Patrimonio culturale: una legge a tutela dei nostri beni

Una legge che mira a tutelare i nostri beni culturali e paesaggistici, preservando quei patrimoni che costituiscono parte della storia e della cultura del nostro Paese. E’ questo l’obiettivo del disegno di legge che abbiamo approvato poco fa alla Camera e che ho seguito molto da vicino in qualità di relatore.

Sono contento perché dopo vari tentativi andati a vuoto nelle precedenti legislature e con un grande lavoro di ascolto di numerosi soggetti impegnati nelle attività di tutela del patrimonio culturale italiano, siamo riusciti in piena sintonia con il Governo, a far sì che il provvedimento venisse trasformato da una delega al Governo in un vero e proprio articolato, contenente disposizioni di diretta modifica del codice penale. Pur mantenendo sostanzialmente inalterati gli obiettivi della riforma, fortemente voluta dai ministri Andrea Orlando e Dario Franceschini, in Commissione Giustizia abbiamo infatti modificato la natura del provvedimento dopo varie audizioni e indagini conoscitive, ottenendo così l’obiettivo di avere una legge immediatamente operativa. Una legge che era necessaria e che interviene introducendo nuove fattispecie di reato nel codice penale, dal furto alla ricettazione, dal danneggiamento alla devastazione. Si dà seguito dunque a quanto sancito dalla nostra Costituzione, che assegna alla tutela penale del patrimonio culturale un rilievo preminente e differenziato nell’ambito del nostro ordinamento giuridico. Continua a leggere »

La riforma della giustizia penale è legge

Dopo tanta attesa e un lungo iter parlamentare durato oltre tre anni, finalmente ieri sera alla Camera abbiamo approvato la riforma della giustizia penale. Una riforma ambiziosa e complessa, che riuscirà sicuramente a migliorare il sistema giudiziario del nostro Paese e a porre rimedio a numerosi punti deboli del nostro sistema penale. Un grande merito in tal senso va al ministro Andrea Orlando, che ha avuto la capacità di portare a compimento questo obiettivo.

Tante le misure previste dal ddl approvato ieri e gli ambiti della riforma, che si pone obiettivi ambiziosi: rendere più spedito l’iter dei processi penali, applicare il principio costituzionale della funzione educativa della pena, ma anche aumentare le pene per alcuni reati che creano grande allarme sociale, come i furti e le rapine. E poi, intercettazioni, lotta alla corruzione e al voto di scambio politico-mafioso.

Per conoscere più nel dettaglio le misure contenute nel ddl vi suggerisco la lettura di questo dossier realizzato dalla Camera dei Deputati.

Contraffazione e pirateria: i dati e le proposte

Lo scorso 6 giugno Andrea Orlando, in qualità di Ministro della Giustizia, è stato ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta su contraffazione, pirateria commerciale e commercio abusivo. Nel corso dell’audizione ha così fatto un resoconto di quanto è stato fatto, esponendo un’analisi approfondita del fenomeno criminale.
Per farci un’idea delle dimensioni del fenomeno, basti pensare che nel rapporto 2016 del CENSIS sulla contraffazione la stima del fatturato della contraffazione in Italia nell’anno precedente è pari a 6,9 miliardi di euro. Ed oltre al danno economico si deve evidenziare il notevole pericolo che deriva dalla commercializzazione indiscriminata di prodotti contraffatti apparentemente innocui ma in realtà nocivi o pericolosi. Si va dai cosmetici e profumi contraffatti contenenti alte percentuali di toluene e benzene ai rubinetti che rilasciano piombo, giocattoli contraffatti contenenti ftalati o scarpe con anomale percentuali di cromo esavalente. Da qui la necessità di nuovi strumenti, di cui alcuni già realizzati come la regolamentazione delle squadre investigative comuni (D.Lgs 34/2016), per una lotta sempre più efficace al fenomeno della contraffazione.
Per approfondire, qui il testo integrale dell’audizione del Ministro Andrea Orlando.

Sicilia, si convochi la Direzione regionale PD per ridefinire le nostre priorità

Area Orlando Sicilia 27-05-2017Il congresso del Partito Democratico si è concluso ma i risultati delle primarie in Sicilia per noi rappresentano un punto di partenza: il 23% raggiunto dalla mozione Orlando in Sicilia ci spinge con responsabilità a non fermarci, anzi a dare il nostro contributo per ridefinire le priorità del Partito Democratico nella nostra Isola. Ne sono più che convinto e l’ho ribadito anche sabato scorso, a Caltanissetta, durante l’incontro molto partecipato dei rappresentanti siciliani dell’area legata ad Andrea Orlando: coordinatori provinciali, eletti in Assemblea nazionale e nella Direzione nazionale del PD e tanti tra coloro che hanno dato un contributo importante durante le primarie dello scorso 30 aprile.  Continua a leggere »