Stamattina sono stato alla Scuola di formazione del personale penitenziario di San Pietro Clarenza. Da tempo volevo visitare questa struttura, una realtà di eccellenza che va valorizzata, soprattutto per l’altissima professionalità e per la specializzazione del personale che vi opera.
Si tratta di una realtà ben integrata nel territorio e accolta con favore dalla cittadinanza, che allo stato attuale è però sottoutilizzata. Al più presto incontrerò i tecnici del Ministero della Giustizia per affrontare questa vicenda e dare il giusto valore alla scuola e alle persone che lavorano con impegno per mantenerla all’avanguardia. Bello confrontarsi con il personale della scuola e con il direttore Milena Mormina. Il mio impegno e il mio lavoro al Ministero di Giustizia è anche per loro.
Subito dopo, sempre in mattinata, sono stato all’Ufficio esecuzione penale esterna di Catania, dove ha incontrato il personale per ascoltarne le istanze riguardanti la carenza di mezzi e di personale e i problemi dovuti al trasferimento dell’ufficio dalla sede attuale ad una nuova. Ho voluto visitare la sede dello Uepe ed incontrarne il personale, per ascoltarne le richieste e perché il Governo sta seguendo una politica orientata ad incrementare le misure alternative al carcere, ed in n questa prospettiva il lavoro di questi funzionari della Giustizia è destinato ad un ruolo sempre più di primo piano. Anche questo confronto, franco e cordiale, mi è stato utile e mi aiuterà a meglio interpretare le richieste della sede etnea dello Ufficio per l’esecuzione esterna della pena.
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