I nodi, prima o poi, vengono al pettine

SONO TANTI I PROBLEMI NON RISOLTI A CATANIA, MENTRE IL SINDACO RIMODULA LA SUA GIUNTA PER BIECHE RAGIONI ELETTORALISTICHE

Arrivati quasi al termine dei cinque anni dell’amministrazione Stancanelli i nodi vengono al pettine in una città gestita malissimo ma dipinta in maniera idilliaca da un sindaco che evidentemente va poco in giro per le strade di Catania.

E’ ora di tirare le somme e fare un bilancio serio e realistico su come è stata gestita questa città: Basta leggere ogni giorno i quotidiani o semplicemente osservare la città e viverla per rendersi conto di come tutti i problemi che Catania aveva nel 2008 sono rimasti tali e quali, altri continuano ad essere ignorati dalle amministrazioni di centrodestra e contribuiscono a rendere sempre più invivibile Catania, il suo centro e i suoi quartieri. Dove c’erano bambinopoli e spazi per lo sport ora ci sono luoghi devastati e infrequentabili, le tante opere promesse non sono mai state realizzate – e il ponte Gioeni ne è solo un esempio – mentre il problema del traffico non è stato affrontato e le casse comunali continuano a rimanere a secco con i dipendenti pagati ogni mese con puntuale ritardo e i tanti creditori in attesa da anni.

Tutto questo mentre la crisi economica morde e la disoccupazione cresce, costringendo molti ad emigrare, e nel frattempo il sindaco Stancanelli continua a rimodulare la sua giunta solo per assecondare bieche ragioni elettoralistiche, senza alcun collegamento con l’azione amministrativa e senza alcuna utilità per la città e per i cittadini.

Il centrodestra ha clamorosamente fallito da un punto di vista politico e amministrativo, è ora di accelerare un processo di cambiamento e di costruzione di un’alternativa che faccia sbocciare le tante potenzialità che ha Catania.

Ancora pochi mesi e Catania – finalmente – potrà cambiare strada.

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