Un anno dopo la strage di Capaci un grande albero di carrubo è stato piantato nel terreno adiacente il tratto di autostrada su cui venne ucciso Giovanni Falcone, vicino ad un altro carrubo ferito, ma non ucciso come la coscienza dei siciliani, da quel terribile scoppio.
Da quel giorno tante altre piantine sono state piantate sul suolo fertile siciliano come “monumenti vivi” a Falcone e bandiere della difficile lotta alla mafia, che i siciliani hanno intrapreso.
Nel 1993 anch’io ho piantato un carrubo, diventato ormai grande e bellissimo.
E’ nato
un grande albero
nei pressi di Capaci.
E’ forte
come le braccia
dei siciliani: onesti;
è generoso
come la loro anima;
è dolce
come il loro cuore.
E’ un carrubo:
è albero della Sicilia
che soffre e che lotta
e vincere saprà.
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