Il cosiddetto decreto “del Fare” reca misure per la crescita economica, con interventi di sostegno alle imprese, di potenziamento dell’Agenda digitale italiana e di rilancio delle infrastrutture; semplificazioni, riguardanti l’amministrazione, il fisco, l’edilizia; norme in tema di università e ricerca; misure per l’efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile che riguardano giudici ausiliari, tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari, modifiche all’organico dei magistrati addetti alla Corte di cassazione, misure processuali, modifiche all’ordinamento giudiziario, disposizioni in materia di concordato preventivo, misure per il funzionamento dei servizi di giustizia e in materia di mediazione civile e commerciale.
Tra le misure che hanno un più diretto impatto sul sistema economico si segnalano la semplificazione dell’accesso al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI); il finanziamento a tasso agevolato di nuovi macchinari ed impianti ad uso produttivo; il sostegno a grandi progetti di ricerca e innovazione industriale; le misure di liberalizzazione per ampliare la concorrenza nel mercato del gas naturale, dei carburanti e dell’energia elettrica; i finanziamenti agevolati alle imprese italiane che investono nei Paesi in via di sviluppo; l’intervento sul contratto istituzionale di sviluppo per accelerare la spesa dei fondi comunitari relativi alla programmazione 2007-2013; la liberalizzazione dell’accesso ad internet tramite rete wi-fi; l’istituzione di un fondo per il rilancio delle infrastrutture, con dotazione complessiva di 2.069 milioni di euro da ripartire negli anni dal 2013 al 2017 per finanziare specifici interventi cantierati e cantierabili.
Tra le disposizioni in materia di semplificazione fiscale, si ricordano la soppressione della responsabilità solidale dell’appaltatore per il versamento dell’IVA da parte del subappaltatore; le agevolazioni per i contribuenti in difficoltà economica, che danno seguito agli impegni del Governo in tema di rateizzazione del pagamento delle imposte e limiti alla pignorabilità della prima casa e dei beni strumentali delle imprese; la proroga al 31 dicembre 2013 dell’operatività delle disposizioni in materia di gestione delle entrate locali, che consente anche ai concessionari diversi da Equitalia di proseguire le attività di accertamento e riscossione.
Semplificazione amministrativa: le misure più significative riguardano l’introduzione dell’indennizzo da ritardo determinato dalla pubblica amministrazione, la cui misura è stabilita in 30 euro per ogni giorno di ritardo con un tetto massimo di 2000 euro; le deroghe ai limiti di spesa per gli enti locali coinvolti nell’organizzazione di Expo 2015.
In tema di università e di ricerca, vi sono norme sullo sblocco del turn-over, sulle chiamate dirette e 100 milioni di euro per la ricerca.
Con riguardo alle misure in tema di giustizia, si prevedono: la nomina di 400 giudici ausiliari per deflazionare il contenzioso civile pendente presso le Corti d’appello; l’intervento sulla procedura di opposizione al decreto ingiuntivo per accelerare la fissazione dell’udienza di comparizione delle parti; la semplificazione del contenuto della
motivazione della sentenza civile; la reintroduzione del carattere obbligatorio della mediazione civile e commerciale.
Il decreto-legge è stato modificato al Senato. Le principali novità riguardano:
1. la destinazione del 50 per cento del Fondo di garanzia per le imprese a investimenti inferiori a 500 milioni di euro;
2. Il ripristino del tetto agli stipendi dei manager pubblici e la previsione di un taglio del 25 per cento per i dirigenti delle società quotate;
3. La soppressione del Documento unico di regolarità tributaria (DURT)
4. l’interpretazione autentica della norma sull’incompatibilità della carica di parlamentare con quella di governatore di enti locali, che non si applica ai sindaci di comuni con popolazione tra 5.000 e 20.000 abitanti, eletti prima dell’entrata in vigore del decreto;
5. Sono state approvate, inoltre, norme per agevolare gli investimenti in tecnologie digitali, per favorire gli acquisti on line della pubblica amministrazione, per realizzare il fascicolo sanitario elettronico;
6. Estensione degli interventi della sicurezza dell’edilizia scolastica;
7. limitazione al 10 per cento della quota che gli enti locali devono destinare alla riduzione del debito pubblico;
8. Introduzione di borse di mobilita per studenti meritevoli;
9. integrazione del pacchetto Expo 2015 con agevolazioni sull’Iva e con l’ampliamento della possibilità di assunzioni a termine.
Sul tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari, è stato approvato, con il parere contrario del Governo, l’emendamento 73.24 della Lega Nord in base al quale lo stage non è più titolo per l’accesso al concorso in magistratura.
Sulle semplificazioni in materia edilizia, il PD ha difeso e fatto approvare l’emendamento che esclude gli edifici dei centri storici dalla normativa di semplificazione.
Tra gli ordini del giorno approvati, il G83.200 riguarda la possibilità di emanare un decreto correttivo, entro il 12 settembre 2013, per apportare correzioni, concordate con le Commissioni di merito di Camera e Senato, sulla riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie.
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