Crimini domestici, approvata la legge che tutela gli orfani

bambiniE’ stata approvata all’unanimità alla Camera la proposta di legge che tutela gli orfani di delitti domestici, che nella gran parte dei casi coinvolgono donne vittime di femminicidio.
Con questa legge (che ora passerà all’esame del Senato) sono state finalmente introdotte nel nostro ordinamento misure volte a garantire tutele più ampie agli orfani: figli (minorenni e maggiorenni, non economicamente autosufficienti) di vittime di omicidi commessi dal coniuge (anche se legalmente separato o divorziato), dall’altro componente dell’unione civile (anche se questa è cessata) o da una persona con la quale la vittima stessa era legata attraverso una relazione affettiva ed una convivenza stabile. Una legge che vuole porre fine a quegli enormi problemi e difficoltà economiche, ma anche legali e mediche, cui vanno incontro questi bimbi e ragazzi, già colpiti da una tragedia immane.
Tante le novità: tutele anche per i maggiorenni, gratuito patrocinio, risarcimento del danno, pene più severe anche fino all’ergastolo, un fondo di solidarietà apposito per le vittime, la sospensione del diritto alla pensione di reversibilità per il coniuge omicida e la contestuale destinazione della stessa ai figli della vittima…
In QUESTO DOSSIER tutti i dettagli sulla nuova legge

Responsabilità professionale dei medici, ecco cosa cambia

Doctor rushing in hallway

Conciliare l’esigenza di garantire la sicurezza delle cure a tutela dei pazienti, in quanto parte costitutiva del diritto alla salute, con quella di assicurare maggiore serenità ai professionisti del settore sanitario. Questo il principale obiettivo della legge sulla Responsabilità professionale del personale sanitario, che ieri abbiamo approvato alla Camera con 255 voti favorevoli. Il disegno di legge affronta temi molto complessi ed è il frutto della sintesi di numerose proposte di legge di iniziativa parlamentare presentate sin dall’inizio della legislatura sul tema della responsabilità professionale del personale sanitario. La nuova legge riforma la responsabilità professionale dei medici, con risvolti sia in ambito civile che penale. Una legge che, come ha detto anche il relatore Federico Gelli (Pd), era attesa da oltre un decennio da parte degli operatori della sanità. , con cui aumentano le tutele dei professionisti prevedendo, al contempo, nuovi meccanismi a garanzia del diritto al risarcimento da parte dei cittadini danneggiati da un errore sanitario.

Per tutti gli approfondimenti sulla normativa, QUI IL DOSSIER realizzato dal gruppo dei deputati PD.

La guerra sul faro di Mussolini

Image stampaOggi La Stampa ha pubblicato un bel reportage di Gabriele Martini sulla vicenda del faro sulla collina che domina Predappio.

Il “faro del duce” che gli amministratori locali vorrebbero riaccendere e su cui ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministero dell’Interno.

Turismo nero lì dove furono trucidati tanti partigiani, riaccendere quel faro vuol dire riaprire una ferita, oltre che far rivivere uno dei simboli del fascismo, che proprio di simbolismi si nutriva.

Diritto d'asilo ai migranti: il Tribunale di Catania esempio da seguire

OGGI IN COMMISSIONE GIUSTIZIA AUDIZIONE DI MARIANO SCIACCA. IN DISCUSSIONE LA MIA RISOLUZIONE PER FARE DI CATANIA SEDE DI UN PROGETTO PILOTA PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA IMMIGRAZIONE.

migrantesE’ sempre bello vedere che l’impegno e la determinazione producono buoni risultati. Risultati ottimi in questo caso e che fanno del Tribunale di Catania un esempio da seguire in tutta Italia. Il riferimento è all’attività svolta dal Tribunale etneo, impegnato in prima linea per rendere più snelle le procedure che riguardano i migranti che arrivano sulle nostre coste e che chiedono il diritto di asilo o il riconoscimento della protezione internazionale. Migliaia di procedure, migliaia di ricorsi che mettono a dura prova gli uffici del Tribunale e le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. A Catania, però, si è scelta la strada dell’innovazione, dell’informatizzazione, del processo civile telematico, mettendo in rete il Tribunale con la Commissione nazionale per il diritto di asilo e le Commissioni territoriali di Catania, Ragusa e Siracusa. Proprio su questo ho depositato una risoluzione alcune settimane fa, per impegnare il Governo ad assumere in tutta Italia iniziative per promuovere ed implementare presso i Tribunali forme di sperimentazione simili a quella già messa in atto dal Tribunale di Catania. Ne abbiamo discusso questa mattina nella seduta della Commissione Giustizia, durante la quale si è svolta l’audizione di Mariano Sciacca, coordinatore dell’ufficio sviluppo e innovazione organizzativa tra la Corte d’appello e il Tribunale di Catania nonché del “Progetto Migrantes” del Tribunale etneo. A lui e a Bruno Di Marco, presidente del Tribunale, voglio rivolgere il mio plauso e un sentito ringraziamento per quanto sono riusciti a realizzare e che è sintetizzato in questa relazione del Progetto Migrantes. Continua a leggere »