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Cari amici e, come ha esordito ieri sera Pierluigi Bersani, compagni, ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto dopo aver ricevuto la mia prima e “corposa”, troppo corposa newsletter.
Era un primo contatto che vorrei mantenere costante e periodico, e rendere, come molti hanno giustamente suggerito, più snello.
Sicuro di non esserci ancora riuscito, vi invito a leggere il resto.
Questa volta allego:

1) un documento che reputo molto utile e, soprattutto, utilizzabile sulla crisi economica in Sicilia elaborato dal PD siciliano;
2) l’invito ad un seminario sulla riforma del processo di lavoro, organizzato dalla Associazione Lavoro&Welfare che si terrà a Roma, venerdì prossimo e di cui sono relatore, che verrà concluso da Cesare Damiano;
3) Le principali interpellanze ed interrogazioni presentate in queste ultime settimane, che nel prosieguo della mail ho tentato di sintetizzare.
4) A più di un mese dalla morte di Eluana, ritengo opportuno ricordarla, e a tale scopo vi trasmetto un articolo della Spinelli, nel quale mi riconosco pienamente.

Buona lettura
Giuseppe Berretta

Bersani a Catania

Recuperare un rapporto equilibrato tra economia e società, costruendo e salvaguardando un patto sociale che tuteli gli interessi di tutti, dare voce alle preoccupazioni e al disagio del popolo, ascoltando e proponendo soluzioni concrete, essere al fianco dei protagonisti della crisi: questo è il nostro compito, questo il messaggio che ieri ha magistralmente lanciato Pierluigi Bersani.
Una platea numerosa, attenta ed entusiasta, tanti sguardi incuriositi e illuminati dalla speranza di poter realmente costruire un grande partito popolare e democratico, consapevoli che il partito è solo uno strumento, il fine è quello di contribuire al miglioramento della società.
Il successo degli incontri di ieri deve portarci a proseguire il nostro lavoro con maggiore impegno e determinazione e spero serva a tutti noi per ritrovare quell’entusiasmo e quella voglia di impegnarsi che negli ultimi tempi a volte sono mancati.
Mi auguro, come sottolineato da Bersani, che questa crisi sia davvero l’occasione per dimostrare ciò che vogliamo essere.

I tre giorni del PD catanese sulla crisi economica

Interventi per il biennio 2010-2011 pari a un punto di Pil con misure sugli ammortizzatori sociali;
interventi a sostegno dei redditi (salari e pensioni) e delle imprese, soprattutto le Pmi, la cui struttura é per sua natura la più esposta alla crisi; il ripristino di tutte le risorse sottratte al Sud che vanno indirizzate ad un piano di profonda infrastrutturazione del mezzogiorno; incentivi per l’occupazione e nascita delle Zone Franche Urbane.
Sono queste le proposte che il Partito democratico catanese in oltre 60 volantinaggi  nelle piazze dei comuni della provincia, nelle assemblee pubbliche organizzate in tanti centri, uno di questo svolto ad Adrano con la presenza del capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro e nei due presidi organizzati davanti ai cancelli della Wyeth Lederle e della Stm alla zona industriale.
“Il nostro è un partito – ha detto il segretario provinciale Luca Spataro a margine dell’incontro con i lavoratori dell’Stm – che deve stare a ventre in giù nella società per capirne i problemi, le difficoltà e proporre soluzioni.
L’Italia vive un momento difficile e il centrodestra non è interessato a ridurre le disuguaglianze del Paese, ne prende semplicemente atto”. “La risposta del centrodestra è la divisione, l’esaltazione degli egoismi.
Noi diciamo, invece che il paese può uscire dalla crisi solo se affronta la sua vera emergenza la grande ingiustizia sociale che attraversa il paese e che divide i territori.”
Alla Stm era presente anche Anna Finocchiaro che ha dichiarato: “il governo Berlusconi è stato l’ultimo esecutivo d’Europa a riferire in parlamento sulla crisi. Per noi, al centro della politica c’è una grande questione etica, ovvero, il fatto che la crisi si affronta combattendo l’esclusione sociale, unendo il Paese, la necessità che lo stesso affronti il momento puntando sulla coesione sociale e territoriale.
Ci sono due idee del Paese che si contrappongono, se prevale la logica della destra l’Italia uscirà desertificata da questa fase”.
Io ho insistito su un punto fondamentale, l’estensione degli ammortizzatori sociali, anche a quei lavoratori atipici che oggi sono esclusi da ogni forma di tutela. Noi ci batteremo a tutti i livelli per difendere questa priorità.
Siamo molto preoccupati per il tessuto economico del nostro territorio.
Cesame, Sat, Wyeth, Stm, la crisi del comparto agricolo, sono solo alcune delle questioni aperte e avvolte dal silenzio del Governo e delle istituzioni locali.

Seminario sulla riforma del processo di lavoro

Per chi dovesse trovarsi a Roma il 13 marzo segnalo un appuntamento al quale sono relatore.
Per non sbagliare vi allego l’invito.
Per chi non dovesse passare da Roma sarà mia cura riferirvi nel prossimo numero.

Il resoconto delle interrogazioni parlamentari presentate

Bonus Famiglie. penalizzati portatori handicap
L’art. 1 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, ha introdotto un “bonus straordinario per famiglie, lavoratori, pensionati e non autosufficienti”.
La norma ha previsto che un beneficio di €. 1.000,00 spetti “al nucleo familiare con componenti portatori di handicap, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore a euro trentacinquemila”.
Una circolare dell’Agenzia delle Entrate sembrerebbe escludere dal beneficio i casi in cui un portatore di handicap ai sensi della legge 104/92 sia l’unico componente il proprio nucleo familiare.
Abbiamo chiesto al ministro dell’ Economia cosa intende fare per evitare che un portatore di handicap che avesse la sventura di non avere familiari conviventi sarebbe oltremodo penalizzato nell’ambito del procedimento di erogazione del bonus rispetto ad un analogo soggetto che invece fosse a carico di propri familiari.
Formazione professionale
A seguito della recente riforma della formazione scolastica, gli studenti che hanno completato il ciclo dell’istruzione scolastica secondaria di I grado possono continuare il loro percorso formativo frequentando corsi di formazione professionale sino al superamento dell’età soggetta all’obbligo scolastico. Nella provincia di Catania alcune migliaia di studenti intenderebbero avvalersi di questa possibilità e hanno provveduto a iscriversi presso i vari enti di formazione professionale, ma non hanno iniziato a frequentare le lezioni, in quanto la Regione, che l’avrebbe dovuto fare entro l’estate scorsa, non ha ancora emanato il decreto di autorizzazione; anzi, ha diffidato gli enti dal dare inizio ai corsi in mancanza di autorizzazione.
Il mancato avvio dei corsi professionali compromette la continuità scolastica, esponendo i giovani al rischio di pericolose devianze e, per paradosso, i genitori possono essere incriminati per violazione dell’obbligo scolastico.
Contemporaneamente i lavoratori degli enti di formazione professionale sono senza stipendio da mesi.
Ho chiesto al Ministro dell’Istruzione di intervenire presso la Regione Siciliana per sollecitare l’emanazione del decreto che consente l’inizio dei corsi di formazione professionale e quali iniziative intenda promuovere per garantire la continuità formativa degli studenti della regione Sicilia che hanno optato per il percorso della formazione professionale.

Scuola Superiore di Catania
Riprendendo una mia precedente interrogazione, ho ribadito che i problemi finanziari della Scuola Superiore di Catania persistono a causa dei tagli operati dal Governo all’Università e per il mancato ottenimento dell’autonomia.
Il processo volto a rendere la Scuola Superiore di Catania autonoma dall’Università – che darebbe alla Scuola l’accesso al Fondo di finanziamento ordinario per le scuole di eccellenza – è in fase di stallo.
Inoltre il Consorzio (cui partecipano anche le istituzioni locali), che dovrebbe contribuire al finanziamento della Scuola, ha una disponibilità di denaro molto bassa.
Ho chiesto pertanto al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca se e quando intenda istituzionalizzare l’autonomia della Scuola Superiore di Catania, al fine di consentire a quest’ultima di reperire le risorse necessarie al proprio funzionamento.

Grazie, come sempre, per il tempo dedicatomi.

Giuseppe Berretta

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