Protesta, rabbia, indignazione. Questo lo stato d’animo che ha spinto ieri mattina, sei organizzazioni sindacali di polizia a protestare davanti al commissariato di Librino. Alle 10.00 una manifestazione, su iniziativa dei sindacati autonomi Coisp, Consap, Ugl, Silp, Uil, Adp, ha dato voce a uno stato di malessere causato dalla situazione di precarietà in cui versa da tempo il suddetto ufficio. Un posto in cui mancano le condizioni minime di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia di tutela e sicurezza dei lavoratori. Ciò malgrado più volte sia stata denunciata la gravità dello stato dei luoghi, e nonostante gli organi di stampa in diverse occasioni abbiano dato notevole risalto alla notizia, considerando inaccettabile tale situazione. “E’ altamente rischioso, demotivante, improduttivo, far lavorare il personale della Polizia di Stato in condizioni precarie e per altro sotto organico – affermano gli organizzatori -. E non solo: a causa delle poche risorse, l’ufficio in esame non riesce a garantire neanche una pattuglia stabile nell’area interessata”. Quello di Librino è un commissariato che esprime inadeguatezza sia all’interno che nei riguardi del territorio, a causa della carenza di personale che comporta inevitabilmente anche ritardi nell’espletamento delle pratiche per i cittadini.
Il problema ovviamente coinvolge l’intero assetto della polizia sul territorio. Occorre una razionalizzazione degli uffici e delle forze dell’ordine, in maniera tale che queste ultime possano essere messe nella condizione di operare in sicurezza.
E’ assurdo che un diversamente abile non possa sporgere denuncia poiché da anni non funziona l’ascensore. Ma non è finita. Oltre alla violazione dei diritti dei soggetti più vulnerabili, i problemi legati al commissariato di Librino comprendono una serie di anomalie che spesso hanno portato a situazioni di rischio per gli stessi operatori.
“Di recente – afferma Natale Scuderi, segretario provinciale Coisp – un appartenente alla P.S. mentre espletava il proprio servizio, è scivolato dalle scale a causa della mancanza di adeguate misure antiscivolo previste dalla normativa, riportando una diagnosi complessa. Non è possibile lavorare in assenza di condizioni minimali di sicurezza”. Alla luce di tutto ciò, ieri mattina queste organizzazioni sindacali hanno voluto chiedere una volta per tutte un intervento fattivo da parte delle autorità competenti. Un impegno serio da parte delle istituzioni al fine di valutare una collocazione diversa e più sicura per il commissariato di Librino, potenziandolo di uomini e mezzi al servizio dei cittadini.
Ho preso parte alla manifestazione anche per verificare personalmente le condizioni del commissariato. Devo dire che purtroppo negli ultimi mesi tutto è rimasto invariato, e perdura lo stato di degrado e forte abbandono in cui versa la struttura.
Alla luce di questo sopralluogo ho quindi assicurato la mia disponibilità ad organizzare un incontro con tutti i sindacati di polizia presso la sede di “Io Cambio Catania” al fine di portare avanti un confronto pacifico sull’argomento della Pubblica Sicurezza nell’intero territorio comunale.
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