Newsletter 3/2011
Care amiche e cari amici,
scusatemi se prima di richiamare la vostra attenzione su questioni a noi più vicine devo invitarvi ad alcuni rinvii che raccontano una pagina nera, l’ennesima, della nostra Repubblica. Incapaci di una politica estera? Purtroppo non ci sorprende anche se a pagare sarà l’Italia, non l’amico distratto di Gheddafi. Incapaci di una decente o, quanto meno umana, accoglienza di chi scappa dal Nord Africa e sbarca a Lampedusa? Purtroppo nemmeno ciò può sorprenderci, fra ministri leghisti, il solito non pervenuto ministro degli Esteri e, incombente su tutti, il Premier. E che dire dell’approssimazione con cui si sta affrontando l’accoglienza degli immigrati che affollano il residence di Mineo? Domenica scorsa siamo andati lì, assieme ai sindaci e agli abitanti.
Uno potrebbe pensare a una disastrosa catena di incapacità, improvvisazione e malanimo razzista. Purtroppo si tratta innanzitutto della costruzione di un enorme spot elettorale leghista e di una ancor più enorme cortina fumogena per nascondere ciò che sta veramente a cuore al premier: salvare la sua persona dai processi. E poco importa se ci andranno di mezzo centinaia di migliaia di vittime di reati. Poco importa se gli affari privati di Berlusconi vengono sempre prima di tutto il resto, svilendo il ruolo del Parlamento in cui in questi giorni abbiamo assistito a scene disgustose.
Ma non stiamo sempre a lamentarci. Abbiamo un siciliano ministro dell’Agricoltura. E’ un responsabile. Responsabile politicamente: ha votato la fiducia a Berlusconi e ha incassato il ministero. Al neo ministro ho subito chiesto cosa pensasse di fare sulle quote latte di qualche allevatore padano. Lui siciliano…
Venendo a noi, voglio invece segnalarvi qualche fatto positivo, come l’ultima Direzione nazionale del PD, di cui faccio parte. Una direzione in cui il nostro segretario Bersani ha parlato del futuro che vogliamo dare al nostro Paese, di riscossa dopo dieci anni di berlusconismo, e in cui è stato approvato un ordine del giorno sulla vicenda Eutelia che ho presentato assieme a Stefano Esposito e Achille Passoni.
Ma di cose belle ne sono successe anche a Catania, a partire dalle straordinarie iniziative delle donne del PD a Librino e a Pedara. Forti della grande manifestazione di febbraio a difesa della dignità di tutti, e di quella di marzo per la Costituzione e la scuola pubblica. E siamo tornati in piazza per la Cultura, massacrata da questo governo e difesa, con un certo successo, dagli operatori e dal PD. Siamo pronti a tornarci se iniziative sacrosante e sensatissime, insomma giuste, come la petizione per il campo San Teodoro a Librino, non avranno da parte dell’Amministrazione comunale la giusta risposta.
Grazie, come sempre, per la vostra attenzione e per i tanti commenti che vorrete inviarmi e che come ogni mese avrò il piacere di leggere.
Giuseppe Berretta.