Ghizzoni: siamo al collasso e il duo Tremonti-Gelmini scarica i costi sulle famiglie.
L’11 marzo saremo in piazza per la difesa della scuola
da www.partitodemocratico.it – 15 febbraio 2010
La situazione è molto grave e il PD non può accettare che ora il governo attraverso una circolare ministeriale zeppa di tecnicismi contabili dica, di fatto, alle scuole di arrangiarsi, sia pure in violazione dei vigenti regolamenti di bilancio.
Per Manuela Ghizzoni, Capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, “il Governo sovverte la realtà e ancora una volta non risponde nel merito dell’interpellanza parlamentare sul credito di un miliardo di euro vantato dalle scuole nei confronti dello Stato e sugli effetti nefasti della recente nota ministeriale per la compilazione dei bilanci delle scuole”. Quello che il PD contesta (qui il video dell’intervento della Ghizzoni) è la volonta da parte del Governo di non restituire alle scuole quanto dovuto e la straordinaria malafede mostrata nel tentativo di attribuire al Governo Prodi la difficilissima condizione finanziaria degli istituti che, dati alla mano, è invece da attribuirsi al Governo Berlusconi.
Quella del governo, dunque, è una risposta irricevibile. In realtà una non-risposta che danneggia definitivamente la scuola pubblica facendone ricadere gli effetti sui bilanci delle famiglie: i contributi volontari dei genitori, infatti, nella previsione di Tremonti e Gelmini sono assimilabili ad una vera e propria tassa sulla scuola. Il Partito Democratico continuerà a battersi contro questo attacco all’autonomia e alla dignità della scuola pubblica e, come annuncia la Ghizzoni, l’11 marzo noi democratici promuoveremo nelle piazze italiane una giornata nazionale di mobilitazione per la difesa della scuola.
Una mobilitazione che vuole porre l’accento sui mille problemi che attanagliano l’istruzione pubblica italiana. Una noncuranza che investe non solo gli studenti ma anche i docenti. A ricordarlo è Tonino Russo, deputato Pd in commissione Cultura , che chiede al governo di “intervenire per tutelare i docenti messi fuori graduatoria illegittimamente all’atto dell’aggiornamento delle stesse graduatorie”.
“Sono stupito dell’approssimazione e della superficialità con la quale al ministero dell’Istruzione trattano le questioni e preparano le risposte del Governo agli atti parlamentari. Forse – continua il deputato Pd – sono frutto di malafede ed imbarazzo per la consapevolezza di aver agito male e contro la legge, producendo gravi conseguenze per tanti docenti discriminati nei loro diritti”.
Come anticipato, l’impegno del PD non si ferma alle aule parlamentari ma scende in piazza per raccogliere le testimonianze degli studenti, come dei genitori e dei docenti. Accanto a quella reale, ci sarà poi anche la piazza virtuale, dove verrano raccolte le esperienze e le foto dalla “scuola tagliata”. Ognuno può diffondere l’iniziativa e trovare tutti gli appuntamenti su www.partitodemocratico.it/scuolatagliata.
Recentemente in aereo ho viaggiato con una giovane insegnante di ruolo a Pisa alle superiori … Mi spiegava, e nel mentre io inorridivo, che da alcuni studi fatti risulta come l’adolescente italiano di oggi “normodotato” non è più distinguibile dall’adolescente italiano che 20-30’anni fa era affetto dal classico “ritado mentale lieve” … Insomma, i ragazzi “normali” di oggi sono più o meno come i “ritardati” di un tempo … In aggiunta, hanno ormai un senso morale praticamente azzerato … Sarò radicalmente pessimista, ma credo che l’Italia sia destinata a morte certa …
Creeranno una marea di zombi. Già si vedono per le strade.
Quindi mica possono dargli buone scuole e istruzione proficua. Tutto chiaro.
Oramai è un progetto preciso, disintegrare la scuola e le coscienze, azzerare la capacità critica della gente. Come ho già letto da qualche parte qui in questo blog, vogliono un popolo in schiavitù.
Era così bella la costruzione ideata da Giovanni Gentile, era l’unica cosa che per oltre mezzo secolo aveva dato know how e competitività ad un Paese indietro su tutto … Davvero stanno ammazzando il futuro dell’Italia intera …
Per non parlare dei tanti, troppi posti di lavoro che si perdono. Una vera indecenza, uno scandalo assurdo.
Già i ragazzi sono inqualificabili ora, qui stanno a smantellare tutto nelle scuole, saranno sempre più a livello brado.
Davvero stanno rubando il futuro alla nostra nazione. Se siamo in ginocchio ora pensiamo un po’ come lo saremo fra 20’anni.