Scendere in piazza a sostegno della cultura è un dovere di tutti coloro che vogliono garantire un futuro all’Italia.
Siamo presenti a Catania, davanti la Prefettura, al presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil in occasione della giornata nazionale contro i tagli alla cultura. Il ripristino del Fondo unico per lo spettacolo, riportato dal governo a 430 milioni di euro, è una vittoria che non sarebbe stata possibile senza la forza con cui il mondo della cultura e l’opposizione (i partiti di governo erano troppo impegnati nelle solite vicende giudiziarie del capo) si sono battuti per restituire livelli minimi di dignità al sistema culturale italiano. E’ una vittoria soprattutto per il PD, che del ripristino del Fus ha fatto una decisa battaglia in Parlamento. Ma tutto questo purtroppo non basta, in un Paese che continua a spendere pochissimo per arte, spettacolo e cultura, in cui fare dell’arte una professione è un’impresa quasi impossibile. Anche in Sicilia e a Catania, quindi, le istituzioni locali devono invertire la tendenza: ridare dignità agli enti culturali e a chi è riuscito a dimostrare che la cultura può dar da mangiare, eccome, in una città dal patrimonio immenso, di monumenti e intelligenze.
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