Per una volta parliamo di me e del mio lavoro. Sono abituato a farlo, parlare anche del mio lavoro attraverso questo blog mi è sempre sembrato utile e necessario per far sapere a tutti di cosa mi occupo in Aula e in Commissione Lavoro. Ma per una volta vi parlerò non tanto di quello che ho fatto ma di quanto sono stato impegnato…
Mi hanno fatto notare un articolo apparso sul freepress catanese Sudpress che, seppur marginalmente, parla anche di me riportando in modo approssimativo i dati sulla produttività dei parlamentari. I dati su cui è stato costruito l’articolo sono quelli elaborati nel rapporto “Camere aperte” di Openpolis che definisce un indice basato sulla presenza alle votazioni alla Camera, sulle proposte di legge di cui si è primi firmatari e sugli interventi dei parlamentari in Aula. Qualche precisazione a questo punto è necessaria. Tutte le proposte sul lavoro presentate dal gruppo del Pd, come le ultime che vi invito a leggere , sono state firmate, oltre che elaborate, anche da me, ma il primo firmatario è chiaramente il nostro capogruppo in Commissione Lavoro. Gli interventi in Aula, almeno nel Pd, non li decide il singolo ma il gruppo: nonostante io sia uno dei parlamentari più giovani del Pd, sono intervenuto in diverse occasioni, evidentemente non così tante da risultare indicative per gli indici utilizzati da Openpolis. Al contrario, è il singolo parlamentare a gestire l’attività ispettiva, quella fatta di interrogazioni e interpellanze al governo e in questo campo credo di aver molto lavorato per il nostro territorio e per i nostri lavoratori. I ministri spesso non hanno sentito il dovere di rispondere alle mie richieste. Ma non sarebbe meglio considerare questo dato un indice della produttività del governo?
Non vorrei passare per quello che non sono, uno che si vanta dei propri risultati, ma nelle votazioni ho una presenza del 90%. Insomma, tranne qualche malanno, sono stato sempre presente.
Magari penserete che questa precisazione non era indispensabile. Ma io, dopo aver letto questo rapporto, credo proprio di sì. Non fosse che per un motivo: in questa classifica precedo di ben cento posizioni Pierluigi Bersani ma sicuramente non per questo mi sento molto più “produttivo” del segretario. Così come sto molto indietro rispetto a Scilipoti. E, francamente, considerarlo “produttivo” per la Sicilia e l’intera nazione…..
Il signor Scilipoti forse è impegnato a divulgare il suo nuovo libro (scrive pure lui…) col quale si tenta di riabilitare la figura del “responsabile”. mah
Quella classifica ha dei difetti evidenti, varie volte mi è capitato di constatarlo. Nonostante le buone intenzioni dell’istituto che la realizza.