Salvaguardare i 200 posti di lavoro dei dipendenti Mercatone Uno delle filiali di Catania e Palermo e garantire ai lavoratori coinvolti la fruizione degli ammortizzatori sociali. E’ quello che ho chiesto con un’interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico depositata ieri in Parlamento, a seguito delle preoccupanti notizie che riguardano la nota catena commerciale Mercatone Uno. Già nei giorni scorsi avevo incontrato una delegazione di lavoratori del punto vendita di Misterbianco e adesso, dopo le notizie del commissariamento e l’istituzione di un tavolo istituzionale al Ministero, sono intervenuto con un’iniziativa parlamentare che riguarda in particolare i lavoratori dei punti vendita siciliani.
Sono 99 i dipendenti della filiale di Misterbianco e un centinaio tra Carini e Palermo, da tempo in stato di agitazione per tutelare la propria posizione. Proteste e manifestazioni iniziate a seguito dell’avvio, dopo l’autorizzazione del Tribunale di Bologna, di un massivo piano di svendite delle merci in ben 34 negozi della rete commerciale, quelli cioè a maggior rischio secondo il piano elaborato dal management aziendale.
Gli incontri in sede ministeriale hanno portato all’ipotesi di un commissariamento dei punti vendita siciliani, facendo ricorso alla legge Marzano. Al Ministero dello Sviluppo Economico è stato quindi formalmente istituito un tavolo di confronto permanente, per fare il punto sullo stato gestionale della rete vendita che occupa complessivamente 4000 addetti e che dovrà anche esaminare gli esiti delle proposte di acquisizione parziale dei punti vendita del gruppo.
Sono fiducioso e farò il possibile, seguendo da vicino i lavori del tavolo di confronto ministeriale, affinchè vengano tutelati tutti i lavoratori di un’azienda italiana con una lunga storia e in particolare i dipendenti dei punti vendita siciliani, che difficilmente troverebbero alternative lavorative in una terra profondamente segnata dalla crisi economica e dalla disoccupazione.
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