Oggi, insieme a Giovanni Burtone e a Marilena Samperi, abbiamo presentato un’interrogazione al ministro allo Sviluppo economico sulla precaria situazione che vivono i lavoratori di ST Microelectronics di Catania transitati alla Numonyx.
Se c’e’ un disimpegno da parte della Numonyx, i 400 lavoratori vanno reintegrati dalla ST Microelectronics. La Numonyx, nata dall’intesa Stm e Intel, avrebbe dovuto realizzare a Catania il completamento dell’investimento sul modulo M6 per la produzione di memorie. Nei mesi scorsi e’ stato sottoscritto un protocollo d’intesa garantito da un piano industriale e dall’avvio dell’attività produttiva, ma ad oggi totalmente disatteso.
Si e’ molto parlato di un accordo tra Stm, Sharp ed Enel per lo sviluppo del fotovoltaico, ma al momento non e’ previsto l’inserimento di personale Numonyx. Viene da chiedersi cosa ne sara’ dei 400 lavoratori, ex dipendenti STM, transitati alla Numonyx sulla base di un preciso progetto industriale?
Domani dovrebbe essere presentato in Confindustria a Catania, nel corso di un incontro tra Numoxyn e sindacati, il definitivo piano industriale. Se dovesse essere ribadita l’intenzione di non fare produzione industriale nei siti italiani per insufficienza di risorse finanziare, nonostante la disponibilità di 464 milioni di euro, quali iniziative intende promuovere il ministero per la reintegrazione dei 400 lavoratori? Il Governo segua con maggiore attenzione le vicende industriali dell’etna valley. Fino ad ora si e’ interessato assai poco. Non si può correre il rischio di vedere svanire nel nulla dei punti di riferimento importanti sotto il profilo economico e occupazionale.
intanto continuano i casi di mobbing ai danni dei NON “referenziali”.
Grazie per aver partecipato all’incontro di oggi all’aula consiliare del Comune di Catania.
Spero porti avanti l’interrogazione fatta al MSE e , per favore, ci faccia sapere gli sviluppi sia positivi che negativi. La nostra tutela, se non mi sbaglio, legata all’articolo del Codice Civile riguardo le cessioni di ramo d’impresa di 24 mesi scadrà a fine Luglio 2009 dopo tale data l’azienda potrà “disfarsi” di noi più facilmente…rimane poco tempo!
Grazie ancora per la Sua sensibilità al nostro problema.
Appunto, la Temix, la Mandarin e la Corek di Catania, tre aziende giovani che avranno un compito storico. C’è di che essere orgogliosi!
Certo, le potenzialità ci sono. Leggevo qualche giorno fa che delle aziende dell’Etna Valley, appunto, rifaranno la rete delle telecomunicazioni in Iraq. Delle aziende catanesi. Queste per me sono notizie ottime per la nostra Catania. Ma non basta, mi rendo conto.
Ma ha immense potenzialità, non pensare di no. E può tornare ad essere quella di 10-12 anni fa in poco tempo. Basta non cedere alla tentazione di mollare. E questo vale per tutti. Per l’azienda e per i lavoratori.
E domani è la festa dei lavoratori … Che tristezza vedere come s è ridotta l’Etna Valley …