“Fa piacere che il Consiglio comunale di Catania si sia occupato di Librino. Stupisce un po’ che lo abbia fatto in convocazione straordinaria. Non perchè non sia straordinaria la situazione di Librino ma perchè si è costretti allo straordinario per potersene occupare”. E’, a caldo, una riflessione che sorge dopo aver seguito lunedì sera il dibattito su Librino in Consiglio Comunale e che ho affidato alla stampa annunciando che parteciperò alla manifestazione che si svolgerà sabato a Villa Fazio, organizzata dalla Cgil Librino e da diverse associazioni di quartiere.
“Librino è un pezzo grande della città e racchiude la speranza – si pensi solo ai bambini delle sue scuole e alle eccezionali esperienze del volontariato, delle suore, della porta della bellezza di Antonio Presti – e il disastro attuale. E magari fosse solo il famigerato palazzo di cemento! Un percorso virtuoso avviato anni fa con la realizzazione degli interventi che significano normalità, come strade, fogne, pubblica illuminazione, verde pubblico, scuole, si è interrotto mentre calavano le luci e l’attenzione su recupero, riscatto e legalità. Oggi la città di Catania ha una grande occasione per fare qualcosa di concreto per Librino: c’è la Zona Franca Urbana. Voluta dal governo Prodi quale pratico sostegno allo sviluppo dal basso di piccole iniziative economiche, deve diventare uno degli obiettivi della scommessa di Catania per la sua rinascita”. “Per quanto ci riguarda daremo la massima collaborazione ma presteremo pure il dovuto controllo su quanto l’Amministrazione farà o non saprà, purtroppo, fare. A partire da sabato, quando ci metteremo a disposizione delle associazioni di quartiere per denunciare l’abbandono e il degrado di Villa Fazio”.
desiderere che si desse un po più di visibilità all’ass.ne di cui sono referente per librino, ANDOS (ass.ne naz.le donne operate al seno) che, come sai, si occupa di prevenzione oncologica femminile. siamo presenti a librino da oltre 2 anni e centinaia di donne sono state sottoposte a visite senologiche GRATUITE. penso che la salute e la prevenzione gratuita sia importante in un quartiere come librino dove la maggior parte delle persone non può economicamente permettersi di accedere a visite specialistiche, se non aspettando mesi e mesi. ti ringrazio per quello che vorrai e potrai fare, ciao,paola lo re
Ma ai costi di questa operazione nessuno pensa? La gente che ci sta dentro (anche tantissimi BAMBINI) dove la si mette? La si butta per strada?
Guarda che però a me non pare affatto una cattiva idea quella di buttare guiù il Palazzo di Cemento. Anzi, dovevano averla prima.
Vergogna! Hanno abbandonato un quartiere in mano alla mafia E’ una cosa schifosa, si ricordano di noi una volta l’hanno e quando lo fanno sparano assurdità tipo l’abbattimento dle palazzo di cemento!
Pazzesco. Sono decenni che si parla del degrado di Librino ed ancora la politica catenese non ha prodotto nulla di positivo. Certo, ha ragione Berretta, il consiglio comunale “straordinario” sancisce che tempo per Librino di norma non ce n’è.