ELEZIONI 2012 – CASTIGLIONE DI SICILIA

Candidato sindaco:
LUCA SPATARO

www.spatarosindaco.it

Pagina Facebook: Castiglione Civica per Luca Spataro sindaco

 

Lista: CASTIGLIONE CIVICA PER LUCA SPATARO SINDACO

Francesco Raiti

Antonio Camarda

Carmelo Damico

Carmelo Di Bella

Daniela Di Dio

Rossella Fontanarosa

Francesco Ginardi

Francesca La Spina

Monforte Salvatore

Antonino Papa

Maurizio Papotto

Davide Tizzone

Maria Catena Vecchio

Giacomo Viali

Enrika Zumbo

Programma elettorale

E’ TEMPO DI UNIRE

Premessa

Una comunità è un incrocio di origini, ma prima di tutto un incrocio di destini. Compito della politica è dare la direzione a questo incrocio e tenere unita la comunità per rafforzare e rendere solida questa direzione. In poche parole, la politica si occupa di futuro e oggi il nostro compito è ridare speranza.

Nell’ultimo decennio abbiamo smarrito la via, troppo spesso la nostra città è stata attraversata da lacerazioni troppo forti, da divisioni troppo accese, dall’incapacità di darci un progetto solido e obiettivi chiari. L’obiettivo che sta in premessa alla mia candidatura alla carica di Sindaco di Castiglione di Sicilia, sostenuto dalla lista “ Castiglione civica per Spataro Sindaco”, è la consapevolezza che sia giunto il tempo di superare scontri, contrapposizioni, sterili lotte, è tempo di unire, perché la missione e il compito che ci spetta è difficile e per tornare a crescere serve uno sforzo di unità, un comune sentire.

Ripartire dal territorio

Ripartire dal territorio significa fare perno sulla valorizzazione e sulla capacità di mettere a sistema gli elementi di positività già presenti. Siamo una piccola comunità, posta al centro del sistema di tre parchi, uno dei territori più vasti della provincia di Catania, 120Kmq. Dal cratere del più alto vulcano attivo d’Europa sino a pochi kilometri dalla costa ionica, siamo posti al centro del distretto turistico Taormina-Etna, il nostro territorio dà linfa alla maggior superficie vitata del marchio Etna doc (ormai uno dei marchi più importanti d’Italia, e quindi nel mondo) e negli ultimi anni ha visto aumentare gli investimenti delle maggiori case vitivinicole siciliane e italiane. E’ proprio questa importante qualità ambientale, il rapporto armonico tra agricoltura e paesaggio, essere dotati di uno dei centri storici più belli tra i piccoli comuni siciliani, il far parte di una rete di comuni dall’alta valenza dal punto di vista enogastronomico e ambientale che ci offre la possibilità di cogliere occasioni che sin qui non abbiamo colto a pieno. Occorre mettere a sistema tutto ciò e rafforzarlo attraverso una sequenza costante di piccole e grandi azioni di contesto.

Noi vogliamo ripartire da qui, da questi elementi di forza, per sviluppare da questi un nuovo progetto di sviluppo locale.

Questo obiettivo richiede un grande lavoro di integrazione con gli altri comuni di questo territorio, con gli enti Parco, con la Provincia, il distretto Taormina-Etna, con i soggetti privati che hanno investito o vogliono investire sul nostro territorio. In poche parole richiede che il nostro Comune contribuisca a creare una nuova leadership territoriale, che torni a far valere e a far contare la voce di questo territorio nelle sedi sovra comunali, ma soprattutto che si faccia attore attivo e motore della necessità di una più forte integrazione dell’intero sistema territoriale.

Il successo del nostro comune, passa dal successo di questo intero territorio, dal rafforzamento della rete dei comuni che ci circonda e che insieme a noi condivide le importanti risorse che abbiamo citato. Dobbiamo avere la consapevolezza di capire che da soli si fa poco e che anche grandi sforzi rischiano di essere vani.

Da troppo tempo questo territorio e questa rete di comuni ha perso peso, ha perso la capacità di fare sistema e noi vogliamo candidarci ad essere tra gli attori principali di questa ripresa.

Tra Wine economy e Green economy

“Guardare troppo lontano è un errore. Se uno guarda lontano, non vede quello che ha davanti ai piedi, e finisce per inciampare. Ma anche concentrarsi troppo sui piccoli dettagli che si hanno sotto il naso non va bene. Se non si guarda un po’ oltre, si va a sbattere contro qualcosa. Perciò è meglio sbrigare le proprie faccende guardando davanti a sé quanto basta, e seguendo l’ordine stabilito passo dopo passo. Questo in tutte le cose, è il punto fondamentale.” (Murakami)

Costruire economie attorno ad un brand importante come “Etna” e al suo prodotto di maggior successo nel mondo deve essere uno dei nostri obiettivi principali.

“Wine Economy” significa investire sul prodotto di maggior successo del nostro territorio ed attorno ad esso costruire occasioni di sviluppo. Uno degli obiettivi del nostro progetto di governo è lavorare su questo valore aggiunto insieme agli altri comuni del vino, investendo le associazioni di categoria, i produttori, le aziende e i consorzi di tutela. Occorre costruire eventi, iniziative, azioni di contesto che rafforzino il brand e il prodotto, utilizzare il Brand e il prodotto per rafforzare e creare occasioni di sviluppo nelle nostre città.

Dobbiamo partire dalle iniziative che già esistono, rafforzandole, migliorandole e/o facendole decollare (Enoteca regionale, eventi legati al vino già sperimentati, etc) e creare, entrando in sinergia con importanti eventi di carattere nazionale, nuove occasioni per mostrare al mondo il territorio dell’Etna e i suoi prodotti.

In questo settore, uno degli obiettivi che ci vogliamo porre è quello di mettere in campo azioni di sostegno ai piccoli produttori per superare le difficoltà dovute ai limiti dimensionali e per consentire di inserirli a pieno nel circuito produttivo stimolando la nascita di unioni e organizzazioni di produttori.

Green economy è uno dei termini più abusati degli ultimi anni, a volte utilizzato in maniera retorica, ma è anche delle poche leve di nuova occupazione in Europa, ancora poco sviluppata in Italia. Intraprendere la strada di un nuovo modello di sviluppo, sostenibile, legato al territorio, mette realtà come la nostra nelle condizioni di poter cogliere nuove opportunità di sviluppo e occupazione. Abbiamo un territorio che ha le carte in regola per farlo.

Il mercato libero dell’energia oggi offre una grande opportunità che dobbiamo essere in grado di cogliere intraprendendo percorsi di sviluppo e di innovazione incentrati sulle nuove energie, sulla chiusura del ciclo in agricoltura, facendo di ogni bene presente sul nostro territorio una risorsa.

Un bene è qualcosa che esiste, ma di per se non produce ricchezza, quando un bene diventa risorsa diventa fattore di sviluppo. Questa è l’idea su cui vogliono essere incentrate le nostre politiche ambientali ed energetiche. Fruttare a pieno tutti i beni del nostro territorio, trasformandoli in risorse.

Occorre rafforzare il legame tra territorio rurale e centro storico. Dobbiamo, attraverso tutti gli strumenti disponibili, rendere fruibili, partendo da Castiglione, le Gole dell’Alcantara e l’Etna. Bisogna affrontare subito con la Provincia la questione della strada SP81 individuando soluzioni per trasformarla in una delle vie verdi di accesso al parco.

Da beni a risorse

Agricoltura di qualità, Marketing del territorio, nuove energie, qualità paesaggistica, storica e ambientale. Su questi pilastri vogliamo lavorare per rafforzare e rendere solido un nuovo modello di sviluppo locale.

Il nostro sistema territoriale è inserito all’interno di tre Parchi naturali. Il Parco dell’Etna, il Parco dell’Alcantara, il Parco dei Nebrodi. Mentre nel caso del Parco dei Nebrodi il nostro comune è solo lambito, nel caso del Parco dell’Etna il nostro territorio rappresenta una delle superfici più estese (5.412 ettari, 5°comune per estensione del parco), infine nel caso del Parco dell’Alcantara il nostro comune rappresenta quasi il 70% dell’intera superficie. Sin qui troppo spesso, questo bene potenziale è stato vissuto dai cittadini come una semplice espressione di vincoli, l’obiettivo della nostra amministrazione è, al contrario, trasformare questo bene in risorsa. Per fare ciò dobbiamo rendere attivo il nostro ruolo all’interno degli Enti parco e fare un lavoro di sinergia con le altre istituzioni comunali, provinciali e regionali, per rafforzare l’integrazione tra le aree protette, per mettere in rete i sistemi protetti e farne occasione vera di sviluppo per le comunità che ci vivono dentro. Ci suono esempi virtuosi, in Italia e in Europa che vogliamo imitare, per trasformare anche questi beni in risorse.

Il rapporto con l’Etna, la sua qualificazione, è uno degli obiettivi primari in campo di politiche turistiche e ambientali che vogliamo perseguire. Il nostro comune pur essendo uno dei comuni più importanti del Parco, ha avuto un rapporto non sempre solido e costante con questo tesoro. Noi dobbiamo rafforzare il nesso tra al nostra città e il Vulcano. Fare diventare la nostra comunità uno dei principali punti di base per l’accesso e la fruizione del parco. Queste politiche richiedono da parte nostra la capacità di uscire dai campanilismi e costruire una politica di versante Nord con gli altri comuni che condividono con noi questo territorio. Bisogna coordinare le politiche e le azioni definendo vantaggi per tutte queste comunità. Questo aspetto vale sia per il turismo invernale che per quello estivo. Va intensificata la sinergia e la collaborazione tra i Comuni di Castiglione, Linguaglossa e Randazzo per liberalizzare e regolare al meglio l’accesso ad alcune mete molto ambite, come il cratere Sommitale, ma anche per diversificare e ampliare l’offerta.

Castiglione: Città dell’Etna e dell’Alcantara. Rendere fruibile e occasione di sviluppo il Parco dell’Alcantara. Ritessere e rendere solido il rapporto con le frazioni di Gravà e Mitogio, comunità che insieme al resto del territorio insistente sul parco, sempre di più devono diventare punti base di accesso al Parco dell’Alcantara. In quest’ottica uno degli obiettivi dell’amministrazione è verificare da subito, di concerto con i comuni ed il parco, la possibilità di rivalorizzare e riutilizzare a fini turistici la tratta ex ferrovia Alcantara-Randazzo. Si tratta di un patrimonio da tutelare e salvare, trasformandolo in uno degli strumenti di fruizione del parco.

In questo disegno e progetto incentrato sulla qualità ambientale, agricoltura di qualità, enogastronomia e turismo costituisce un perno fondamentale l’attenzione alla qualità urbana dei nostri centri abitati e del nostro centro storico.

Dobbiamo lavorare e riqualificare, anche attraverso nuovi strumenti urbanistici, il nostro centro storico. A partire dalle iniziative già esistenti vanno rifunzionalizzati i quartieri, creando spazi pubblici nuovi e occasioni di investimento per i privati. Occorre, a partire da progetti già avviati, intervenire per rimuovere le situazioni di degrado.

Cura, bellezza e Responsabilità

Queste tre parole rappresentano in questo ambito la giuda per la futura amministrazione. Significa avere cura per il nostro territorio, per i nostri centri abitati e per il nostro centro storico, significa valorizzare la bellezza, anzi fare della bellezza uno dei perni per le nostre azioni. La bellezza non è solo una qualità esteriore, ma un impegno etico che dobbiamo mettere nelle nostre azioni per rendere migliore e vivibile il nostro territorio. Responsabilità significa che serve il concorso e la collaborazione attiva tra amministratori e cittadini. Costruire un nuovo patto di cittadinanza fondato su un’amministrazione al servizio di tutti i cittadini che va al di là dei colori politici e delle scelte che ognuno di noi è libero di fare, un’amministrazione trasparente, posta al servizio dei bisogni e delle aspirazioni dei cittadini, che mette i diritti del cittadino al centro, ma che contestualmente chiama alla responsabilità tutti, chiama al dovere etico di ognuno di noi di essere un buon cittadino, che ha diritto a pretendere tanto, ma che altrettanto dovere a dare tanto alla comunità.

Il comune storicamente, prima di diventare un organo di governo statuale è nato come libera associazione di cittadini che si organizzavano per proteggere, difendere un luogo e valorizzare le attività di ogni singolo cittadino. Questa è la concezione di cittadinanza che la nostra amministrazione si prefigge di mettere in campo, il nuovo patto che chiede di sottoscrivere ai cittadini attraverso il voto.

Lo scopo principale del comune e dell’amministrazione comunale nel nostro progetto è rendere più facile la vita ai cittadini, definire regole accettate da tutti che impediscano all’uno di sopraffare l’altro, di far in modo che tutte le azioni dei cittadini producano vantaggio per se stessi e per la comunità.

E’ questa l’idea di bene comune che vogliamo promuovere. Il nostro progetto ha lo scopo di promuovere un’idea dell’amministrazione e della burocrazia che sostiene i cittadini nei progetti di vita, di lavoro e d’impresa che voglio portare avanti.

Nessuno deve essere lasciato da solo, ognuno deve poter dare qualcosa

Una comunità è forte se ognuno dei suoi componenti ha garantita l’opportunità di riuscire nei propri sforzi. Il nostro progetto vuole dare forza ai cittadini, a partire dai più deboli, non in una logica di mera assistenza, ma nella logica di dare ai cittadini gli strumenti per sentirsi utili alla comunità, per uscire con le proprie gambe e con la mano della solidarietà dalle difficoltà.

Questa la filosofia d’innovazione delle politiche sociali che vogliamo sviluppare.

Avere cura degli anziani, rafforzare i legami di solidarietà, far sentire gli anziani risorsa per la comunità, mettere tutti nella condizione di dare qualcosa alla comunità, di trasmettere saperi e saper fare.

Le risorse destinate ai comuni dal governo centrale in questo settore si sono fortemente ridotte negli ultimi anni, nonostante ciò questo tema rappresenta per noi una delle massime priorità, e attingendo a tutti gli strumenti extraordinari a disposizione e intensificando la sinergia e la collaborazione con il distretto socio-sanitario.

Le politiche giovanili, la capacità di stimolare la vita attiva, di sostenere e stimolare il tessuto associativo rappresenta alta priorità nel progetto della nostra amministrazione. Rivitalizzare il tessuto e il capitale sociale, la partecipazione alla vita attiva, i meccanismi di sussidiarietà è la sfida forte che ci proponiamo. La nostra città non è morta, per troppo tempo è morta la speranza in

ognuno di noi. Oggi è tempo di cambiare, di tornare ad avere orgoglio per la nostra città e l’amministrazione si impegnerà a valorizzare ogni singola risorsa umana della nostra comunità per chiedere un contributo di partecipazione e competenza.

Siamo una piccola comunità, ogni cittadino è fondamentale per dare forza alla nostra città, per questo ci impegneremo per valorizzare tutti coloro i quali potranno dare un contributo in termini di competenze e di saper fare.

Dare valore alle cose positive della nostra città. Sia un’associazione sportiva, culturale, una parrocchia, una persona con specifiche competenze e fare questo con la consapevolezza che il giorno dopo le elezioni, al di là delle scelte che ognuno di noi ha fatto, l’amministrazione è di tutti e tutti devono essere messi in condizione di poter dare un contributo.

Educazione, Educazione, Educazione

Crescere buoni cittadini, dare a tutti gli strumenti per afferrare le opportunità, per avere la forza di costruire in autonomia il proprio progetto di vita è l’obiettivo principale che una comunità e chi la dirige si deve porre. In quest’ottica il rapporto di sinergia con le istituzioni scolastiche del territorio sta alla base del nostro progetto. Nella società contemporanea dare forza agli individui significa investire sulla crescita del capitale umano, sulla formazione dei nostri cittadini e compito della comunità è sostenere in solidarietà questo sforzo che non può essere lasciato solo alle istituzioni scolastiche e alle famiglie.

Un grande territorio, tanti centri abitati, una sola comunità

Abbiamo un territorio vasti che da un lato è una ricchezza, dall’altro divide fisicamente la nostra comunità. Troppe volte questa è stata una debolezza, il nostro obiettivo è farne una forza. Fare sentire tutti i cittadini che essi vivono al centro, a Solicchiata, Passopisciaro, Rovittelo, Verzella, Gravà o Mitogio, figli della stessa comunità, con pari servizi, pari coinvolgimento nella vita attiva della nostra città. Un’idea di governo partecipato che punti soprattutto nelle frazioni più piccole che molto spesso non hanno rappresentanti nelle istituzioni cittadine e garantire comunque attraverso l’istituzione di strumenti di partecipazione la capacità di ascolto da parte dell’amministrazione.

Strumenti di partecipazione classici come le consulte e strumenti di partecipazione nuovi come l’utilizzo delle nuove tecnologie per stabilire un rapporto diretto tra amministrazione e cittadino.

Una questione rilevante è rappresentata dalla nostra viabilità interna e della nostra viabilità rurale. Su quest’ultima la nostra amministrazione si vuole impegnare per farne occasioni di fruizione, anche ai fini turistici del nostro territorio.

Tornare ad avere cura del nostro territorio significa anche affrontare da subito anche la questione degli strumenti urbanistici, a partire dal PRG, con particolare attenzione all’assenza sin qui avuta di un piano particolareggiato del centro storico.

L’amministrazione si pone l’obiettivo di rivalorizzare il patrimonio comunale, affinchè si individuino modalità innovative di metterli a valore sociale o economico.

L’amministrazione a servizio dell’impresa, l’impresa a servizio del territorio

Creare ricchezza e sviluppo significa strutturare un rapporto sano tra amministrazione, burocrazia e impresa. Un’amministrazione amica dell’impresa, di chi vuole scommettersi e credere nel territorio, di chi vuole inventarsi un nuovo lavoro e di chi vuole creare occasioni di sviluppo.

La cultura, fattore qualificante dell’offerta turistica

La competizione nel mercato turistico è ormai forte e spietata, vince chi sa investire nella qualità, la cultura come fattore qualificante dell’offerta turistica rappresentata in molte esperienze virtuose anche di piccoli comuni uno degli elementi più importanti per attrarre l’attenzione e per rendere piacevole il soggiorno in una comunità.

In questo programma si descrivono le linee guida fondamentali della nostra futura azione, la filosofia che vuole stare alla base del nostro progetto amministrativo e di governo locale. Siamo consapevoli che non sarà facile, sappiamo quanto sia difficile governare oggi un ente locale, quanto si siano ridotte le risorse e quanto sia importante usare bene le proprie risorse a disposizione, ma allo stesso tempo crediamo in questo territorio, per questo abbiamo unito forze diverse su un progetto nuovo, di cambiamento, perché ognuno di noi ha la consapevolezza che possiamo fare di più e per fare di più serve unità e pacificazione, unire le energie, costruire un rapporto sano e costruttivo tra maggioranze e opposizioni. Per noi è arrivato il tempo di unire, unire per fare ciò in cui crediamo, per ridare forza a Castiglione e ai Castiglionesi.

Assessori Designati

Di Dio Daniele

Cosentino Mimmo