Care amiche e cari amici,
prima di ogni altra cosa voglio ringraziare affettuosamente i tantissimi di voi che sabato 18 febbraio hanno affollato la sala del Palazzo Platamone. L’incontro con Stefano Fassina è stato un successo che è andato oltre le mie previsioni. E non solo per le presenze ma anche per l’interesse dimostrato dalla platea di “Sud – Un’impresa grande” e per l’importanza e la serietà dei temi affrontati.
Per chi non avesse potuto partecipare e fosse interessato ad ascoltare gli interventi, ecco alcuni video della giornata:
– gli interventi e due interviste
– il servizio del TG di Antenna Sicilia
– il TG8 di Telejonica
– il TG di D1 TV
Un bel risultato è stato quello ottenuto recentemente anche dal Pd etneo, in particolare dal Circolo Centro storico del partito, con un’iniziativa simbolica ma che è riuscita ad alimentare un dibattito in città. Mi riferisco a “Clochard per una notte”, un piccolo segnale concreto di vicinanza nei confronti di chi vive la difficoltà di non avere una casa.
In ambito parlamentare mi sono occupato ultimamente di un tema nazionale che mi era stato segnalato da diversi amici siciliani e catanesi. Vi ricordate la mia interpellanza di luglio sul concorso per i presidi bandito dal Ministero dell’Istruzione senza tener conto di alcuni diritti fondamentali dei disabili? Bene, la risposta del Ministero è arrivata appena qualche giorno fa durante un dibattito alla Camera. Una vicenda che mi sono sentito in dovere di rendere pubblica perché tutti i cittadini, disabili o no, non possono aspettare che il governo cambi solo per avere una risposta!
Come molti di voi sanno, da tempo mi occupo dei diritti dei detenuti e proprio per questo sono stato davvero contento di poter svolgere, per la prima volta, il ruolo di relatore di un disegno di legge importante come quello sul sovraffollamento negli istituti penitenziari. Ecco la mia relazione in Commissione Lavoro sul cosiddetto decreto “svuota-carceri”.
Una legge che, a mio avviso, pone un freno a situazioni inaccettabili come quelle vissute da chi perde la libertà per i propri errori, ma che troppo spesso viene privato anche della dignità. Ma ci sono altre vicende troppo diffuse in Italia – e purtroppo la Sicilia primeggia – in cui si viene privati della dignità. Mi riferisco in questo caso alla condizione delle donne e delle donne lavoratrici in particolare. Dimissioni in bianco e licenziamenti orali sono fenomeni barbari che ho denunciato anche in un’interrogazione al ministro Fornero.
Chiudo con una nuova “puntata” dei miei post dedicati alla trasparenza. Trasparenza che spesso manca in Italia. Così, dopo la vicenda dei contributi a pioggia del Coni, stavolta mi sono occupato dello strano caso del CARA di Foggia e della gara per la sua gestione.
Come sempre, grazie per la vostra attenzione e a presto!
Giuseppe Berretta