, come alcuni hanno evidenziato, è però quello d’essere o meno un uomo di vera sinistra. Io credo che il Pd abbia bisogno di una guida chiara e meno moderata, non di un altro centrista.
Chissà perché, ma Franceschini, pur avendo fatto un lavoro sostanzialmente molto buono, non ha attecchito nel cuore dei militanti democratici. Eppure mediaticamente rende molto più di Veltroni.
Detto popolare in romanesco: “Se volevi ‘a gratitudine te pijavi ‘n’cane” …
Che c’entra? C’entra, c’entra … : ))))
Però lo sapeva che era stato chiamato a dirigere il partito non a tempo indeterminato, ma in vista del congresso. Suvvia, si facesse da parte come era nelle previsioni.
Diciamo che ha da subito avuto il fiato di Bersani sul collo e non è stato facile lavorare.
Bersani= Segretario del PD
L’Italia bagnata da tre mari………e prosciugata……da Tremonti
Tutti allineati e coperti pro Bersani e contro Franceschini mi pare di capire su questo blog. Mah! Io non crocifiggerei Franceschini. A me non dispiace affatto.
Se c’è una possibilità di accorciare il periodo di strapotere di Berlusconi, bhè, questa è legata a Bersani. Mi pare indubbio.
Diciamo che Bersani avrà il tempo per lavorare ai fianchi Berlusconi. Chissà che il regno di Silvio da Arcore, che si preannunciava lungo lungo, non debba invece limitarsi a pochi anni. Speriamo.
Sembrava di no, ma la perdita di credibilità Berlusconi l’ha avuta secca dopo la vicenda Villa Certosa … Si è “salvato” dal Naomigate (poco credibile la storia di una sua relazione con la giovanissima ragazza napoletana), ma non dalle conseguenze di tutte le foto sarde pubblicate …
Più in generale, mi sembra che il suo trend di impetuoso gradimento sia se non invertito di sicuro “ammosciato” …
Del resto, Berlusconi ne sta combinando di cotte e di crude. La mia immpressione è che il grande patrimonio di consenso che indubbiamente aveva fino ad un anno fa sia stato minato profondamente.
Bersani è un concreto uomo del nord, sono certo che farà benissimo come segretario del Pd. A poco a poco, vedrete, il gap con il Pdl si rimonterà.
Sì, si fa capire bene. E questo è un pregio assoluto fra i politici di oggi.
Boccuzzi ha ragione sul fatto che Bersani finalmente renderebbe popolare il Pd. E’ uno dei pochi a non parlare politichese stretto.
Comunque, quella rappresentata dalla candidatura di Bersani è una grande occasione, non sprechiamola.
Per favore, non difendiamo l’indifendibile. Gli errori politici che sono stati fatti prima di Franceschini sono così grossi che credo giustifichino ampliamente l’accusa d’essere stati maldestri.
Errori ne sono stati fatti, è chiaro, ma tutta questa “maldestria” nella gestione del partito io francamente non la vedo.
Io lo dico da mesi, è l’ultima spiaggia per il Pd … Se qualcosa va male a questo congresso, potete raccogliere i bagagli e sbaraccare … Sarebbe un peccato, perché in linea teorica quella del Partito Democratico è l’idea politica più interessante della storia repubblicana … Ma l’avete sin qui gestita così maldestramente …
Speriamo sia così, perché la (eventuale) segreteria Bersani mi sembra una sorta di ultima spiaggia.
Io continuo a pensare che sia la strada giusta per il Pd. Ovvero che finalmente si è trovato un uomo di sinistra capace di guidare ‘sta macchina.
Vero, verissimo, la mozione Bersani è in assoluto la più lucida, chiara e progressista fra le mozioni.