Il governo Berlusconi lo aveva blindato, mettendo la fiducia. E, nonostante i malumori della Lega, con 320 sì e 270 no il decreto Ronchi che contiene norme sulla «privatizzazione» dell’acqua ottiene il via libera di Montecitorio.
La Lega si rifa con un ordine del giorno, che, in sintesi recita: la gestione in house, in particolare per quanto riguarda l’acqua, può non essere «svantaggiosa per i cittadini» e il governo ne deve tenere conto nell’emanazione dei regolamenti attuativi della riforma dei servizi pubblici locali. «Nell’ambito dell’emanazione dei regolamenti e nella definizione delle soglie oltre le quali gli affidamenti di servizi pubblici locali assumono rilevanza ai fini dell’espressione del parere dell’Autorità garante della concorrenza», si legge nell’odg firmato dal capogruppo Roberto Cota e da altri esponenti del Carroccio, il governo si impegna a «tener conto di specifiche condizioni di efficienza che, soprattutto con riferimento al settore idrico, rendono la gestione in house non distorsiva della concorrenza e dunque comparativamente non svantaggiosa per i cittadini rispetto ad un’altra forma di gestione dei servizi pubblici locali».
Mentre alle associazioni dei consumatori che avevano osteggiato il decreto non resta che impugnare il referendum abrogativo. «Il Governo si è bevuto la fiducia dei cittadini. Blindando il decreto ha dimostrato di essere preoccupato più di assecondare gli interessi dei gruppi industriali privati che di regolamentare un settore vitale per la società con la costituzione di una Autorità», attacca il segretario generale di Cittadinanzattiva Teresa Petrangolini. «Il Governo dovrà preoccuparsi di giustificare all`opinione pubblica l`inevitabile aumento delle tariffe. La scusa dei bassi costi in Italia rispetto al resto dell`Europa non regge a fronte dei diversi volumi di investimenti, delle deroghe ai livelli di potabilità, e alla qualità complessiva del servizio».
E il Codancos avverte che con la privatizzazione dell’acqua è in arrivo una stangata per le famiglie. «Se consideriamo in 3 anni il tempo necessario perché il nuovo sistema vada a regime, alla fine di questo processo il rischio concreto è quello di un aumento medio del 30% delle tariffe dell`acqua», recitano le stime dell’associazione dei consumatori. «Se nel 2009 una famiglia media italiana spenderà 268 euro, considerando un consumo medio annuo di 200 metri cubi d`acqua, tra 3 anni quella stessa famiglia spenderà in media 348 euro all`anno, con un incremento di 80 euro, pari al +30%. Si determinerà cioè un aumento del costo del servizio a carico dell`utenza, generato dalla necessità per i privati di fornire una attività che sia per loro remunerativa. I consumatori insomma – conclude il Codacons – finiranno per pagare non solo il costo, ma anche il profitto del privato, che deve necessariamente conseguire un utile dalla fornitura idrica».
www.unita.it – 18 novembre 2009
Davvero incandescente il dibattito sull’acqua! Da farla evaporare tutta, state attenti! : )
Cordialmente dissento … Ma dissento proprio su tutta la linea da questo ultimo commento …
Da molti anni mi occupo delle cosiddette “guerre dell’acqua”, nel solco degli studi in merito dell’economista indiana Vandana Shiva (ottimo il suo saggio che, appunto, si intitola “Le guerre dell’acqua”, Feltrinelli, 2004, opera utilissima per capire quale sia la posta in gioco), e so con certezza assoluta che dietro i tentativi di privatizzare il bene pubblico più pubblico che si possa essere insieme all’aria vi è un netto disegno di potere, anzi di strapotere …
Sembrerò monomaniaco a scrivere e parlare sempre di ultraliberismo, ma è questo il principale attore della scena politica italiana ed internazionale da decenni … Dietro la privatizzazione dell’acqua c’è semplicemente bramosia di potere assoluto, bramosia maligna di decidere della vita e della morte dei popoli, della gente … Davvero il prossimo passo sarà privatizzare l’aria …
Le grandi compagnie hanno in mano la chimica farmaceutica ed ora stanno tentando di detenere il potere sull’acqua … Al confronto avere l’atomica è nulla …
Quanto all’obiezione (stavo per scrivere “abiezione”, che lapsus oltremodo freudiano che sarebbe stato) che solo i privati in Italia possono investire per ammodernare le reti di distribuzione nelle nostre città, francamente mi sembra risibile … Null’altro che risibile … Vogliamo sostenere che – VOLENDO – il settore pubblico non ha la forza economica per modernizzare gli acquedotti?!? Ma per piacere …
Ho letto quasi tutti i commenti fin qui scritti a questo intervento sulla privatizzazione dell’acqua.
Devo dire che dissento con tutti, ma è evidente come questo blog sia – è comprendisbile, per carità – frequentato in prevalenza da militanti di partito, quindi in genere d’accordo sulle grandi linee di talune questioni.
Personalmente sull’acqua ho idee assolutamente diverse. E qualche informazione forse un po’ più dettagliata.
La rete idrica delle città italiane è assolutamente obsoleta e insufficiente per la bisogna dei cittadini. E’ ovvio che l’acqua è un bene pubblico, ma appunto per questo va tutelata al massimo. Oggi servono INVESTIMENTI nel settore. Investimenti senza i quali le varie municipalizzate rischiano di buttarlo a mare o nei campi il prezioso “oro blu”. Investimenti alti, parecchio alti, che solo i privati possono fare.
L’alternativa? Se tutto viene lasciato com’è in Italia si ridurranno progressivamente le disponibilità di acqua. Ed entro un paio di decenni si arriverà ad una generalizzata situazione “siciliana”, per così dire. Non credo che gli appassionati utenti di questo blog vogliano questo.
Io non sarei così certa che un referendum cancellerebbe questa legge, anche raggiungendo il quorum. Ho letto e sentito anche tante posizioni a favore di quest’assurdità.
Del resto, negli ultimi anni il settore pubblico, quale che sia, è stato così tanto demonizzato che la gente dai privati si aspetta che risolvano sempre i problemi, senza neanche rendersi conto che fanno i loro interessi e basta.
Lo hanno già fatto, che problema c’è? Lo rifaranno. Ormai i referendum sono tutti anestetizzati. Se chi comanda ha interesse a che si raggiunga il quorum bene, altrimenti nisba.
A meno che non mettano la sordina all’evento e non ne facciano sapere nulla a nessuno. E’ una ipotesi. Poca informazione, niente quorum, scampato pericolo.
Cmq, mi pare difficile che accetteranno di indire un referendum, non avrebbero nessuna minima possibilità di vincere. E’ una tale assurdità che la gente la cancellerebbe di sicuro.
Brunetta contro Tremonti: dopo la privatizzazione dell’acqua, la statalizzazione dei veleni…
No, no, non sono d’accordo, alla fine sarà Berlusconi a doversi ritirare. Fini e Casini gli stanno preparando la pensione. Guardate un po’ quel che sta succedendo già fra tutti, un parapiglia unico.
E questi verrebbero governare fino a fine legislatura. Qui ci vuole Totò: “ma mi faccia il piacere!”…
Ma… Secondo me sarà Fini a scomparire dalla scena politica alla fine di tutto. Ne sono convinto. Si andasse ad elezioni sarebbe rovinato. Regge nella sua qualità di terza carica istituzionale, ma è ovvio che Berlusconi si guarderà bene dal dargli ancora incarichi di prestigio o anche solo un minimo spazio.
Anche gli attacchi di Brunetta, Bondi e Sacconi a Tremonti lo riprovano. Basta aspettare e Berlusconi cadrà. Fini, che non è affatto stupido, lo sta rosolando a puntino.
Comunque, stanno implodendo, Fini è ormai uno mina vagante dentro la maggioranza.
A me fa davvero paura un governo così arrogante. L’acqua privatizzata è troppo!!! Fate qualcosa!!!
Comunque, su di una questione delicata come quella dell’acqua, io dal Pd mi aspetto l’impegno solenne di cancellare una simile legge non appena al governo. Fra 2-4-8-1000 anni che siano, ma è INDISPENSABILE per la nostra democrazia.
Concordo, ormai la gente è andata, si è liquefatta. Sono ormai 16 anni continui di “bombardamento”, le persone sono cambiate. Magari non irreversibilmente, ma sono cambiate.
Il condizionamento della tv c’è, è indubbio. Ma temo che ormai la gente sia assuefatta ed intorpidita. Non è che se improvvisamente non avesse più Mediaset non sarebbe votato uguale.
Sì, è vero, lo votano. Ma toglietegli lo strapotere mediatico, fate sapere alla gente come gestisce il potere e vedrete che la gente scapperà in massa a votare per altri.
Ma credete davvero che il premier abbia combinato solo sfasci? Guardate che più (sottolineo più) di mezza Italia lo ha votato e continuerà a farlo. Vedremo alle regionali.
Di sicuro non si possono lasciare in piedi follie come la privatizzazione dell’acqua. Ma ci vorrà un ministero apposito per rimettere ordine nel caos che Berlusconi sta creando.
Alla fine, come prevedibile, è passata. Un volta che il Pd, quando sarà, ritornerà al governo, bisognerà rimettere mano a tutto seriamente.
Bravo, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore ben altro. Che schifo!
Ma possibile che la gente del vostro Pdl locale (che ora, se non ho capito male, si è sdoppiato, con una frangia che si è data per nome Pdl Sicilia) non capisca quanto una simile legge faccia il gioco e gli interessi delle cosche?!? Non credo. Diciamo che se ne fregano. Nella migliore delle ipotesi.
Infatti! Concordo. Qui, tranne che per poco tempo in estate estate, l’acqua scorre per bene. Vero è che non abbiamo grandi fiumi, ma non siamo poveri d’acqua. E’ la tradizionale gestione mafiosa che impone la scarsità. Maledetti!
In realtà in Sicilia di acqua ne abbiano in abbbondanza. E’ la mafia che la gestisce malamente x assetarci.
Vero,proprio un bel regalo alle cosche che in Sicilia da sempre lucrano sulla mancanza d’acqua!
Con tutto quello che in Sicilia abbiamo sempre passato attorno al problema acqua mi vengono i brividi al solo pensiero… Che megaregalo alla mafia.
Eppure di assurdità e follia antidemocratiche mi pare che ne stiamo vedendo una dopo l’altra. Aspettiamoci che passi e sia legge anche la privatizzazione dell’acqua.
Ormai è un record dopo l’altro. Ma questa storia dell’acqua non può passare, è assurdo!!
Di tutte le cose storte fatte da Berlusconi questa mi sembra la più storta di tutte.
Davvero una violenza, una sfrontatezza uniche quelle della maggioranza. Su di un argomento così delicato, così vitale per tutti. Vogliono un mondo a misura loro, nient’altro.
Ci vorrebbe uno sciopero generale che paralizzi il paese per 10 giorni. Vediamo come reagirebbe Berlusconi. Che indecenza, ormai non ci sono limiti.
L’ACQUA E’ DI TUTTI!!! Giù le mani, non è possibile restare a guardare di fronte ad una cosa del genere. Mobilitiamoci.
Questa è una follia, semplicemente una follia!!! Occorre battersi per evitare qualcosa che può avere esiti catastrofici! Questa roba non può e non deve passare!