Il regalo di Natale del governo Berlusconi è uno schiaffo in faccia ai catanesi, ai tanti che avevano sperato nell’istituzione della Zona franca urbana di Librino per far rinascere il quartiere, forse anche una buona fetta di questa città ingessata. Il regalo del governo di centrodestra ai catanesi è il decreto milleproroghe approvato il 30 dicembre scorso, che adesso dovrà passare al vaglio delle Camere. E chissà come voteranno, questa volta, deputati e senatori siciliani del Pdl. Chissà se seguiranno ancora una volta – era già successo per i fondi mai stanziati per gli alluvionati del Messinese, del resto – i diktat del governo, che proprio con il milleproroghe ha annullato praticamente tutti i benefici fiscali che erano previsti dall’istituzione delle 22 Zone franche urbane, la maggior parte concentrate nel Mezzogiorno. Una di queste era Librino.
E proprio attorno alla Zfu (il cui avvio era previsto dal primo gennaio 2010) si era mossa una macchina efficace e volenterosa: la Cgil catanese, la Confcommercio, le maggiori sigle sindacali dell’artigianato, la Confesercenti, l’Ascom, l’Ufficio del lavoro, la parrocchia Resurrezione del Signore di padre Santino Salomone.
Sforzi che rischiano di essere vanificati dal depotenziamento della Zona franca urbana, ma che sembrano non impensierire deputati e senatori siciliani del centrodestra. In allarme la Confcommercio e, di recente, anche la Cgil: “Gravissimo lo scippo a danno di un quartiere come Librino che tanto aveva puntato su questa tipologia di intervento; gravissima la presa in giro di quanti a partire dai piccoli imprenditori e dai giovani avevano creduto e lavorato perché si potesse concretizzare questo progetto – hanno detto il segretario della Cgil di Catania Angelo Villari e la segretaria confederale Giusi Milazzo – Ancora una volta la credibilità del Governo per quanto riguarda l’impegno per il Sud è pari a zero”.
Già, perché l’iter che aveva portato alla istituzione delle Zone franche urbane era stato lungo e complesso. A ottobre 2009 il ministro Scajola aveva ottenuto dalla Commissione europea il via libera ufficiale, che sbloccava i 100 milioni di euro complessivi per le Zfu: 22 i contratti sottoscritti, 18 dei quali localizzati nel Mezzogiorno.
Ora è lo stesso Consiglio dei ministri a stravolgere le procedure per la realizzazione delle Zfu. Un provvedimento che rischia di cancellare ogni beneficio per Librino, che avrebbe potuto godere di vantaggi per la realizzazione di nuove imprese: totale esenzione IRAP, IRPEF ed ICI per 5 anni e totale esenzione dei contributi previdenziali sui dipendenti assunti per 5 anni. Inoltre, nei nove anni successivi, le tasse sarebbero rimaste ridotte.
Il decreto milleproroghe è un nuovo danno, un inganno per il Sud e per Catania, che di fatto cancella tutti i benefici fiscali per imposte dirette e Irap e trasforma gli aiuti residui da esenzioni a contributi. Un bluff, per di più, con cui si vuole nascondere la cancellazione degli sgravi dietro la concessione dei fondi direttamente ai comuni interessati. Cancellando gli automatismi tanto cari a chi vuole – o verrebbe – fare impresa, in favore di nuovi passaggi burocratici, di ulteriori frapposizioni amministrative/politiche. Per non parlare del fatto che questo tipo di approccio potrebbe anche non essere accettato dall’Unione Europea.
E’ un segnale gravissimo e faremo di tutto, in sede parlamentare, per opporci a questo nuovo bluff del Governo in cui come sempre ad avere la peggio è la nostra città, la parte più debole della nostra città. E spero che questa volta deputati e senatori della maggioranza eletti in Sicilia valutino bene il proprio voto. Non vorremo che si ripetesse il “caso Giampilieri”. Non vorremmo che senatori siciliani come Pino Firrarello, Salvo Fleres, Raffaele Stancanelli, Domenico Nania (per citarne alcuni) e deputati eletti con i voti dei siciliani come Basilio Catanoso o Vincenzo Gibiino (per non citarne altri) sacrificassero il bene della propria terra, di un quartiere sempre sfruttato ma mai valorizzato.
Fame atavica che sfocia in una simile propensione, sì, è possibile. Ma mica è colpa degli sfruttati, sia chiaro. Certo, si rifiutassero in massa di votare (o votassero in massa a sinistra) le cose cambierebero…
Però la gente abbocca sempre al Sud. Che cos’è? Una propensione naturale a farsi prendere in giro?
La solita strategia di Mpa e Pdl nei confronti dei poveri disgraziati, agitare da lontano la sardina tenuta per la coda. Com’è caduta in basso la Sicilia.
Di sicuro terranno il quartiere ancora sulla corda per un po’ dicendo che è possibile riaverla.
Ma non ci sono proprio margini per riaverla ‘sta benedetta zona franca? Era davvero un’ottima idea per il rilancio di Librino.
Certo che davvero non è destino per questo martoriato quartiere. Un’occasione come la ZFU davvero era unica. Peccato davvero…
Farsene una ragione mai, ma non è semplice aiutare gente bisognosa di tutto come quella che c’è a Librino. Ovvio poi quel che accade al momento del voto.
No, non ci vuole un genio a capirlo, ma non mi basterà un vita intera a digerire la cosa.
O non sei siciliana o davvero fatichi a capire: è il classico, storico meccanismo che mantiene sotto scacco la gente del sud. Ignoranza-povertà-controllo del voto. Non ci vuole mica un genio!
Rimane, profondissimo, il mistero di come sia possibile che tutti in massa a Librino votino per chi li tiene nelle condizioni di degrado ormai note ovunque in Italia. Prendendoli anche pesantemente in giro come dimostra questa grottesca vicenda della zona franca.
E’ incredibile questa politica del governo di annunciare cose interessanti ed anche sacrosante eppoi fare marcia indietro. Sarà che si basano sempre sulla certezza della memoria corta degli elettori.
Tantissimi ci contavano sulla zfu, c’erano già progetti, c’era fermento. Un brutto colpo. Ma tanto qui a Librino chi ne avrebbe avuto maggiore giovamento, la gente in cerca di lavoro, ormai disperata, mica ha la forza per protestare.
Sì, tipo centrodestra, tipo Dc, tipo Pdl, Udc e Mpa. Viene il voltastomaco!
Sulla pelle della gente dei quartieri popolari costruiscono le loro carriere tutti i politici di un certo tipo.
A me non ha mai convinto la prosopopea di Scapagnini e Stancanelli nel parlare di questa zona franca come della risoluzione da loro rinvenuta ai decennali problemi del quartiere. Si sono riempiti la bocca di belle parole ed hanno fatto un figurone con i media, ora che dicono in proposito?
Io l’ho sempre sospettato che questa vicenda della ZFU di Librino finisse in nulla. Non mi ha mai convinto.
Certo che è possibile, loro ci sguazzano nella disperazione della gente. Eppoi, dove lo troverebbe il centrodestra un simile serbatoio di voti senza così tanta gente affamata che non sa dove sbattere la testa?!?
Ed ora? Che si fa con i progetti che già erano stati in qualche modo avviati? Ma possibile che facciano di tutto per far restare Librino nella disperazione?
Anche questo sconcio, purtroppo, passerà inosservato ai più.
Oramai siamo abituati, anzi rassegnati, alla discrasia tra il detto e il fatto.
Anche la tua battaglia in Parlamento passerà inosservata.
Altro che abbassare i toni !
Purtroppo, l’errore fatto anni fa dal centrosx di non votare una legge sul conflitto di interessi ce lo porteremo sulla nostra testa come una spada di Damocle per anni ancora.
Errore le cui ripercussioni si vedono oggi e si vedranno ancora meglio negli anni a seguire.
Questo deve assere chiaro a tutti, specie a coloro che, nell’opposizione, oggi auspicano il ritorno all’inciucio.
Un governo che aumenta il debito pubblico piuttosto che combattere l’evasione fiscale, ha una visione di breve termine, vive sulle emozioni del giorno degli elettori, sui sondaggi, a discapito delle generazioni future.
Ma anche chi fa scelte del tipo “meglio l’uovo oggi che la gallina domani” (vedi comportamento del PD nel Lombardo Ter) non fa bene il bene della Sicilia e non si cura dei propri elettori.
Certo saranno contenti i deputati regionali (tutti, di maggioranza e opposizione che vedranno maturare la pensione nell’autunno di quest’anno) ma questi comportamenti, come ben sappiamo, alla lunga si pagano.
E statene certi che a pagare di più sarà chi è stato meno coerente …..
Ed invece è proprio questo che hanno sempre fatto e sempre continueranno a fare con la Sicilia, con lo Zen, il Cep, Librino …
La ZFU era una immensa occasione per Librino, davvero avrebbe potuto segnare la rinascita del quartiere … Ma, come sempre, il governo Berlusconi in zona Ceserini si rimangia quanto di buono (casualmente) aveva pensato …
Peccato … Progetti, idee, gente di buona volontà che già si era messa all’opera … Un vero peccato …
C’era un timida speranza di rinascita per Librino ed è subito stata spazzata via. Che cosa incredibile. Almeno non illudessero la gente.
Davvero rivoltante!