Sicurezza urbana: approvata la legge

sicurezzaLa Camera ha approvato ieri la legge che converte il decreto-legge n. 14 del 20 febbraio 2017.

La nuova normativa ha l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza nelle città italiane, e partendo dalla considerazione che i nostri centri urbani presentano oggi condizioni di estrema complessità provvede innanzitutto a ridefinire, ampliandolo, il concetto stesso di sicurezza.
La tematica della sicurezza viene affrontata non più facendo riferimento soltanto alla prevenzione e repressione dei reati, ma integrata con una nuova attenzione ai fattori che determinano il grado di coesione sociale e di vivibilità nei territori delle aree urbane e di conurbazione. È qui infatti che emergono, in modo sempre più forte e diffuso, condizioni di disagio e una percezione di insicurezza alle quali è indispensabile che le istituzioni diano risposta.

Per approfondire vi sottopongo QUI il link al Dossier curato dal gruppo dei Deputati PD alla Camera.
Buona lettura.

 

 

Sostengo Andrea Orlando perché...

ImmagineSostengo Andrea Orlando per la sua credibilità, per la sua coerenza e per la sua competenza, qualità che ha dimostrato di possedere da dirigente di partito e da ministro dell’Ambiente prima, e della Giustizia, poi. Sostengo Andrea perché oggi c’è una domanda, inevasa, di competenza, di affidabilità e di pulizia. Solo con un progetto credibile e con persone in grado di rispondere a questa domanda, potremo riconquistare la fiducia dei cittadini. Una fiducia alimentata da proposte serie, non da populismo e demagogia. Sostengo Andrea Orlando in questa bella sfida per la segreteria del Partito Democratico perché il suo programma parla di lotta alle diseguaglianze, per ridurre tutte le distanze. Per tornare ad essere uniti, nel PD e nel Paese.

ECCO UNA SINTESI DELLA MOZIONE DI ANDREA ORLANDO “UNA CASA DIVISA NON PUO’ REGGERE”.

Tutela del patrimonio culturale, il ddl in Commissione Giustizia

via-crociferi-1Oggi in Commissione Giustizia abbiamo iniziato la discussione sulla Riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale. Me ne sto occupando in maniera approfondita, in qualità di relatore del provvedimento, un disegno di legge delega che è stato voluto dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Obiettivo prioritario è tutelare in maniera più efficiente i nostri beni culturali, attraverso un trattamento sanzionatorio improntato a una maggiore severità per chi commette delitti contro il patrimonio culturale e introduce strumenti più forti di contrasto del traffico illecito di beni culturali. Il disegno di legge prevede infatti le nuove fattispecie di reato di traffico illecito, possesso ingiustificato di metal detector, illecita detenzione e furto di beni culturali e incrementa le pene per i delitti di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, ove il fatto abbia ad oggetto i beni culturali. Continua a leggere »

Più tutele per i testimoni di giustizia

Palermo , September 1993 - Demo against the killing of Father Puglisi - A female child in front of a banner with the writing " Silence is Mafia " Palermo , settembre 1993 - Protesta contro la mafia per l'uccisione di Padre Pugliesi - Una bambina di fronte ad uno striscione con la scritta " Il silenzio  mafia " *** Local Caption *** 00127716

E’ stata approvata all’unanimità alla Camera la legge per la protezione dei testimoni di giustizia e dei loro familiari. Il testo, che scaturisce dalle indicazioni elaborate dalla Commissione Antimafia, è stato approvato all’unanimità con 314 voti a favore e nessun contrario, passando ora al vaglio del Senato. Si tratta della prima legge che si occupa interamente dei testimoni di giustizia. Finora infatti la normativa che si occupa di loro è quella che riguarda i collaboratori di giustizia. Il primo obiettivo di questo provvedimento, dunque, è quello di riconoscere piena dignità ai testimoni di giustizia, definirne l’identità e il rapporto con lo Stato perché ancora oggi si fa troppa confusione tra i testimoni di giustizia e i collaboratori di giustizia. I testimoni di giustizia sono persone perbene che hanno subìto un crimine oppure ne hanno visto commettere uno e decidono di reagire denunciando, tutt’altra cosa rispetto ai collaboratori di giustizia, comunemente chiamati “pentiti”. Questo intervento legislativo dedica, quindi, ai testimoni di giustizia una normativa speciale volta a sottolineare le differenze con la disciplina sui collaboratori di giustizia, ponendo rimedio alle numerose criticità emerse nella prassi. Continua a leggere »