Due giorni fa il ministro Annamaria Cancellieri ha firmato il decreto con cui vengono assegnate le deleghe a me e Cosimo Ferri, sottosegretari alla Giustizia. Un passaggio che non è solo formale ma che incide in maniera sostanziale nell’organizzazione del lavoro che sono chiamato a svolgere e per il quale mi sto impegnando al massimo. Le competenze affidatemi dal ministro Cancellieri sono di grande responsabilità e toccano nodi centrali nell’operato del Governo Letta, che sta dimostrando la volontà di cambiare radicalmente modo di agire rispetto al passato. Mi riferisco in particolare alle misure volte a restituire condizioni di vita dignitose ai detenuti, riducendo il sovraffollamento delle carceri, senza rinunciare all’esigenza di sicurezza dei cittadini, e implementando il personale laddove è necessario. Anche in materia di giustizia civile, riduzione dell’arretrato e informatizzazione del sistema giustizia molto si sta facendo ma c’è ancora tanto da fare per rendere l’Italia un Paese moderno e capace di rispondere in modo adeguato e veloce alle esigenze dei cittadini e delle imprese.
A me, in particolare, sono state affidate specifiche competenze sul Dipartimento per gli Affari di Giustizia, relativamente alla direzione generale della giustizia civile e alla direzione generale del contenzioso e dei diritti umani; sul Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi, relativamente alla direzione generale del bilancio ed alla direzione generale per i sistemi informativi automatizzati; sul Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, relativamente alla direzione generale delle risorse materiali dei beni e dei servizi, alla direzione generale per il bilancio e della contabilità, alla direzione generale del personale e della formazione, alla direzione generale dei detenuti e del trattamento, e alla direzione generale dell’esecuzione penale esterna.
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