La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità l’emendamento che rende pienamente legittime le iniziative degli Enti locali in materia di esonero, parziale o totale, dal pagamento di tributi, tariffe e canoni locali degli imprenditori che, colpiti dal racket e dalla criminalità, collaborino con la giustizia. Si tratta di un emendamento molto importante, inserito nella riforma delle normative antiusura e antiracket in esame alla Camera. A firmarlo assieme a me sono stati i deputati del Pd Marco Causi, Sergio D’Antoni, Marilena Samperi e Alessandra Siragusa.
Questo emendamento è fondamentale proprio perché rappresenta un aiuto concreto agli imprenditori coraggiosi. E’ un modo tangibile per far sentire a loro, e anche a tutti gli imprenditori che non hanno ancora trovato il coraggio di denunciare, che è l’intera comunità attraverso le Istituzioni a farsi carico di un po’ del peso che devono sopportare. Molti Enti locali hanno già intrapreso iniziative di questo genere. Fra i primi il Comune di Vittoria il cui sindaco, Giuseppe Nicosia, ha svolto a luglio un’audizione in Parlamento sottolineando l’efficacia di tali misure, importanza confermata nello stesso ciclo di audizioni dal Prefetto Giosuè Marino, Commissario nazionale antiracket e antiusura. La Provincia di Roma, invece, ha in corso la firma di un protocollo d’intesa con dieci Comuni dell’hinterland romano per attivare la stessa iniziativa, fornendo una sponda di cofinanziamento.
Mi auguro che adesso anche gli Enti locali catanesi si diano da fare. A partire dal Comune e dalla Provincia di Catania. Non perdano tempo perché non basta dire, ma occorre darsi da fare, incentivando forme di premialità e modalità di finanziamento per sostenere gli imprenditori coraggiosi, in un territorio particolarmente colpito dal fenomeno del racket e dell’usura.
Ieri a “Radio 24” hanno fatto uno speciale su quel video. Evidenziavano proprio la surreale posizione della signora. Ovviamente terrorizzata, ma certo figlia di una subcultura aberrante.
Caro Mario, mi dispiace ma, sinceramente, non ho nulla di cui vergognarmi. Ieri mattina io ero lì, sono andato davanti all’Experia per vedere con i miei occhi e ascoltare direttamente i ragazzi. Credo di essere stato l’unico parlamentare a metterci la faccia. A diffondere ciò che pensiamo ci hanno pensato il segretario provinciale e il segretario dei Giovani Democratici. Perchè, vede, noi siamo un Partito. Per molti aspetti tutto da costruire, ma a questo stiamo lavorando. Sicuramente il PD non è il supporto all’uomo solo, sia egli Bersani o, ancor meno, Berretta.
Mafia e camorra si sconfiggono con una rivoluzione culturale del sud. Avete sentito le parole raggelanti della moglie dell’uomo ucciso a Napoli a maggio le cui immagini sono state diffuse dalla procura? “Ammazzano tanta gente, hanno ammazzato pure mio marito”… Robe da pazzi!
Neppure una parola sui ragazzi del centro sociale di via Plebiscito. Vergogna Berretta! Siete incapaci di rappresentare il ruolo democratico e popolare che dovrebbe avere il Pd.
Carissimo Giuseppe, questa è una superlativa iniziativa perchè ci consente di prendere le distanza dai mafiosi che inondano gli esercizi commerciali in tutta la Sicilia e non solo, facendosi versare del pizzo…Una probabile fonte di contrasto potrebbe essere questa…Territorio come Gela, Palermo, e Catania in cui la mafia è radicata, sicuramente una fonte di contrasto importante viene da questa iniziativa attuata dai nostri deputati…Speriamo bene per il futuro…
Francesco Lisciandra
Ottimo, almeno a Napoli e dintorni, ma anche a Bari o Palermo, qualche commerciante riprenderà fiato. Ma è chiaro anche, però, che servono misure pesanti pure su altre cose, su altri aspetti del problema, per sconfiggere la Camorra.
Ancora la strada è lunga, ma la direzione è giusta. Che almeno non paghino tasse visti i problemi “altri” che affrontano i commercianti che denunciano gli estortori.
Ce ne vorrebbero 1.000 di iniziative come questa, bravi! Almeno un segno tangibile di vicinanza dello Stato a chi è vessato.
Ottima iniziativa. Questo è sostenere concretamente gli sforzi dei siciliani onesti.