Sento l’obbligo morale, da meridionale e catanese, di mettere in guardia dal rischio di inquinamento della nostra economia collegato al cosiddetto scudo fiscale. E’ altamente probabile infatti che si avvalgano della possibilità di rimpatrio dei capitali anche le organizzazioni criminali, che utilizzeranno tali capitali per investirli nei modi più disparati, alterando la concorrenza tra le imprese e incrementando il controllo della economia legale, avvantaggiandosi anche della crisi in corso.
E’ quanto ho ribadito oggi in Aula alla Camera nel corso della discussione sul decreto legge correttivo del provvedimento anticrisi che contiene, tra l’altro, le assurde norme relative allo scudo fiscale.
Con questo provvedimento si corre un grave rischio, rispetto al quale mi sarei aspettato il massimo rigore. Invece nel corso dell’esame al Senato è stato introdotto su proposta del senatore Fleres un emendamento in base al quale tali operazioni di rimpatrio sono esonerate dalla disciplina in materia di anti-riciclaggio per cui non vi è l’obbligo di segnalazione.
Questa scelta è gravissima. Chi ha proposto l’emendamento e chi lo ha votato infatti si rende complice di una scelta davvero dannosa per l’economia legale.
Giuseppe, le tue preoccupazioni sono anche le mie, condivido pienamente le parole del tuo intervento alla camera, ma oggi non dobbiamo dimenticare che complici di questa “scelta davvero dannosa” non sono solo i proponenti di questa scellerata legge ma anche quei deputati del nostro partito che non si sono presentati in aula a dire no. Io credo che il primo compito che la maggioranza sana del PD ha, sia quello di dare risposte chiare a tutte quelle persone che credono ancora nel PD e che in questi giorni hanno vissuto una grande amarezza.
I mafiosi davvero staranno ringraziando. Che scempio dello stato di diritto.
Un vero scandalo questa vicenda. Non può passare, non deve passare. Un regalo incredibile ai delinquenti di tutte le risme.