Si parla molto di Green Economy come strada per uscire dalla crisi economica di questi ultimi anni. Si parla molto, ma poi è difficile definire esattamente cosa sia e in che modo possa essere messa in piedi. Venerdì pomeriggio presso la sede di Io Cambio Catania si è tenuto un incontro dal titolo “Green Economy : la risposta verde alla crisi” con l’intento di porre al centro dell’attenzione della città il tema della riconversione ecologica e dei cambiamenti culturali ad essa connessi. Ad aprire il dibattito Ennio Costanzo, coordinatore provinciale degli Ecodem, che per primo ha avvalorato l’importanza di un programma ricco di contenuti in grado di sviluppare politiche industriali che, favorendo l’innovazione, conducono a un razionale ed efficiente utilizzo dell’energia e della materia. Secondo gli Ecodem, l’italia paese povero di materie prime, può divenire uno dei leader mondiali nell’uso delle risorse e del riciclo, sostenendo con la leva fiscale il mercato dei prodotti riciclati. Ma non basta.
Come ha sottolineato Gigi Bellassai, presidente regionale degli Ecologisti Democratici: “Per uscire dalla crisi ci vuole un motore, un drive che si muova non solo in direzione di alternative politiche economiche, ma anche verso nuove opportunità legate al mondo del lavoro. Siamo alle soglie di una trasformazione globale- aggiunge Bellassai – e ora più che mai occorre investire nel capitale umano. In questo processo la Sicilia deve fare la propria parte e per questo ha bisogno di una politica seria che non invada ma orienti lo sviluppo. Nel 2013 le imprese italiane prevedono oltre 200 mila figure professionali riconducibili alla green economy e di queste in Sicilia se ne stimano circa 5000. Dati importanti- conclude- che per essere valorizzati hanno bisogno di un sostegno e una forte semplificazione delle norme e delle procedure”. A moderare l’incontro è intervenuta anche Giuliana Peluso, segretaria del circolo Ecodem di Aci Castello, la quale ha sottolineato come la green economy non costituisca più un miraggio, ma per vincere la sfida bisogna mettere in atto una strategia orientata alla valorizzazione dei beni comuni, grazie anche alle dieci proposte ispirate alla Carta di intenti del Pd che gli Ecodem hanno contribuito a seminare e coltivare.
Da parte mia ho voluto sottolineare come il new deal rappresentato dalla green economy costituisce una grande opportunità per il nostro paese. Sono fiero dei risultati ottenuti, ma c’è ancora tanto da fare. Anche nelle tematiche ambientali diventa fondamentale superare l’egoismo che mortifica il sapere, l’innovazione, l’etica pubblica, la speranza. Catania è una città dinamica e ricca di risorse, luogo ideale per sperimentare politiche innovative in grado di esprimere un reale cambiamento e ridare alla nostra città un ruolo in Europa e nel mondo. Per far ciò l’offerta formativa deve corrispondere meglio alle esigenze del mondo produttivo generando benessere umano ed equità sociale. Lotta all’abusivismo edilizio e alle ecomafie, contrasto al lavoro nero e all’evasione fiscale, trasparenza e onestà nella pubblica amministrazione,tutela del patrimonio paesistico, rilancio del turismo di qualità, sono condizioni essenziali che disegnano anche un’idea di futuro. Dobbiamo partire dalle reali emergenze del nostro Paese e compiere un ulteriore sforzo verso un cambiamento in grado di restituire verità e speranza a tutti”.
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