Ancora una volta enormi cumuli di immondizia, roghi appiccati dai cittadini inferociti e un puzzo ammorbante ci fanno buona compagnia per le strade di Catania.
Lo sciopero degli operatori ecologici che sta mettendo in ginocchio la città è l’ennesima prova del fallimento dell’amministrazione guidata da Raffaele Stancanelli, che si insediò quando Catania era sommersa dai rifiuti e che oggi, a pochissimi mesi dalla scadenza del mandato, si ritrova ad occuparsi ancora una volta di emergenza spazzatura, con i rifiuti che invadono i mercati, i quartieri e che deturpano l’immagine di Catania pure in centro storico.
Ancora una volta, quindi, emerge con chiarezza che Stancanelli, auto-definitosi il risanatore delle finanze di Palazzo degli Elefanti, non ha affatto risanato le casse del Comune, gravate da pesantissimi debiti e da una situazione finanziaria insostenibile. Non si spiegherebbe altrimenti il pesante ritardo nel pagamento del servizio all’impresa che si occupa dello spazzamento, i ritardi accumulati negli ultimi mesi nelle paghe ai dipendenti comunali, l’impasse dell’Amt, il bilancio consuntivo bocciato ancora una volta dai Revisori dei Conti e il preventivo in alto mare. La scusa che tutto questo sia dovuto alla malagestione delle giunte comunali di dieci o venti anni fa non sta più in piedi. I catanesi lo sanno benissimo: Stancanelli assieme al vicesindaco e assessore al bilancio Bonaccorsi la smettano di prenderci in giro, dicano la verità, dicano ad esempio che tipo di servizio di nettezza urbana intendono garantire visto che ormai il costo grava per intero sui cittadini, ma soprattutto lascino spazio a chi vuole occuparsi del futuro di questa città.
che vergogna, abito in centro a catania e mi vergogno della mia città!!! mandiamo a casa stancanelli e questa inqualificabile classe politica di destra che ha ridotto la nostra città ad un immondezzaio