Dal primo ottobre il Dipartimento Regionale del Lavoro ha bloccato le attività svolte in Sicilia dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri. Ho voluto sollevare la questione e portarla all’attenzione del Governo nazionale, presentando un’interpellanza ai ministri del Lavoro e della Difesa.
Nell’atto parlamentare chiedo ai ministri Fornero e Di Paola “di intervenire, considerata l’importanza delle funzioni svolte dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, specie in un territorio come la Sicilia pesantemente segnato da irregolarità in materia giuslavoristica e legislazione sociale” e “di assumere iniziative urgenti per ripristinare la piena funzionalità e l’operatività dei nuclei dei Carabinieri e del Comando Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro”, assicurando tra l’altro “attività di vigilanza uguali su tutto il territorio nazionale, pur nel rispetto delle specificità costituzionalmente assegnate alla Regione siciliana”.
E’ un controsenso smantellare un servizio come quello svolto sin dal 1937 dai Carabinieri inseriti negli Ispettorati del Lavoro soprattutto in Sicilia, dove le irregolarità nell’applicazione delle leggi in materia di salute e sicurezza dell’ambiente di lavoro sono frequenti.
I tanti, troppi incidenti sul lavoro che continuano a registrarsi in Sicilia richiedono un impegno straordinario e non consentono certo il disarmo di una struttura composta da personale ad alto livello di professionalità ed efficienza operativa che ha sempre operato al meglio per vigilare sulle condizioni di sicurezza e di legalità nei luoghi di lavoro
Giustificare la sospensione di un servizio importante come questo con la mancanza di risorse è profondamente ingiusto, quando invece si dovrebbe parlare dell’esigenza di maggiore sicurezza e di più adeguati controlli.
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