Ricevo da un amico del Comitato NO PONTE, e molto volentieri pubblico:
Non apre nessun “cantiere del ponte”
Il Centro Studi per l’Area dello Stretto di Messina “Fortunata Pellizzeri” interviene sulle affermazioni del Presidente del Consiglio in merito ad una presunta prossima apertura (tra dicembre e gennaio) dei “cantieri del ponte”.
Per il ponte sullo Stretto di Messina non esiste allo stato neppure il progetto, se non nella sua versione preliminare. Non può dunque aprirsi nessun “cantiere del ponte”.
Ciò che potrà iniziare tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo sono i lavori per la cosiddetta “variante Cannitello”: un’opera di interramento del tracciato ferroviario calabrese in prossimità di Villa S. Giovanni il cui progetto è stato approvato dal CIPE nel marzo del 2006 (Governo Berlusconi), dissociandolo esplicitamente (per indirizzo dello stesso Ministero delle Infrastrutture) dal progetto del ponte. La “variante Cannitello” costituisce esclusivamente la prima fase di un più ampio progetto di miglioramento ambientale per la costa calabrese, rientrando nel disegno di interramento del tracciato ferroviario definito “Variante finale alla linea storica in località Cannitello”
Leggiamo infatti nella delibera di approvazione: 1) che “la Regione Calabria, con nota consegnata nella seduta del 22 marzo 2006, si è espressa favorevolmente in merito alla realizzazione della “variante di Cannitello” subordinatamente alla condizione che l’opera non sia condizione essenziale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina ma serva soltanto a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale”; 2) che lo stesso Ministero delle Infrastrutture presenta il progetto “come intervento
finalizzato a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale e sottolineando che la variante rappresenta la 1ª fase delle opere atte a consentire la continuità dell’esercizio ferroviario durante la costruzione della galleria che libererà la parte più cospicua del fronte mare”.
In altri termini, Regione Calabria e Governo Berlusconi dichiarano ufficialmente nel 2006 che, sebbene originariamente funzionale al ponte, la “variante Cannitello” viene approvata solo in quanto propedeutica alla liberazione di un tratto di costa, per il miglioramento della qualità ambientale del territorio. L’iniziativa è “traghettata” dal CIPE ad un progetto di recupero del fronte-mare ed esplicitamente dissociata dal
progetto per il ponte. L’intervento viene finanziato con un apposito contributo annuo, ricorrente per 15 anni, di 1,699 milioni di Euro, consentendo così al soggetto proponente (RFI) di trovare sul mercato del credito la finanza necessaria. Il finanziamento, dunque, è anch’esso disgiunto dal ponte.
Il cantiere che aprirà sarà dunque un “cantiere di RFI” la cui approvazione ed il cui finanziamento non hanno nulla a che vedere col ponte. Se così non fosse, peraltro, ciò implicherebbe un de-finanziamento per il ponte ed uno “storno” di fondi da parte del Governo, visto che il finanziamento complessivo di 6,3 miliardi di Euro è stato sempre indicato come relativo alle opere previste nel progetto preliminare (da cui la “variante Cannitello” è esclusa).
Plaudiamo al Governo per la ri-destinazione dei fondi del ponte per opere di miglioramento della qualità ambientale, di difesa del territorio, di contenimento dei rischi idrogeologici e di salvaguardia della sicurezza e protezione della vita delle popolazioni residenti nei Comuni dell’area dello Stretto di Messina. Ma stigmatizziamo la propaganda connessa agli annunci sulla presunta apertura dei “cantieri del ponte”. Si tratta solo di “fumo negli occhi” con intenti confondenti per l’opinione pubblica.
MESSINA ,15 Ottobre 2009
Centro Studi per l’Area dello Stretto “Fortunata Pellizzeri”
immagine di Salvatore Gensabella
@ The Reflex:
il solito modo di ragionare disfattista e rassegnato molto diffuso in Sicilia, specchio della nostra arretratezza…
inutile, irrealizzabile, la mafia, il malaffare…
gli altri paesi corrono, e noi cerchiamo scuse e argomenti risibili per restare immobili.
Spiacente ma da siciliano vittima della tracotanza della società di traghetti, io il ponte lo vorrei realizzato SUBITO, assieme a tutte quelle altre infrastrutture che sono carenti o che addirittura mancano del tutto, e che ci allontanano sempre di più dallo standard dei paesi civili.
Per chi non lo sapesse, nella normalità per attraversare 4 KM di mare, occorrono circa due ore;
20 minuti è il tempo della traghettata il resto lo si passa ad attraversare 2 città, fare la fila all’imbarcadero, aspettare il traghetto;
nella eccezionalità che così eccezionale non è, a volte si possono impiegare anche giorni interi, per maltempo, scioperi, manifestazioni di protesta, inconvenienti tecnici, o semplici picchi di traffico…senza che le cosiddette autorità muovano un dito in aiuto dei poveri utenti intrappolati nelle file kilometriche che si formano.
Credetemi, tutto questo non è normale, e soprattutto non è degno di un paese civile….
Ma che stai a dire?!? Il ponte di Messina sarà la fine della Sicilia, sia per il malaffare che si creerà attorno alla costruzione (che durerà 50’anni, statene certi, ridando fiato alla mafia) che per l’assurdità in sé dell’opera, che è irrealizzabile, fatevene una ragione.
Basta con tutto questo ciarpame contro il ponte, il ponte sullo stretto serve, altro che se serve. Siete i soliti disfattisti. Si può fare tutto, volendo. Ponte, strade serie in Sicilia ed in Calabria. Ma il ponte a noi siciliani serve come il pane. Non se ne può più di sentirvi parlare addosso.
Ma possibile che la gente sia così ingenua da farsi ingannare in questo modo? Ma che cos’hanno, le fette di salame sugli occhi in Sicilia?!?
E’ un gioco delle parti. Lombardo non è mica facile da fregare, sia chiaro. Semplicemente gli fa comodo credere (e, soprattutto, fare credere ai siciliani) che per davvero partiranno i lavori del ponte.
C’è poi da capire Lombardo, che certo sa che Matteoli sta esagerado nel dire che a dicembre partiranno i lavori del ponte. Qual è la sua strategia? Che cosa spera di ottenere?
Eppure c’è ancora chi gli crede!!! Incredibile l’ingenuità della gente!
Ma è evidente che non partiranno di certo i lavori del Ponte. E’ una delle tante bufale del governo Berlusconi.