Sulla gestione degli impianti sportivi comunali

starting-blocksLa Giunta Stancanelli ha varato un Regolamento sulla gestione degli impianti sportivi comunali, che il Consiglio Comunale si appresta ad esaminare ed approvare. Dall’esame del testo del Regolamento, emergono almeno due punti di evidente criticità.
Il primo, è che si tratta dell’ennesimo provvedimento della Giunta Stancanelli dichiaratamente volto a racimolare qua e la soldi dalla gestione di beni pubblici (come è ad esempio avvenuto per il Regolamento sulle sponsorizzazioni ovvero per la dismissione degli immobili del Comune).
Questo modo di operare, fa evidentemente perdere di vista l’obiettivo essenziale di La concessione degli impianti a federazioni sportive o a società private sottrarrà gli impianti pubblici all’utilizzo da parte dei cittadini o, nella migliore delle ipotesi, comporterà la necessità di pagare una tariffa per l’ingresso.

un’amministrazione pubblica: che è quello di operare affinché i cittadini usufruiscano dei beni pubblici (in questo caso oltre 25 impianti sportivi) liberamente e gratuitamente.

 

Il secondo punto di criticità, è assai più grave. La concessione quadriennale degli impianti, in caso di mancata richiesta da parte di Federazioni sportive che hanno giustamente la preferenza, viene data ai privati con provvedimento altamente discrezionale assunto direttamente dalla Giunta!

Nessuna procedura amministrativa trasparente. Nessuna Commissione nominata per l’esame delle domande. Nessun atto sindacabile davanti ai giudici in caso di violazione dei principi di buona amministrazione. Che cosa impedisce che la gestione venga affidata dalla Giunta in modo “amichevole”?Aspettiamo fiduciosi l’intervento del Consiglio?

6 comments to Sulla gestione degli impianti sportivi comunali

  • alessandro fodale

    Vorrei evidenziare un aspetto a mio modesto avviso ancora più deleterio: questo regolamento nega in maniera evidente il valore sociale dello Sport. Bisogna capire se è vero che lo sport toglie migliaia di ragazzini dalla strada, in una città che da decenni è ai vertici delle statistiche nazionali sulla criminalità minorile. Bisogna capire se è vero che lo sport è importante per i soggetti svantaggiati per la sua funzione di socializzazione, oltre che per i benefici effetti sulla salute. Perché se allo sport, ovviamente quello organizzato a livello dilettantistico, viene riconosciuta una funzione sociale fondamentale, allora è compito della Pubblica Amministrazione incentivarne la promozione, la diffusione, lo sviluppo, ed è la Pubblica Amministrazione a doversene sobbarcare i costi.
    Purtroppo qualcuno sostiene che il Comune di Catania non ha le risorse per gestire gli impianti sportivi e che tali risorse devono pur sempre essere reperite. E posso accettare l’idea di reperire tali risorse tra quelle associazioni e società sportive che fanno pagare un mensile ai loro utenti.
    Ma io mi domando se per fare cassa è necessario tassare persino le scuole (anche quelle gestite dallo stesso Comune di Catania) se decidono di organizzare un torneo per gli alunni, o dei corsi sportivi gratuiti. E che dire di quelle associazioni sportive, e ce ne sono parecchie, che organizzano corsi e attività in maniera assolutamente gratuita, magari rivolti ai cittadini meno abbienti?
    Ebbene, perché devono essere sempre le categorie più deboli a pagare gli effetti degli sperperi e di una pessima amministrazione della cosa pubblica?
    Credo che il Gruppo del PD al Comune di Catania, con l’appoggio della deputazione e degli organi locali del partito, debba fare sentire in maniera molto pressante la voce del dissenso. Al riguardo, segnalo che domani 29 luglio alle ore 15,30 l’Assessore allo Sport Scalia incontrerà i responsabili delle Federazioni Sportive proprio sulla proposta di Regolamento.

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  • francesco

    Stiamo assistendo alla morte dele società sportive nella provincia di Catania. Oggi il costo ora x impianto è il doppio rispetto agli altri Comuni limitrofi. A breve le società sportive no profit si sposteranno nei vicini comuni, spogliando la città di attività sociali. per non parlare del Cral del Comune dove gratuitamente utilizzano l’impianti (lo prevede la convezione) togliendolo alle socità paganti (caramente). Assistiamo ad attività di puro divertimento per i dipendenti comunali . E il Coni assiste … Meglio che finisco qui …

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  • Ruggero Taurino

    La cosa stucchevole è che una città come Catania avrebbe proprio un disperato bisogno di impianti sportivi davvero funzionanti. Per il semplicissimo motivo che la tanta gioventù a rischio avrebbe una valvola di sfogo considerevole. Come accade ovunque al mondo, con lo sport che tiene lontano dai guai i ragazzi. Ed invece qui nemmeno questo è possibile.

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  • Vincenzo Mannino

    Quando ad un Comune le cose iniziano ad andare male, in pochi anni si perdono le conquiste di decenni. E’ quel che è accaduto a Catania passando da Bianco a Scapagnini. Semplice.

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  • Anna Arrigo

    Si fa presto a precipitare agli inferi. E Catania ci sta riuscendo a tempi di record. Ma sono sempre convinta che si possa ancora invertire la rotta.

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  • Graziana

    Bhè, ormai il Comune cerca di racimolare davvero anche gli spiccioli. Con il cappello in mano. Che fine indecorosa per una città che pure è stata un esempio. E mica un secolo fa.

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