E’ gravissima la situazione dei medici specializzandi siciliani il cui percorso formativo dovrebbe essere garantito dalle borse di studio della Regione ma che si vedono costretti a lavorare, spesso reggendo il peso di molti reparti universitari, senza essere pagati e senza alcuna garanzia per il proprio futuro formativo e lavorativo. Dopo le proteste della scorsa primavera, la Regione aveva garantito la copertura piena dei fondi necessari al pagamento delle borse di studio per i giovani camici bianchi siciliani. Una promessa non mantenuta, visto che nei fatti sono stati stanziati solo 10 milioni di euro per i tre Atenei di Palermo, Catania e Messina. Fondi con cui non si riesce nemmeno a pagare i debiti pregressi accumulati con le Università, che in questi anni hanno anticipato i pagamenti regionali pur di garantire la prosecuzione di un servizio fondamentale, non solo per i giovani medici ma anche per l’attività dei reparti in cui lavorano.
Una situazione pesante, per la quale chiediamo che l’assessore regionale alla Formazione Scilabra intervenga immediatamente e un’ulteriore attenzione da parte dei rettori dei tre Atenei perché, in attesa dei fondi regionali, anticipino le somme necessarie. Non è possibile lasciare senza stipendio centinaia di medici con contratto di formazione regionale, molti dei quali si vedrebbero costretti ad andare in altre regioni per lavorare. Sarebbe un grave danno: per i nostri giovani medici, per i reparti in cui prestano servizio e per il futuro stesso della sanità in Sicilia.
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