“Discontinuità nella gestione dei rifiuti in Sicilia, fatta di continua emergenza, chiusura immediata e copertura della discarica Valanghe d’Inverno e bonifica di entrambe le discariche Oikos in provincia di Catania: Tiritì e Valanghe d’Inverno”.
Insieme a Giovanni Burtone e Anthony Barbagallo abbiamo presentato ieri pomeriggio, in Assemblea Regionale del PD, una mozione – che è stata votata ed approvata dai partecipanti – in cui chiediamo un cambio di rotta alla Giunta regionale siciliana in tema di rifiuti.
Tra i promotori dell’iniziativa, Josè Calabrò, esponente del comitato No Discarica, Nino Di Guardo, Sindaco di Misterbianco, Antonio Caruso, segretario del circolo Pd di Motta, Salvo Drago e Maria Virgillito componenti dell’assemblea regionale.
La mozione riguarda in particolare il territorio compreso tra Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, dove si trovano le due discariche della Oikos tanto contestate dai cittadini e dai comitati No Discarica dei due Comuni. “Misterbianco e Motta S. Anastasia per 40 anni hanno subito prima la presenza della discarica di Tiritì e poi il suo ampliamento, poi quella di Valanghe d’Inverno – è scritto nella mozione – Le discariche, incuneate tra i due comuni, hanno segnato la vita dei territori con crolli, puzze insopportabili, timori per la salute, illegittimità, corruzione provata”. “Una storia ancora aperta, che presenta sempre più gravi criticità ambientali, sanitarie e sociali – proseguono – Nonostante ciò, migliaia di tonnellate di rifiuti ogni giorno continuano a sfilare a ridosso di abitazioni e zone commerciali, malgrado di chiusura della discarica si discuta da luglio 2014, dopo che l’operazione Terra mia ha svelato le corruzioni e portato ad arresti”.
Nella mozione approvata in Assemblea regionale del Pd si fa riferimento anche alla “perenne emergenza siciliana, dove non si è voluto di fatto attuare la raccolta differenziata ma si è prima puntato sulla realizzazione di enormi termovalorizzatori e, poi, su una rete di discariche private”. “La vicenda è ora ad una svolta ma la chiusura della discarica Oikos slitta, di mese in mese, sempre con nuove ordinanze anche contraddittorie tra loro, come l’ordinanza regionale del 14 luglio che ha smentito quelle precedenti – si legge ancora – Contraddizioni e ombre gravano insomma sulle comunità, rischiando di tramutarsi in nuove illegittimità che, se svelate a posteriori, avranno intanto comportato nuovi danni sociali e ambientali e una ulteriore gravissima lesione del diritto alla salute e alla qualità della vita dei cittadini”
Per questi motivi, con Burtone e Barbagallo abbiamo voluto sottolineare che “Il PD non può consentire tutto questo” e abbiamo chiesto l’impegno di tutto il partito, dei deputati regionali e dei componenti del governo siciliano “ad assumere una chiara iniziativa politica che esiga discontinuità nella gestione dei rifiuti in Sicilia”. Si chiede quindi “la chiusura e copertura di Valanghe d’Inverno, la trasparente bonifica di Tiritì e di Valanghe d’Inverno, da fare urgentemente e con grande rigore, perché Valanghe D’Inverno contiene rifiuti tali e quali e Tiritì contiene solo rifiuti non pretrattati e anche sospetti di rifiuti speciali di Sigonella, come avanzato dalla DIA, anni fa; l’attivazione di piattaforme, centri di compostaggio e siti individuati, per una fase intermedia delle discariche, l’uscita per sempre dall’emergenza, organizzando l’intera filiera industriale dei rifiuti con un nuovo piano regionale, che preveda discariche residuali, distanti dai centri abitati, adeguate alle direttive che muovono verso rifiuti zero; iniziative incisive per la raccolta differenziata”.
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