“Il Residence degli Aranci di Mineo non è attrezzato per gestire quasi duemila migranti, ai quali non si stanno garantendo basilari interventi di integrazione con il tessuto sociale circostante. Anche questo conferma come la gestione del Governo nei confronti dell’emergenza immigrazione sia stata inadeguata sotto tutti i punti di vista, a partire dall’accoglienza”. Senza mezzi termini, Marco Pacciotti – coordinatore nazionale del Forum Immigrazione del Partito democratico – oggi a Catania per una serie di iniziative ha espresso così il suo parere questa mattina, nella sede catanese del partito, quando abbiamo incontrato i giornalisti assieme al segretario provinciale Luca Spataro, e alla parlamentare regionale Concetta Raia. Subito dopo, ci siamo confrontati con i rappresentanti catanesi delle associazioni impegnate nelle attività di accoglienza e integrazione: tra queste, Caritas, Arci, Cgil Immigrati, Cir, Centro Astalli, Associazione Seconda Generazione e le associazioni delle comunità senegalese e mauriziana. Nel pomeriggio andremo per un sopralluogo della delegazione PD al Villaggio di Mineo, per verificare eventuali condizioni di sovraffollamento e la gestione quotidiana degli immigrati, attività che il PD sta compiendo in tutti i CARA e i CIE d’Italia.
Attenzione puntata, dunque, sul centro di accoglienza di Mineo. “Per noi occorre dare priorità alle politiche di integrazione dei migranti, garantire loro l’insegnamento della lingua ed il progressivo inserimento dei richiedenti asilo nel tessuto sociale” ha sottolineato Pacciotti, che sulle politiche del Governo nazionale ha commentato: “Il Governo ha creato solo allarmismo e paura, ha parlato prima di esodi biblici, poi di tsunami, quindi di caduta del muro di Berlino, evocando un esodo di centinaia di migliaia di persone, mentre oggi siamo a poco più di 20 mila arrivi. Una situazione che l’Italia ha già affrontato nel recente passato, ma in cooperazione vera con l’Europa. Il Governo non ha fatto valere le ragioni dell’Italia, gli esponenti della Lega primi fra tutti, distinguendosi per aver effettuato scelte confuse e poco chiare”. “Se davvero il Governo è intenzionato a gestire questa emergenza, deve farlo assieme agli Enti locali, in primo luogo i Comuni e le Regioni, per garantire una corretta distribuzione dei migranti nei centri di accoglienza già esistenti”. Le nostre critiche sono rivolte poi alla gestione del Centro di Mineo, che sarà di competenza della Protezione Civile e non più della Croce Rossa. “E’ una decisione che ci preoccupa e che ignora tutte le organizzazioni impegnate sul territorio, non più ascoltate dalle istituzioni e dalla Prefettura – ha detto Luca Spataro – Adesso è prioritario garantire servizi minimi ai circa mille 750 migranti che vivono a Mineo, che passano le giornate senza far nulla, senza servizi, senza supporto. Il Governo ha soltanto pensato di affittare quel residence privato per due anni, ignorando tutto il resto”. “E’ paradossale che il controllo del residence passi alla Protezione Civile – ha proseguito Concetta Raia – Un Governo che affronta così il problema senza attivare in tutte le Regioni i centri di accoglienza che esistono già dimostra approssimazione e incompetenza”.
Nelle ultime settimane in Parlamento siamo stati impegnati su argomenti strettamente correlati alle esigenze del premier, mentre assistevamo all’emergenza umanitaria. Dietro questo atteggiamento si nasconde anche una profonda incomprensione su quanto si sta verificando nei principali Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Questo atteggiamento del Governo Berlusconi, alimentato in particolare dagli esponenti leghisti, sarà un ostacolo alle possibilità di sviluppo anche per la Sicilia.
[…] . Lavoro e diritti, spesso negati. E' accaduto anche a Mineo <http://www.giuseppeberretta.it/politica-italiana/mineo-la-gestione-inadeguata-del-governo/> , dove il governo ha deciso di ospitare i migranti in un centro di accoglienza che non si capisce […]