“Caro presidente Napolitano, Villa Fazio fu inaugurata da lei nel 1996 e rappresentò simbolicamente la presenza dello Stato in un territorio troppo spesso posto ai margini. Oggi, abbandonata e degradata, è tristemente indicativa di una colpevole assenza delle istituzioni”.
E’ un passo della lettera che la Cgil di Catania con le associazioni Hdueo, Iqbal Masih, La periferica, Librinoattivo, Oltre la periferica, South media e Terreforti hanno spedito al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per segnalare ancora una volta il degrado più assoluto in cui versa la struttura, che per anni ha rappresentato uno spazio di libertà e crescita civile nel territorio. Una struttura vandalizzata, abbandonata a se stessa, luogo in cui si consumano crimini nonostante sia stata sequestrata un paio di mesi fa. Un atto che, forse, serve solo perché il Comune possa liberarsi da ogni responsabilità su quel che accade giorno e notte a Villa Fazio, sotto sequestro ma accessibile a tutti: vandali, tossicodipendenti, sbandati.
Le associazioni impegnate nel quartiere avranno tutto il nostro sostegno nel portare avanti una battaglia giusta, ancor più giusta in una periferia come Librino. Chiedono semplicemente che quella antica masseria si trasformi presto nella loro “casa”. Non ci sarebbe scelta più giusta, in un quartiere in cui si sente un estremo bisogno di spazi aggregativi, spazi per ragazzi e bambini. Villa Fazio era tutto questo. Fino al 2000, quando Scapagnini decise che non era più la casa delle associazioni di quartiere, ma andava assegnata ad una parrocchia. E’ da allora che iniziò lo scempio e l’abbandono. E se Stancanelli vuole dimostrare di essere diverso dal suo predecessore, lo dimostri coi fatti. Lo dimostri affidando Villa Fazio a chi sarebbe in grado di utilizzarla al meglio quella struttura pubblica. E i fondi per ristrutturarla? Quelli potrebbero arrivare dai fondi europei, come hanno spiegato la Cgil e le associazioni. C’è un finanziamento europeo, ad esempio, per opere di sviluppo sostenibile urbano e territoriale e il Comune di Catania può ricevere dei finanziamenti. Ma perché, allora, non è ancora stato predisposto nulla per ottenere questi fondi? Perché nulla si muove, nonostante si sappia che per il 30 novembre è fissata una prima scadenza del bando?
Sono tante, troppe le domande che sorgono andando a Librino, a San Giorgio, al Villaggio Sant’Agata… Quartieri sfruttati solo in campagna elettorale, abbandonati quando non c’è da chiedere il voto. C’è una signora che abita a San Giorgio e che denuncia da mesi l’esistenza di una buca profonda sei metri, sul ciglio di viale Biagio Pecorino. E’ a pochi passi da casa sua e da una scuola e quella voragine per lei è diventata un incubo, da quando il figlio – 15 anni – vi è caduto dentro, sbattendo violentemente la testa e rompendosi un braccio… Nessuno la ascolta quella segnalazione. Come nessuno ascolta e guarda lo scempio del teatro Moncada, eterna incompiuta di Librino, o le voci delle tante persone perbene che vivono nella “città satellite”. E che chiedono tutte la stessa cosa: la presenza dello Stato, delle istituzioni che in questi ultimi dieci anni di Librino si sono dimenticate.
Ma perché i catanesi continuano a votare Forza Italia, An, Pdl che sia?!? Mistero glorioso…
Vero, sono d’accordo. Catania si può rimettere in piedi in un paio d’anni, occorre solo una buona amministrazione che guardi davvero al bene comune.
Non sarei così pessimista. Occorre che sparisca questo centrodestra inqualificabile che i catanesi continuano a votare. Ed occorre una nuova Primavera catanese con qualche giovane protagonista che dia il giusto input allo sviluppo di una metropoli che ha tutto per emergere e far stare bene i suoi cittadini. Semplice.
Il degrado purtroppo è ormai in tutta la città. Catania è destinata al peggio, ormai non credo più nella ripresa, nella rinascita.
salve,onorevole berretta sono il fratello del piccolo che e caduto in questo fossato il 13/03/2009 questo e’ il quanto c’e’ nelle periferie degrato totale, ma la vicenda non si chiudera qui oltre le varie denuncie che ci sono in corso per lo squallore che abbiamo vissuto nell’ospedale dove e’ stato assistito sin dalla prima urgenza, e’ vero che qui in sicilia siamo e saremmo sempre abbandonati da tutti come ci considerano da serie b,a chi dare il voto quando promettono e poi accadono casi del genere o decrato totale, pensano solo per se e basta, ringraziando Dio a mio fratello e’ andata bene poteva andare peggio ma sa quante persone e bambini passano da quella strada? nn voglio che accada un altro episodio del genere a nessuno, spero di confidare nel suo aiuto oltre a scrivere a striscia la notizia. in fede giuseppe
Mmmmmiiiii, che pignolo. Al sud a breve vuole dire entro una dozzina d’anni, che non lo sai?!?
Nel 2007 Scapagnini mi invitò a visitare Villa Fazio, facendomi scrivere su “Milano Finanza Sicilia” che a breve il sito sarebbe stato trasformato in un centro di ricerca d’eccellenza. Mi volli fidare e – incauto! – scrissi del progetto dando un certo risalto alla cosa …
Quasi tre anni è la situazione è quella che si vede oggi … Mah … Che cosa avrà inteso dire con “a breve”?
Lo scempio di Villa Fazio, però, è sotto gli occhi di tutti da anni ed anni. Ci si poteva pensare anche prima a fare casino, no?!
A questo aggiungi il distacco dei catanesi da Librino, una zona che considerano come lontana anni luce.
Uno sfascio dietro l’altra a Catania. Davvero Scapagnini ha avuto l’effetto di una bomba atomica.