Il programma Garanzia Giovani è un’opportunità da non perdere, un’occasione valida soprattutto per i giovani e le donne siciliane che hanno pagato il prezzo più alto alla crisi economica e che, sommata alle altre misure nazionali come il Jobs Act e i benefici di tre anni di decontribuzione per le aziende che assumono, sicuramente darà buoni frutti. Ne abbiamo discusso ieri pomeriggio durante l’incontro su “Garanzia Giovani: cos’è e a chi si rivolge”. Un momento di confronto al quale hanno preso parte molti ragazzi e ragazze in cerca di notizie e informazioni dettagliate, ai quali sono state illustrate in maniera semplice e diretta tutte le opportunità e le modalità pratiche per accedere alle diverse misure inserite nel piano di orientamento, formazione e inserimento lavorativo Garanzia Giovani. Misure rivolte alle aziende e ai giovani di età non superiore ai 29 anni, non impegnati in attività lavorative né iscritti a corsi scolastici, universitari o formativi, per un loro inserimento qualificato nel mondo del lavoro.
Una misura che inizia a funzionare anche a Catania, come ha sottolineato il direttore del Centro per l’impiego etneo, Paolo Trovato: “Inizialmente c’era molta diffidenza, ma abbiamo superato questa fase e da gennaio, data in cui sono stati emanati i primi bandi, abbiamo registrato mille iscrizioni al mese e 300 istanze di tirocinio”. Un’impasse iniziale superata grazie ad un approccio diretto e non burocratico, che ho molto apprezzato e che ha l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di lavoro. Il Centro per l’impiego sta lavorando coinvolgendo direttamente le imprese, che spesso non conoscono queste misure – come ci ha raccontato ancora Trovato – oltre che con numerosi ordini professionali della provincia etnea. “In Italia – ha spiegato – non si erano mai investite risorse per le politiche attive del lavoro: se riusciremo a spendere bene i 52 milioni di euro a disposizione di Garanzia Giovani, sicuramente aiuteremo la nostra economia”. Durante l’iniziativa di ieri, nei locali di via Umberto 255 a Catania, sono state date risposte alle tante domande dei partecipanti e approfondite in particolare le modalità di accesso ai tirocini: un periodo di formazione di sei mesi, retribuiti direttamente dall’Inps con 500 euro mensili, al termine del quale l’azienda che decide di assumere il tirocinante può godere di un contributo fino a 6000 mila euro per l’assunzione. “Una misura concreta per contrastare la disoccupazione giovanile, che nella nostra Regione sfiora il 40 per cento, e che può dare un sostegno soprattutto ai cosiddetti Neet, giovani che non lavorano, non studiano e non seguono alcun corso di formazione” ha sottolineato Laura Sicari, esperta in Diritto del Lavoro e consigliere Pd della Terza Circoscrizione. “Giovani che vengono coinvolti in attività di formazione sul campo, senza alcun costo per le aziende che sottoscrivono le convenzioni con le agenzie per il lavoro” ha proseguito Giovanna Gaballo, referente di Evergreen Consulting. Che ci ha raccontato anche un ulteriore – e non indifferente – aspetto positivo di Garanzia Giovani: molte aziende hanno deciso di implementare settori tralasciati in questi anni a causa della crisi, ad esempio tante aziende agricole stanno puntando su piani di internazionalizzazione: un percorso di sperimentazione quindi non solo per i giovani, ma anche per le stesse imprese.
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