Sono stato invitato, e non ho voluto mancare l’appuntamento, al convegno “Per la certezza del diritto tributario” promosso dall’Ordine etneo dei Commercialisti, da Confindustria e dall’associazione “Amici dell’Università di Catania”, tenutosi ad inizio settimana nella sede della direzione generale del Credito Siciliano ad Acireale. Focus dell’incontro è stata l’annosa questione della certezza del diritto, affrontata prendendo ad esempio i due casi più clamorosi che ancora oggi hanno pesanti ricadute sul territorio siciliano: il terremoto di Santa Lucia del 1990 e il sisma legato all’eruzione del 2002 (con le ulteriori conseguenze della cenere lavica). Per questi due casi, infatti, il Fisco ha previsto l’indennizzo riducendo il pagamento dei tributi fino al 90% nel primo caso, e al 50% nel secondo. Con due esiti contrastanti, perché al 31 dicembre 2012 risultano quasi 200 gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate di Catania e di Acireale per il recupero – a tassazione – delle differenze relative ai vari provvedimenti di sospensione, con l’applicazione delle sanzioni di legge e degli interessi.
Di questi due casi mi sono occupato, nella scorsa Legislatura da parlamentare con numerosi atti ispettivi. Uno dei quali speravamo avesse posto fine all’annosa vicenda dei rimborsi relativi al Sisma del 1990. Purtroppo non è stato così. Non entro nel merito della vicenda, per ovvi motivi di opportunità, ma continuo a seguire la vicenda. So che è stata presentata un’iniziativa legislativa. Da parte mia opererò affinché, qualora si presentasse l’occasione, le giuste istanze dei contribuenti vengano inserite in un apposito provvedimento. Sarebbe un primo passo verso quell’aspirazione, diffusa nella società, della certezza del diritto e dell’uguaglianza dei cittadini, verso un giustizia tributaria efficiente e rapida, rispettosa del valore della imparzialità, arricchita dal contributo delle varie categorie professionali.
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