Lo sfratto di AddioPizzo Catania ad opera della Confesercenti è un gesto che non trova spiegazioni e che mi lascia stupito per l’importante azione svolta in questi anni tanto dall’associazione antiracket quanto dalla stessa Confesercenti etnea. Il partito democratico catanese è pronto a mettere a dispozione le proprie sedi per ospitare AddioPizzo ma ci rendiamo conto come questo sia utile solo a risolvere l’emergenza. Va infatti affrontata, con estrema decisione, la questione dei locali di Picanello e in tal senso facciamo appello, viste le difficoltà finanziarie del Comune, a tutte le forze imprenditoriali catanesi affinchè mettano in campo uno sforzo per ristrutturare l’immobile.
MA MI DOMANDO E DICO :
GLI ORGANISMI NAZIONALI E REGIONALI DI CONFESERCENTI SONO AL CORRENTE DI TUTTO CIO’ ???
ANTONIO ROMEO
La versione di Confesercenti l’abbiamo letta sui giornali. Dicono che hanno dovuto lasciare alcuni locali, per cui non hanno più lo spazio per ospitare i ragazzi di Addiopizzo.
Ma pensi davvero che non possono ospitare un’associazione composta di una ventina di persone per due riunioni al mese (peraltro tenute di sera) ???
A me, pare soltanto una scusa.
Anche a me piacerebbe sentire la versione di Confesercenti sullo “sfratto”. Addio Pizzo, associazione straordinariamente efficace sul piano della “divulgazione mediatica” della cultura antimafiosa, spesso mi è sembrata quasi compiaciuta e isolata nel ruolo che si è conquistata. Cettina
Certo, anche questa vicenda è il singolare frutto della trasversalità siciliana e catanese in particolare. Anche se, ad essere sincero, ci terrei a sentire anche la versione di Confesercenti sullo “sfratto” …
Sono incomprensibili i motivi che possono aver portato ad assumere una decisione così grave da parte di un’associazione che ha sempre sostenuto di combattere la mafia, il racket e l’illegalità.
Parole, parole, parole…
Mi sembre evidente che il cambio di gestione nella dirigenza della Confesercenti catanese cominicia a farsi sentire.
Penso che, per una decisione del genere, l’associazione andrebbe commissariata ed, invece, la Confesercenti regionale ha supportato le sterili motivazioni con cui si è giustificato lo sfratto di Addiopizzo.
Vergogna! Vergogna! Vergogna!
Che vergogna per Confesercenti, che si dice di sinistra. Un applauso, invece, a Confcommercio, che viene reputata di centrodestra, ma in questo caso ha fatto quel che avrebbe dovuto fare l’omologa associazione di categoria di sinistra. Che confusione.