ENERGIE E IDEE AL LAVORO

E’ vero: abbiamo qualche idea su come far ripartire questo Paese bloccato.

Bloccato da troppo Stato che non funziona e che scompare quando ce n’è più bisogno, come nell’accompagnare le energie – e sono tante – che vorrebbero mettersi al lavoro. Senza favori che diventano cambiali da pagare; senza protezioni garantite solo a pochi che diventano privilegi; senza regole folli che fanno ingrassare malaburocrazia e malaffare quando servirebbero regole semplici che tutti devono rispettare, a partire dal fisco.

Abbiamo anche le energie per far sì che lo Stato democratico – la Repubblica fondata sul lavoro della nostra meravigliosa Costituzione – dia a tutti opportunità di crescita personale e di arricchimento collettivo: senza una comunità solidale l’individuo trova solo il deserto sociale e civile dove l’unica cosa organizzata è la criminalità. Perché nessuno può essere lasciato al suo destino, fosse solo perché è insieme che abbiamo un destino. Un destino di pace all’interno di una Europa dei cittadini e non dei banchieri.Pensiamo che tutto questo possa essere coltivato solo nella scuola, di cui l’Italia ha tanto bisogno. Scuola di grande qualità. Per tanto tempo. Per tutti. Per liberare nuove energie e sviluppare nuove idee.

Per questo siamo al lavoro. Per dare, con Pier Luigi Bersani, il governo a un’Italia giusta.

Un’Italia che, nel mio piccolo, in questi ultimi quattro anni e mezzo ho provato anch’io a cambiare con il mio lavoro in Parlamento: un lavoro che sarebbe stato impossibile condurre senza i tanti ragazzi e le tante persone che hanno voluto condividere questo percorso per farlo diventare un progetto collettivo. Questi i risultati, le tante cose fatte contenute nel mio rapporto di fine mandato

Il 24 e 25 febbraio cambiare si può. Con il Partito Democratico. Con tante donne, tanti giovani, tante energie pronte a scommettersi. Per l’Italia.