SIGONELLA, SUI DIPENDENTI LICENZIATI DALLA BASE NATO IL GOVERNO HA RISPOSTO OGGI ALLE MIE INTERPELLANZE: SI’ ALL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE PER LA RIASSUNZIONE DEI LAVORATORI.
E’ UN RISULTATO IMPORTANTE CHE ASPETTAVAMO DA TEMPO, MA CONTINUEREMO A VIGILARE.
Oggi pomeriggio, alla Camera, sono state finalmente discusse le mie tre interpellanze con cui chiedevo al Presidente del Consiglio e ai ministri della Pubblica amministrazione, del Lavoro e dell’Economia un intervento deciso a favore dei lavoratori italiani licenziati dalle basi Nato. Una vertenza grave, che ha coinvolto centinaia di dipendenti civili delle basi militari statunitensi e che ha destato particolare preoccupazione in Sicilia, dove solo nella base di Sigonella (in provincia di Catania) sono 62 i lavoratori licenziati da un anno a causa di un’operazione di ridimensionamento del personale che ho contestato sin dall’inizio.
Oggi pomeriggio, nell’Aula di Montecitorio, è intervenuto Aurelio Misiti, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, in risposta alle mie interpellanze. Tra le altre cose, avevo chiesto con forza l’applicazione della legge n. 98 del 1971 nei confronti del personale italiano delle basi Nato.
La legge prevede infatti l’assunzione negli uffici periferici dello Stato di personale eventualmente licenziato da organismi militari esteri.
Il sottosegretario Misiti oggi ha infatti confermato la validità della norma e l’esistenza di un fondo di circa 3 milioni di euro per nuove assunzioni in enti pubblici del personale licenziato dalle basi Nato. Il sottosegretario di Stato ha quindi affermato che si procederà con decreto del ministro della Pubblica amministrazione all’inquadramento negli enti della pubblica amministrazione del personale civile che prestava servizio a Sigonella in possesso dei requisiti.
E’ un risultato importante, che aspettavamo da tempo per porre rimedio ad una vera e propria ingiustizia subita da questi lavoratori, licenziati dalle basi statunitensi in spregio alle norme e ai principi del nostro ordinamento.
Continuerò a vigilare perché le rassicurazioni del Governo si traducano presto in fatti concreti. Nella replica al sottosegretario Misiti ho anche richiesto al Governo che in attesa della conclusione dell’iter per le assunzioni, si proceda subito al pagamento delle indennità non ancora corrisposte ai lavoratori: un intervento di sostegno al reddito che era stato annunciato ma non ancora realizzato creando notevoli disagi ai lavoratori e alle loro famiglie, fatto ancora più grave in un territorio come la Sicilia in cui le difficoltà economiche e sociali si fanno sempre più pesanti.
Credo che ognuno debba rivolgersi al Dio in cui crede ma per altri motivi. Per quelli che vi riguardano dovrebbero bastare gli uomini e le leggi. Io ho semplicemente fatto quello che credo debba essere il dovere di un parlamentare del Partito Democratico, soprattutto al Sud e ancor più in Sicilia: dare voce a chi non ce l’ha.
Nello specifico ho già chiamato l’INPS che attende ancora il provvedimento della Regione, tanto per cambiare. Non vorrei che la burocrazia regionale volesse prendere – e perdere – tempo. Una puntuale azione sindacale di informazione e, se occorre, di protesta servirebbe sicuramente a fare prima.
Teniamoci reciprocamente informati. Assieme si possono ottenere anche successi.
Nel ringraziarla per aver dato voce, a chi voce non ha, le volevo chiedere, vista la sua sensibilita’ al problema, se per caso sapesse qualcosa circa la nostra mobilita’?? A Quale dio dobbiamo rivolgerci!!
con osservanza
[…] giorni fa ho potuto comunicare una buona notizia, merce rara di questi tempi, ai lavoratori civili delle basi Nato sparse in Italia. Ricordate la […]
[…] spesa. Torneremo spesso sulla questione. Pochi giorni fa ho potuto comunicare una buona notizia <http://www.giuseppeberretta.it/politica-italiana/sigonella-si-alla-riassunzione/> , merce rara di questi tempi, ai lavoratori civili delle basi Nato sparse in Italia. Ricordate la […]
Grazie per tutte le interpellanze e per tutto il lavoro che ha fatto e continua a fare per noi.