Ci siamo. Domani, giovedì 7 ottobre, al Parco Gioeni di Catania, comincia la nostra prima Festa Democratica. Per me, così come per molti di voi, l’appuntamento con la festa politica in città, dove discutere, confrontarsi, sviluppare idee, fra un piatto di tortellini emiliani – ci sono anche questa volta – o un concerto di una band emergente, non è certo una novità. Così come non lo è l’atto politicamente più importante: dare una mano d’aiuto, perché la Festa, da sempre, si regge esclusivamente sulle gambe – e sulle braccia, oltre che sulle teste – dei volontari che “sprecano” il proprio tempo libero per consentire al proprio partito di parlare alla gente, magari mentre si consente a tutti di passare una bella serata senza televisione. Vi invito a venire e, per i più temerari, a dare una mano. Grazie.
In questa Festa vogliamo “illuminare” ciò che il Partito Democratico sta facendo, assumendo anche decisioni difficili ma che guardano alla riapertura del futuro, oggi bloccato nel Paese e nella nostra terra. E vogliamo illuminare anche la città diversa che vorremmo, per la quale lavoriamo con le nostre idee e con i nostri progetti. Il ricco elenco di dibattiti dice più e meglio di queste parole. La musica dal vivo, poi, anche quest’anno sarà fondamentale per la nostra Festa, con un ricco cartellone. Leggete quindi il Programma della Festa (gli incontri ed i concerti), che stamattina è stata presentata dal segretario provinciale Luca Spataro e dal segretario cittadino Saro Condorelli.
“Sarà una festa nuova, che a Catania manca dal 2007, ma che non vuole tradire le nostre tradizioni, a partire dal coinvolgimento di tutti i Circoli della provincia e dal lavoro fondamentale degli oltre 300 volontari che renderanno possibile l’evento” ha detto oggi Luca. L’obiettivo, come ha sottolineato Saro, è “riprenderci la piazza, in un momento cruciale, anche per Catania, in cui la crisi politica si avvita sempre più su quella sociale”.
Vi aspettiamo in tanti.
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