Per far ripartire il Paese occorre guardarlo dal basso verso l’alto, puntare l’attenzione su un Mezzogiorno sempre più debole e sempre più a rischio.
Lo dice chiaramente il Rapporto 2014 sull’economia del Mezzogiorno realizzato da Svimez presentato a Roma lo scorso 28 ottobre. Adesso sul sito dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno è disponibile l’appendice statistica al Rapporto 2014 (potete scaricarla cliccando qui), che consente un’analisi approfondita della fotografia che Svimez ha recentemente scattato: 23 tabelle che ripercorrono serie storiche dal 2000 al 2013 dei conti economici territoriali, sul mercato del lavoro, la finanza pubblica e la politica industriale a livello di ripartizione Centro-Nord e Mezzogiorno, ma anche a livello regionale. Ciò che emerge è, su tutto, l’emergenza sociale del Sud, con il crollo dell’occupazione e della produzione, il rischio di desertificazione industriale ma anche umana: si continua a “scappare” dal Mezzogiorno per mancanza di lavoro, a non fare figli, le nostre famiglie sono sempre più povere. Di fronte a tutto questo è urgente, e lo ripetiamo da tempo, intervenire con una politica industriale PER il Mezzogiorno. Svimez traccia quattro direttrici da seguire, più che condivisibili: rigenerazione urbana, rilancio delle aree interne, valorizzazione del patrimonio culturale e creazione di una rete logistica in un’ottica mediterranea (ne avevamo parlato anche qui). Per ripartire, insomma, dai nostri punti di forza.
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