La Commissione parlamentare d’inchiesta su Emanuele Scieri è giunta a delle conclusioni di estrema importanza, non solo per i familiari del parà siracusano, ma per chiunque creda che si debba arrivare a conoscere tutta la verità sulla sua morte. Nel 2014 anche io fui uno dei promotori dell’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta, voluta a gran voce da tanti suoi amici e concittadini, da tantissime persone che unirono le proprie forze nel movimento #giustiziaperlele: chiedevano la verità sui fatti che portarono alla morte del militare siracusano, il cui cadavere fu rinvenuto nell’agosto del 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. Si parlò di suicidio, ma tanti dubbi furono sollevati su questa versione. Ora va dato merito alla Commissione d’inchiesta e alla presidente Sofia Amoddio, del PD, di aver svolto un gran lavoro, di ricostruzione minuziosa di tutti gli avvenimenti relativi alla morte di Scieri. Un lavoro imponente e spesso complicato, portato avanti con un unico obiettivo, eliminare ogni ombra sulla morte del giovane militare. Sono certo che le conclusioni a cui è arrivata la Commissione (e che potete leggere sul sito della Camera, in QUESTO LINK) verranno prese in seria considerazione dalla Procura di Pisa, che ha riaperto le indagini. Mi auguro che finalmente si possa dare un volto ai responsabili di quel tragico evento che ha strappato Lele alla sua famiglia, ai suoi amici e ai tanti – come me – che avevamo avuto modo di conoscerlo e che ancora oggi lo ricordiamo con affetto
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