il 28 Aprile, Salvaiciclisti!

Facciamo cambiare strada all’Italia. Lo ripetono in tanti, da tutto il mondo della cultura e della scienza. E la strada è quella più sostenibile, meno inquinante e più vivibile che raccontano Margherita Hack, Susanna Tamaro,  Marc Augè, Jovanotti. E ancora Paolo Belli, Nicola Savino, Ascanio Celestini, Litfiba, Max Pezzali e Filippa Lagerback. Si moltiplicano le adesioni alla manifestazione del 28 aprile a Roma organizzata dal movimento #Salvaiciclisti – per la sicurezza dei cittadini che si spostano in bici  – nato sul web a febbraio scorso per lanciare un messaggio a favore della ciclabilità urbana.”

Comincia così il pezzo apparso su Repubblica il 22 aprile, a sostegno della “bicifestazione” che col supporto di Facebook si è allargata a macchia d’olio in tutta europa e che si terrà anche a Catania il 28 aprile.

L’obiettivo, ambizioso ma non impossibile da raggiungere, è quello di promuovere e sostenere una richiesta corale, per ottenere qualcosa che potrebbe sembrare banale: vogliamo delle città migliori.

Città più sane, più rispettose, più dinamiche, più gentili, addirittura più veloci: insomma, più umane. Ottime ragioni per questa pedalata collettiva.

Noi, intanto, ci vedremo (tutti rigorosamente in bici)  a Catania in piazza Duomo sabato 28 aprile alle 15.00  per chiedere con forza che le nostre città diventino più vivibili e più sicure. Per i ciclisti e per tutti.

Nel filmato – realizzato da Davide Di Martino proprio per “Catania in bike”  #salvaiciclisti – alcune delle richieste dei ciclisti catanesi.

Per chi volesse saperne di più ho raccolto di seguito i principali documenti prodotti dal movimento salvaiciclisti, fra i quali una proposta di decalogo catanese e una lettera da inviare al proprio sindaco.


 

 

 

 

 

 

In contemporanea a Londra, Edimburgo, Roma e molte altre città

 

#SALVAICICLISTI

“La più grande manifestazione della storia a sostegno della ciclabilità.”

Perché

voglio liberarmi dal traffico

voglio smettere di essere ostaggio del prezzo della benzina

voglio sentirmi libero di vivere la città

voglio vedere la gioia dei miei figli mentre giocano in strada

voglio più spazio per vivere

voglio città a misura di bicicletta

io il 28 aprile ci sarò.

Il prossimo 28 Aprile saremo in strada per ribadire che da quel momento ogni intervento sull’esistente, sia esso individuale o collettivo, dovrà prendere atto della necessità di tornare a vivere le strade e tutti gli spazi collettivi come luoghi sereni fatti per le persone.

Dovremo essere tanti, in modo da ribadire che è tempo di cambiare strada, di abbandonare quella giungla tossica di lamiere, mortifera e suicida, che ci circonda e che sperimentiamo ogni giorno sulla nostra pelle. È ora di voltare pagina.

Vogliamo accanto tutte le persone che iniziano a vedere e sentire la nostra stessa esigenza di una radicale trasformazione dei sistemi di mobilità, e che riconoscono la ciclabilità come unica soluzione efficace e ad impatto zero per gli spostamenti su distanze medio-brevi in città.

Vogliamo iniziare da qui il percorso di un cambiamento che da troppi anni questo paese attende, prigioniero di una mobilità motorizzata autocentrica ed ormai insostenibile non solo sul piano della vivibilità dei centri urbani e della salute collettiva, ma ormai anche su quello strettamente economico.

 

 

A Catania in piazza Duomo il 28 Aprile alle 15:00 per sostenere la campagna nazionale e per chiedere:

 

#1                 la riapertura immediata alle bici nelle vie chiuse a seguito delle celebrazioni agatine del 2011, in quanto si ritiene improbabile la presenza di cera su strade sulle quali nell’ultimo anno si sono abbattuti persino cicloni con danni alla pavimentazione;

#2                 il ripristino immediato della segnaletica per la ciclabilità, rimossa perchè abusiva, della corsia preferenziale di via Umberto, e l’estensione, con analogo procedimento, a tutte le corsie preferenziali;

 

#3                 l’adozione di adeguate misure per consentire il transito contemporaneo in sicurezza di bici e autobus anche in quelle corsie preferenziali che saranno protette da un cordolo;

 

#4                 di rendere obbligatorio, per tutti i titolari di concessione per il parcheggio pubblico di autoveicoli, di riservare almeno uno stallo per il parcheggio gratuito di biciclette;

 

#5                 la rimozione delle strisce blu in tutte le strade con una sola corsia per senso di marcia, unitamente all’attuazione delle ZTL previste nel Piano del Traffico Urbano;

 

#6                 l’applicazione immediata della nuova legge sulla circolazione delle biciclette in ambedue le direzioni in tutte le strade a senso di marcia limitato che soddisfino i requisiti di legge;

 

#7                 di consentire a singoli privati, in possesso dei requisiti necessari , che lo richiedessero, di effettuare il servizio pubblico di minibus;

 

#8                 di riconvertire l’investimento dei finanziamenti ottenuti per i progetti di piste ciclabili ad oggi presentati, per la realizzazione di una semplice rete di corsie riservate alle biciclette (sulla sede stradale), e di rastrelliere da estendere a tutto il territorio comunale. Uno dei controviali di corso Italia potrebbe essere chiuso al traffico automobilistico; di utilizzare le eventuali somme risparmiate per altre iniziative in grado di promuovere la ciclabilià, come il bike-sharing, o per il trasporto pubblico.

 

#9                 di includere il trasporto gratuito della bicicletta in metropolitana, nella circumetnea, e in tutti i mezzi per il trasporto pubblico di futura realizzazione.

 

#10             di considerare che non siamo la lobby dei ciclisti, ma solo un gruppo di cittadini che si muove anche in auto, in moto, e coi mezzi pubblici e che, proprio per questo, intende portare il suo piccolo contributo allo sviluppo di un sistema di trasporto più efficace e sostenibile per tutti.

 

www.salvaiciclisti.it

www.www.facebook.com/groups/salvaiciclisti.catania

www.facebook.com/events/227708044003890/

Ci troviamo in piazza Duomo in bici, coi pattini, a piedi o col carriolo a pallini…Diffondi l’evento!

Il percorso: Partenza da Piazza Duomo – Via Etnea- Via Umberto- Viale Africa- Piazza Europa- Corso Italia- Piazza Roma- Via Tomaselli- Piazza S. Domenico- Piazza Stesicoro- Pista Ciclablile di via De Curtis-DI Prima- Stazione- Via 6 Aprile – Via Dusmet – Porta Uzeda

 

 

 

 

SALVAICICLISTI CATANIA – DECALOGO

 

#1 – Riapertura Via Etnea alle bici

In alcune strade, tra cui via Etnea, vige dal Febbraio 2011 il divieto di transito per cicli e motocicli a causa delle cera accumulatasi a seguito delle celebrazioni agatine (ordine UTU nr. 85 del 10 Febbraio 2011). Sono stati apposti dei pannelli integrativi sui cartelli stradali che lo segnalano.

Interpellato da più parti il Comune ha risposto che stava provvedendo, di concerto con l’Università di Catania, ad effettuare il grip-test (prova di aderenza) necessario.
Si richiede la riapertura immediata e senza costi aggiuntivi delle strade in quanto si ritiene improbabile la presenza di cera su strade sulle quali nell’ultimo anno si sono abbattuti persino cicloni con gravi danni alla pavimentazione.
Facciamo anche appello al buon senso dei rappresentanti delle istituzioni universitarie.

 

#2 – Ciclabilità della corsie preferenziali

La ciclabilità delle corsie preferenziali è una misura serenamente consentita dal codice della strada, occorre solo una delibera del comune, che si è pubblicamente espresso a favore in numerose occasioni recentemente, anche a seguito della realizzazione abusiva di una pista ciclabile in via Umberto.

Si richiede il ripristino immediato della segnaletica per la ciclabilità della corsia preferenziale di via Umberto , e l’estensione dello stesso provedimento a tutte le corsie preferenziali.

Il costo di tali operazioni è irrisorio.

#3 – Adeguamento del BRT alla viabilità ciclistica

Il BRT (Bus Rapid Transit) è un progetto già in fase esecutiva che prevede la creazione di alcuni linee di autobus urbani su corsie preferenziali protette da cordolo. La prima linea sarà quella dalla Barriera a p.zza Stesicoro. Come è stato già annunciato diverse volte, questa linea dovrebbe essere pronta entro l’anno.

In sostanza si dovrebbero farem in alcuni tratti, le corsie mezzo metro più larghe, eventualmente eliminando parte delle strisce blu. Costo aggiuntivo praticamente nullo.

Si richiede l’adozione di adeguate misure per consentire il transito contemporaneo in sicurezza di bici e autobus anche in quelle corsie preferenziali che saranno protette da un cordolo.

#4 – Parcheggio gratuito per biciclette

Nei parcheggi custoditi, in particolare alla playa nella stagione estiva, per la moto e per la bici si paga la stessa cifra.

Si richiede di rendere obbligatorio, per tutti i titolari di concessione per il parcheggio pubblico di autoveicoli, di riservare almeno uno stallo per il parcheggio gratuito di biciclette.

 

#5 – Riduzione delle strisce blu, estensione delle ZTL

Sono numerosi i casi in cui la presenza di una corsia di parcheggio rende la circolazione artificiosamente difficoltosa con qualunque mezzo.

In particolare in via di Sangiuliano, dove, anche arrivare a piedi con una valigia alla stazione è un’impresa, considerato, che a causa della corsia di parcheggio, persino il marciapiede è inesistente.

Si richiede, unitamente all’attuazione delle ZTL previste nel Piano del Traffico Urbano, la Rimozione delle strisce blue in tutte le strade con una sola corsia per senso di marcia .

Il costo dovrebbe essere paragonabile a quello sostenuto per la rimozione della segnaletica abusiva in via Umberto.

 

#6 – Doppio senso per le biciclette

Recentemente è entrata in vigore una legge semplicissima e chiarissima:

in tutte le “strade larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante”, il comune può consentire il doppio senso di marcia alle sole biciclette.

Il costo è quello dell’inchiostro per firmare la delibera e dei pannelli integrativi (da porre sotto il divieto di accesso) con su scritto: “eccetto bici”.

Si richiede l’applicazione immediata della nuova legge sulla circolazione delle biciclette in ambedue le direzioni in tutte le strade a senso di marcia limitato che soddisfino i requisiti di legge.

 

#7 – Servizio Minibus

I Maxitaxi (o minibus) sono dei pulmini, molto più economici degli autobus, le cui linee coincidono con quelle degli autobus, ma si fermano in qualunque punto del percorso, a richiesta. Sono gestiti da singoli privati, possessori del mezzo, che ottengono la concessione su richiesta al Comune, che assegna loro il percorso e gli orari.
Si richiede di consentire ai privati, in possesso dei requisiti necessari , che lo richiedessero, di effettuare il servizio pubblico di minibus.
L’utilizzo enormemente più diffuso ed efficace dei taxi tradizionali in tutte le città europee che adottano questo servizio, dissolve velocemente la scontata opposizione dei taxisti.
#8 – Piste ciclabili

Numerosi progetti sono stati finanziati, ad oggi uno solo è stato realizzato: la famigerata pista di via Di Prima. 4 milioni di Euro per poche centinaia di metri di frammentatissima fascia rossa sul marciapiede. No comment.

Invitiamo ad esaminare gli innumerevoli esempi di piste ciclabili delle città di Europa di dimensioni paragonabili a Catania: le piste ciclabili NON SI FANNO SUL MARCIAPIEDI, si tira una striscia gialla sul lato della STRADA. Se c’è già una striscia blu si cambia solo il colore.

Sono stati più volte presentati tramite i media vari progetti di piste ciclabili gravemente inadeguati.
Si richiede di riconvertire l’investimento dei finanziamenti ottenuti per i progetti di piste ciclabili ad oggi presentati, per la realizzazione di una semplice rete di corsie riservate alle biciclette e di rastrelliere da estendere a tutto il territorio comunale.

Le ingenti somme risparmiate potranno essere eventualmente utilizzate per altre iniziative in grado di promuovere la ciclabilià, come il bike-sharing, o per il trasporto pubblico.
Il costo dell’operazione è un numero negativo.

 

#9 – Trasporto gratuito biciclette in metropolitana

Da tempo, anche nelle nelle città italiane che ne sono dotate, in metropolitana il trasporto delle biciclette è gratuito e appositamente segnalato.

Può essere utile ricordare che in quasi tutti gli autobus interurbani il trasporto della bici è già consentito e gratuito (vengono messe nel bagagliaio in basso, a volte bisogna staccare la ruota).

Non si sono ancora visti da nessuna parte i portabici negli autobus urbani, che potrebbero incentivare chi è ancora terrorizzato dalle insormontabili salite catanesi: ma potremmo essere i primi, perchè no!
Si richiede di includere il trasporto gratuito della bicicletta in metropolitana, nella circumetnea, e in tutti i mezzi per il trasporto pubblico di futura realizzazione.

#10 – Mobilità è pluralità

Non siamo la lobby dei ciclisti. Siamo solo un gruppo di cittadini che si muove anche in auto, in moto, e coi mezzi pubblici e che, proprio per questo, intende portare il suo piccolo contributo allo sviluppo di un sistema di trasporto più efficace e sostenibile per tutti.

 

 

 

Critical Mass Catania aderisce, insieme ad altri siti e blog, alla seconda fase della campagna #salvaiciclisti con la pubblicazione del manifesto rivolto ai sindaci e agli amministratori locali.

“Caro Sindaco,

Come avrà già avuto modo di apprendere dalle notizie degli ultimi giorni, l’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per mortalità in bicicletta. Negli ultimi 10 anni, ben 2.556 ciclisti hanno perso la vita sulle nostre strade ed è per porre freno a questa situazione che due settimane or sono abbiamo lanciato in Italia la campagna #salvaiciclisti con cui abbiamo chiesto al Parlamento italiano l’applicazione degli 8 punti del Manifesto del Times.

In questi i giorni il Parlamento sta facendo la propria parte ed una proposta di legge sottoscritta da (quasi) tutte le forze politiche è pronta per la presentazione alla Camera e al Senato. Senza il suo preziosissimo contributo di amministratore locale, però, anche la migliore delle leggi rischia di restare lettera morta ed è per questo che siamo a chiedere la sua adesione alla campagna #salvaiciclisti per il miglioramento della sicurezza dei ciclisti nella sua città.

Aderendo a #salvaiciclisti si impegnerà quindi a:

  • Garantire l’applicazione a livello locale degli 8 punti del Manifesto del Times per le aree di competenza comunale,
  • Formulare le opportune strategie per incrementare almeno del 5% annuo gli spostamenti urbani in bicicletta nei giorni feriali,
  • Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle piste ciclabili),
  • Far rispettare i limiti di velocità stabiliti per legge e istituire da subito delle “Zone 30″ e “zone residenziali” nelle aree con alta concentrazione di pedoni e ciclisti,
  • Realizzare, qualora mancante, un Piano Quadro sulla Ciclabilità o Bici Plan,
  • Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica di comune accordo con le associazioni locali,
  • Redigere annualmente un documento pubblico sullo stato dell’arte nel proprio comune di competenza della viabilità ciclabile indicando i risultati dell’anno appena trascorso e gli obiettivi futuri,
  • Dotare ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi straordinari di manutenzione straordinari con un percorso ciclabile che garantisca il pieno comfort del ciclista,
  • Promuovere una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti della strada sulle tematiche della sicurezza,
  • Dare il buon esempio recandosi al lavoro in bicicletta per infondere fiducia nei cittadini e per monitorare personalmente lo stato della ciclabilità nella sua città

È perché riteniamo che la campagna #salvaiciclisti sia dettata dal buon senso e da una forte dose di senso civico che chiediamo un suo contributo affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento”.

Chiunque volesse contribuire al buon esito di questa campagna può condividere questa lettera attraverso Facebook, attraverso il proprio blog o sito, attraverso Twitter utilizzando l’hashtag   #salvaiciclisti e, ovviamente, inviandola via mail al sindaco della propria città e ai sindaci delle città capoluogo di regione.

L’indirizzo del sindaco di Catania è: segreteria.sindaco@comune.catania.it

2 comments to il 28 Aprile, Salvaiciclisti!

  • […] torno a bussare alla vostra casella per invitarvi a un evento particolare, molto ma molto politico. Non ci saranno oratori o bandiere o striscioni, per cui nemmeno applausi o fischi. Solo un po’ di sano sudore per una passeggiata in bici. Il prossimo sabato 28 aprile ci troviamo infatti a Catania in Piazza Duomo alle 15 – così come in tante altre città europee – per una passeggiata in bici che richiami l’attenzione di chi in bici non va sui pericoli che corre il ciclista in mezzo al traffico impazzito delle nostre città e più in generale su quanto brutte e cattive siano diventate le città in preda alla pazzia veicolare. Catania poi, non dimentichiamolo, ha il non felice primato di numero di auto per abitanti. Città più sane, più rispettose, più dinamiche, più gentili, addirittura più veloci: insomma, più umane. Ottime ragioni per questa pedalata collettiva. Io mi sono occupato direttamente della questione e vi propongo il testo della mozione presentata alla Camera. Per chi volesse saperne di più ho raccolto alcuni tra i principali documenti prodotti dal movimento Salvaciclisti, fra i quali una proposta di decalogo catanese e una lettera da inviare al proprio sindaco. […]

  • […] fra i quali una proposta di decalogo catanese e una lettera da inviare al proprio sindaco <http://www.giuseppeberretta.it/politica-italiana/il-28-aprile-salvaiciclisti/&gt; . Un altro appuntamento davvero importante attende molti fra di noi il 6 e il 7 maggio: […]

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