Deludente su crescita e sviluppo e, come noi diciamo da tempo, purtroppo arriva la manovra correttiva
Approda in Aula per essere votato il Def (documento di economia e finanza), perno della programmazione del governo fortemente criticato anche da Confindustria e da Rete imprese Italia. Un piano deludente con misure poco incisive che non abbattono il debito pubblico e non puntano alla crescita. Il governo ancora una volta nasconde la verità al paese e non dice che subito dopo le elezioni arriverà la manovra correttiva per tentare di raggiungere gli obiettivi del 2011 e 2012 che altrimenti sarebbero mancati e per poi arrivare a 40 miliardi di tagli e tasse al 2014: purtroppo questa è un’altra brutta notizia che noi avevamo previsto e che si sarebbe potuta evitare con adeguate misure redistributive e di stimolo all’economia. Il Piano nazionale di Riforma non dà le risposte giuste. Anzi non le dà proprio. Manca un piano energetico e la politica industriale; la riforma fiscale viene annunciata per l’ennesima volta, ma non c’e’ niente di concreto. Così non si riparte e senza crescita il rientro dal debito sarà un salasso. Noi abbiamo chiesto un dibattito serio in Parlamento sul ‘Piano nazionale di Riforme’ e avanzato una proposta organica che si basa su tre punti cardine: una riforma fiscale che alleggerisca il peso su lavoro e impresa e lo carichi su rendita e evasione; misure contro la precarietà, rendendo più alto il costo del lavoro precario rispetto a quello stabile; politiche economiche a sostegno di alcuni settori produttivi, in pratica quelli indicati nel documento ‘Industria 2015’. Come ha detto il segretario del Pd Bersani gradiremmo un cenno dal governo.
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