Anch’io, assieme a decine di ragazzi e ragazze del Pd e dei Giovani Democratici ho partecipato oggi pomeriggio a Salvaciclisti, la manifestazione svoltasi a Catania e – in contemporanea – in decine di città d’Italia e d’Europa per chiedere ai Governi e alle amministrazioni locali di applicare semplici accorgimenti per rendere più sicuro il transito dei ciclisti ma anche dei pedoni.
Purtroppo i ciclisti, soprattutto in città come Catania dove il traffico è sempre più impazzito, corrono seri pericoli. La nostra città poi ha il non felice primato di numero di auto per abitanti e anche per questo l’amministrazione dovrebbe seriamente considerare nuove strategie per il traffico, trasformando Catania in una città più sana, più rispettosa, più scorrevole.
Ci piacerebbe ad esempio che si istituissero zone a velocità ridotta, a 30 km l’ora per ridurre il rischio di incidenti, e più corsie preferenziali. Ma anche che si avesse più coraggio chiudendo alle auto altre porzioni del centro storico o che semplicemente si consentisse ai ciclisti di portare la bici sui mezzi pubblici.
Sarebbero atti forse più utili rispetto all’unica pista ciclabile tuttora realizzata a Catania, lunga un paio di chilometri e costata alla collettività circa 4 milioni di euro.
E le istanze dei cittadini sono approdate anche in Parlamento: su questo argomento infatti ho firmato assieme ad altri deputati una mozione presentata alla Camera, che raccoglie le istanze del movimento Salvaciclisti.
Spero sia un primo passo perché anche il Governo intervenga.
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