Questa mattina ho depositato alla Camera un’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio e al ministero dello Sviluppo economico sulla mancata approvazione da parte del Cipe del contratto di programma per StMicroelectronics e per la 3Sun, l’azienda nata da un accordo tra Enel, Sharp ed StM che prevede la creazione, nella Zona industriale di Catania, del più grande stabilimento italiano di produzione di pannelli fotovoltaici. I ritardi del Governo e le tante incertezze sullo stanziamento dei fondi da parte del Cipe infatti potrebbero persino mettere in discussione la disponibilità dei gruppi industriali ad investire nell’Etna Valley. Per questo ho chiesto al Governo di convocare al più presto una riunione del Cipe per approvare il contratto di programma.
Nell’ultima riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica, il 13 maggio scorso, era stata infatti rinviata per l’ennesima volta l’approvazione del contratto di programma. Al termine di quella riunione, il sottosegretario Saglia ha affermato che il contratto di programma sarebbe stato approvato in una successiva riunione del Cipe, al termine delle necessarie verifiche di finanza pubblica. Secondo il sottosegretario Reina invece le fonti di finanziamento a copertura del contratto di programma, 585 milioni di euro, sarebbero già state individuate lo scorso 21 aprile fra le risorse non spese dal ministero dello Sviluppo economico.
Questo ennesimo rinvio e la perdurante incertezza delle procedure potrebbero persino mettere in discussione i piani industriali di Enel, Sharp ed StMicroeletronics che grazie al contributo del contratto di programma realizzerebbero uno stabilimento nella Zona industriale di Catania dando occupazione a circa 1.800 persone. Si tratterebbe della più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia, forse persino in Europa.
Questa nuova attività riveste un’importanza vitale per il tessuto industriale di Catania e rischia di essere messa in discussione non dalla crisi di mercato ma dai ritardi del Governo, a cui ho chiesto di convocare al più presto una riunione del Cipe per approvare il contratto di programma al fine di scongiurare il disinvestimento da parte del gruppo industriale Sharp.
Il ragionamento non fa una piega, in effetti. Basti vedere oggi le differenze di sviluppo fra Catania e Palermo, la mia città.
Catania è molto più avanti di Palermo perché per una quindicina d’anni, quelli della cosiddetta “primavera catanese”, era garantita sicurezza. A Palermo assai meno e la distanza la si avverte in termini di sviluppo economico.
Ma tu che faresti? Senza sicurezza non c’è sviluppo, lo volete capire o no?!? Prima sradicate mafia e microcriminalità e poi cercate di attrarre investimenti.
La volontà di investire della Sharp c’è davvero, sì. Ma è chiaro che dato uno sguardo complessivo a Catania stanno seriamente valutando di non proseguire nell’avventura.
Siete davvero rimasti in pochi in Sicilia a preoccuparsi dei diritti degli ultimi. Ho seguito sulla stampa l’indegna vicenda della Sat di Aci Sant’Antonio, ad esempio. Mi chiedo, ora che è stata grazie al cielo ottenuta la cassa integrazione straordinaria per 6 mesi, che cosa accadrà dopo? Questo polo del fotovoltaico esiste davvero? O è solo fumo fantasioso?
Ma non crediate che il Cipe al Nord stia facendo il suo dovere. Di casi come i vostri (ST, fotovoltaico, ecc.) anche qui ve ne sono. Eclatanti e vergognosi.
Berlusconi ha proprio messo l’uomo giusto al posto giusto… Che tristezza.
Ben altre sono le sue priorità, ben altre…
Ma con il mitico partito del sud che sta creando, che risolverà di colpo tutti i nostri problemi, vuoi che si occupi della 3Sun?!? E dell’occupazione a Catania?!? Ma per piacere, ci sono delle priorità. E di certo lo sviluppo nell’area etnea non è fra quelle del sottosegretario.
I ritardi del Cipe… Ossia i ritardi di Micciché… Notoriamente in ben altre faccende affaccendato…
Vero, è proprio così. Ancora cianciano di Sharp, Enel, St e quant’altro, quando è chiaro che il centrodestra vuole fare della Sicilia un deserto ancora più arido!!!
Ma lo volete capire che è tutto un gioco al massacro sulle pelle dei lavoratori?!? Non ne vogliono sentir parlare di sviluppo del sud Italia, è chiaro. Il centrodestra ha il suo bacini di voti della disperazione e non vi rinuncia.