Catania e i catanesi esigono che venga fatta chiarezza su una vicenda che ha assunto contorni dolorosi per tante famiglie, per centinaia di cittadini in difficoltà economiche e che per anni hanno atteso invano una casa popolare.
Il 22 novembre comincerà il processo sulla gestione dell’Istituto autonomo case popolari, e che vede imputati a vario titolo per abuso d’ufficio, truffa e falsità ideologica chi per anni ha gestito l’Iacp, incluso l’ex direttore generale Santo Schilirò Rubino, dipendenti e alcuni beneficiari di case popolari.
Senza entrare nel merito delle vicende processuali, chiediamo che si proceda con la massima celerità possibile prevenendo il rischio della prescrizione che pende sul processo. Una prescrizione infatti non consentirebbe di fare piena luce sulle pesanti accuse che gravano su quanti hanno gestito l’assegnazione delle case popolari e che sono accusati di aver esercitato tale funzione in modo illegittimo e distorto, a scapito di centinaia di persone da anni in lista d’attesa per un alloggio popolare tanto atteso quanto necessario.
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