SISMA ’90, IL DIETROFRONT DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE.
Clamorosa novità sulla vicenda dei rimborsi per il sisma del ’90, arrivata ieri dal ministero delle Finanze che ha risposto ad un’interrogazione che avevo presentato assieme al collega Marco Causi. Un intervento, il nostro, che è riuscito finalmente a sbloccare una vicenda annosa: l’Agenzia delle Entrate dovrà restituire i soldi ai contribuenti.
La storia è di quelle che vanno avanti per anni e che fanno arrabbiare chi è sempre stato in regola, pagando le tasse sempre e comunque. Una vicenda portata avanti dall’Agenzia delle Entrate, che aveva persino negato la validità di una sentenza della Corte di Cassazione, secondo cui le somme versate dai contribuenti colpiti dal sisma del dicembre 1990 per tre anni (dal ’90 al ’92) andavano rimborsate. Solo ieri è stato messo un punto fermo, clamoroso a mio avviso, su questa storia: la rinuncia dell’Agenzia dell’Entrate ai contenziosi nei confronti dei contribuenti delle province di Catania, Ragusa e Siracusa, che riceveranno i rimborsi attesi. Non amo usare toni trionfalistici in genere, ma in questo caso credo si tratti di un risultato straordinario che premia il nostro impegno in Parlamento. Un impegno volto a tutelare al meglio, e soprattutto con azioni concrete e con poche “chiacchiere”, la Sicilia e i siciliani. Un risultato che mi fa ben sperare, perché ripristina le condizioni di correttezza e torna a dare ai contribuenti diligenti, quelli che le tasse le pagano tutte e nei tempi giusti, la certezza che il fisco agisce in maniera giusta nei loro confronti.
L’importante novità è emersa ieri sera (giovedì) in occasione della risposta del ministero dell’Economia e delle Finanze – al question time in commissione Finanze di Montecitorio – all’interrogazione che era stata presentata da me e dal collega Marco Causi.
Il nostro intervento riguardava i tantissimi contenziosi ancora aperti con l’Agenzia delle Entrate da contribuenti catanesi, ragusani e siracusani che avevano pagato i tributi per il triennio 1990-1992 e che avevano diritto al rimborso del 90 per cento in base alla legge 289 del 2002. Una tesi regolarmente contrastata dall’Agenzia delle Entrate, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione del 2007, ribadita con apposite ordinanze fino allo scorso giugno, secondo cui anche chi aveva già pagato i tributi aveva diritto al rimborso del 90 per cento delle somme.
Il Governo, rispondendo ieri in Commissione Finanze, ha quindi annunciato che “l’Agenzia delle Entrate intende rinunciare ai contenziosi instaurati e predisporre istruzione agli uffici per l’abbandono delle relative controversie, con conseguente riconoscimento del diritto al rimborso”.
Una novità che rappresenta un sollievo reale per centinaia di contribuenti privati, che riceveranno i rimborsi eccedenti versati al fisco, mentre la vicenda resta ancora aperta per le imprese che avevano versato gli stessi contributi, e su cui la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione perché considerati aiuti di Stato, ma anche su questo aspetto continueremo ad impegnarci, perché i diritti riconosciuti ai privati vengano estesi anche alle imprese siciliane colpite dal sisma.
Per ora però siamo soddisfatti di questa retromarcia dell’Agenzia delle Entrate, che riconosce finalmente un diritto sancito anche dalla Corte di Cassazione. Grazie a questa interpellanza si mette finalmente la parola fine ad una vicenda annosa che rischiava di penalizzare i contribuenti che diligentemente avevano pagato le tasse per tempo.
Qui di seguito il testo della risposta dataci dal Ministero, e alcuni articoli usciti sulla stampa: il Sole 24ore, Italia Oggi, La Sicilia.
Buon pomeriggio a tutti. Grazie tante On.le Berretta, aspettiamo fiduciosi che questa annosa questione abbia fine. Distinti saluti e tanta cordialità.
@ prospero:
Gentile Prospero, come saprà abbiamo seguito la vicenda con attenzione già nella scorsa Legislatura e ce ne stiamo occupando anche nella presente. Stiamo lavorando per porre termine a questa annosa questione nel modo più veloce e soddisfacente per i contribuenti. Vi terremo informati.
Salve Giovanni, effettivamente sembrerebbe così, adesso speriamo che chi di competenza dia disposizioni per il rimborso del 90%. Saluti e cordialità a tutti.
Io ho presentato istanza entro fine Marzo 2012. Sono amareggiato dal lassismo amministrativo su questa vicenda. L’amministrazione come sempre tiene un atteggiamento di strafottenza nei confronti dei cittadini, nonostante la vigilanza e l’ attività dell’Onorevole Berretta. Cos’altro si può fare e cos’altro può fare Lei Onorevole per dirimere e risolvere la questione. Può l’amministrazione tenere un atteggiamento di ignavia e di lassismo così come sta facendo? Fiducioso e sicuro di un Suo rilevante intervento. Grazie
Salve, e’ stata emessa una sentenza della cassazione (nr. 10241,2-5-2013) che conferma che il termine ultimo per le istanze di rimborso e’ marzo 2012.
La Corte di Cassazione, ORDINANZA N. 10242 DEL 02/05/2013, ha confermato che il rimborso del 90% spetta a tutti i contribuenti siciliani colpiti dal sisma ’90, purchè la relativa istanza sia stata presentata entro il 31/03/2012.
La nuova pronuncia della Suprema Corte dovrebbe scrivere la parola fine sul contenzioso infinito tra cittadini e Stato.
Non ha retto in sede tributaria la tesi dell’Agenzia delle entrate che le sanatorie non hanno mai contemplato un rimborso.
Ma il condono previsto dalla l. 289 del 2002 ha carattere particolare e deve essere inteso come un indennizzo per i contribuenti colpiti dal sisma ’90, senza distinzione tra i soggetti che hanno effettuato il versamento e coloro che non hanno pagato nulla.
E’ adesso augurabile l’intervento risolutivo del legislatore.
MI TANTO RIFLETTERE LA CONCLUSIONE DEL SERVIZIO “AUGURABILE L’INTERVENTO RISOLUTIVO DEL LEGISLATORE”.
Egregio Onorevole Berretta, Lei cosa ne pensa? A chi altro potrei rivolgere tale quesito? Una risposta in merito sarebbe alquanto gradita a tutti coloro che, come lo scrivente, sono già impegnati nell’interminabile contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, che continua ad ignorare le continue decisioni della Suprema Corte. Come fare per non gravare tanti contribuenti dai non indifferenti oneri finanziari comportati da una lunga controversia giudiziaria? Fiducioso in una sua tempestiva e valida iniziativa in Parlamento, nel ringraziarLa anche a nome di tutti coloro che si trovano nella mia medesima situazione,voglia gradire i più distinti saluti ed auguri di buon lavoro.
Devotissimo suo Prospero Bonanno
Sulla SICILIA di ieri 31.05.2013- Edizione di Catania – pagina 12 è stato pubblicato un articolo “””” sisma 90, il rimborso spetta a tutti””” La Cassazione: purchè l’istanza sia stata presentata entro il 31 marzo del 2012. Speriamo che sia la volta buona. Cordialità a tutti.
@ Salvatore:
Egr. Salvatore la notizia che Lei riporta è fondata tuttavia la circolare dispone la rinuncia al ricorso solo per le istanze presentate entro il termine del 31/12/2004 ( entro due anni dal momento in cui è sorto il diritto al rimborso) prendendo a riferimento la sentenza n. 23589 del 2012 della Cassazione e non il termine del 31/03/2012 come sostenuto , invece, dalla sentenza della Cassazione n. 22507 del 2012. Saluti
@ Giuseppe Berretta:
Mi risulta che l’agenzia delle entrate ha inviato disposizioni alle sedi periferiche affinchè gli uffici rinunziino ai contenziosi già avviati facendo attenzione a che le istanze di rimborso siano state presentate nei termini.
La prego di inviarmi all’indirizzo della mia segreteria giuseppe@berrettadeputato.com tutti gli elementi della pratica in modo che io possa presentare un’interpellanza.
Grazie e a presto
Giuseppe Berretta
Gentile on. le specifico che pur avendo vinto in primo grado in commissione provinciale, l’agenzia delle entrate ha gia’ predisposto il ricorso in commissione regionale, senza quidni tenere conto assolutamente delle istruzioni che il ministero avrebbe dovuto provverdere ad emanare a seguito della sua lodevole interrogazione. ancora una volta quindi dicono di fare una cosa ma poi fanno esattamente l’opposto.
Salve,
desideravo portare a vostra conoscenza i probabili clamorosi sviluppi sulla questione del rimborso dei tributi alle imprese relativamente al sisma del 1990.
E’ in corso, presso la sezione Concorrenza della Commissione Europea, un procedimento per la valutazione della natura di “aiuti di stato alle imprese” del condono del 2002 per il sisma del 90.
In particolare la Commissione ha già fatto un’ampia analisi, arrivando quasi alla conclusione che lo sgravio fiscale concesso alle imprese probabilmente rappresenterebbe un aiuto di stato illegittimo.
Ho trovato un documento pubblicato sullo “Official Journal of the European Union”, in cui vengono elencati tutti i motivi per cui si configurerebbe come aiuti di stato, ed in cui si chiede alle autorità italiane di fornire ulteriori documenti per contrastare eventualmente questa tesi.
(http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:381:0032:0042:EN:PDF)
Gli sviluppi clamorosi sarebbero i seguenti : se veramente il procedimento si concludesse con la dichiarazione di aiuti illegittimi, l’Italia sarebbe obbligata a recuperare i tributi non pagati dalle imprese.
Faccio notare che l’accezione di “impresa” nel Diritto Comunitario è molto piu’ ampia di quella data dal nostro Codice Civile, quindi rientrerebbero in questa categoria praticamente tutti i lavoratori autonomi (professionisti, commercianti, artigiani ecc.), ed ovviamente le società.
L’unica speranza di non vedersi perseguitati dal fisco per delle tasse risalenti al secolo scorso, potrebbe essere quello di sperare in una prescrizione dei termini, che però in questo caso decorrerebbero secondo me dall’ultimo intervento normativo in materia, cioè il 2008. Ma se i termini fossero di 10 anni (devo ancora approfondire in merito), non si salverebbe nessuno…
Vorrei inoltre porre l’attenzione sul fatto, gravissimo secondo me, che nel documento la Commissione dice di aver sollecitato l’Italia a fornire quanti più elementi possibile a favore della tesi che gli aiuti non fossero di stato, ma la risposta è stata labile e non ha dissipato per niente i dubbi della Commissione.
La sensazione è che ci si stia occupando della cosa con molta leggerezza e superficialità, in prefetto stile nostrano. O peggio, che la questione non sia stata presa in considerazione da nessuno che conta veramente in Italia, lasciando in balia dei burocrati europei una decisione così importante.
Si configurerebbe quindi un vero e proprio pasticcio normativo.
Grazie
Distinti saluti
Devo purtroppo rispondere a lei e a tutti coloro che in questi giorni mi hanno rivolto la stessa domanda che no, non è possibile inoltrare adesso l’istanza per il rimborso dei contributi pagati a suo tempo.
On. Berretta, é ancora possibile inoltrare istanza alla agenzia delle entrate per chiedere il rimborso dei contributi?
@ Ciro : Purtroppo proprio oggi l’emendamento a cui si riferiva l’On. Berretta è stato bocciato a causa di parere negativo della Commissione Bilancio del Senato. In conseguenza di ciò, solo chi ha presentato istanza di rimborso entro il 31/3/2012 potrà fare ricorso in Commissione Tributaria.
Cordialmente
@ Giuseppe Berretta:Salve,
a proposito dell’emendamento a cui si riferiva nel suo post (38.9, testo 2, Alicata-Fleres), mi è sorto un dubbio. Riporto il testo dell’emendamento :
“«4-bis. Ai soggetti colpiti dal sisma del 13 e 16 dicembre 1990, che ha interessato le province di Catania, Ragusa e Siracusa, e che hanno versato per intero le somme relative al triennio 1990-1992, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 1, comma 1011, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successive modificazioni, è consentita la definizione della propria posizione mediante la presentazione della domanda di restituzione entro il 31 dicembre 2012, o, in alternativa alla restituzione, la definizione delle proprie posizioni mediante compensazione tra il suddetto credito e
quanto dovuto all’Erario per tributi e contributi maturati o maturandi. Entro il medesimo termine, ai soggetti di cui al periodo precedente, che non hanno corrisposto le somme dovute per il triennio 1990-1992, è consentita la definizione della propria posizione mediante il pagamento del 10 per cento dell’intero ammontare dovuto, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 9, comma 17, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e successive modificazioni.”
Si fa riferimento infatti al’art. 1, comma 1011 della finanziaria 2007, che riporto :
“1011. Ai soggetti destinatari dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 10 giugno 2005, n. 3442, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 17 giugno 2005, interessati dalla proroga dello stato di emergenza nella provincia di Catania, stabilita per l’anno 2006 con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 dicembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2005, e’ consentita la definizione della propria posizione entro il 30 giugno 2007, relativamente ad adempimenti e versamenti, corrispondendo l’ammontare dovuto per ciascun tributo e contributo a titolo di capitale, al netto dei versamenti gia’ eseguiti a titolo di capitale ed interessi, diminuito al 50 per cento, ferme restando le vigenti modalita’ di rateizzazione. Per il ritardato versamento dei tributi e contributi di cui al presente comma si applica l’istituto del ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni, ancorche’ siano state notificate le cartelle esattoriali.”
Non capisco perchè sia stato inserito questo comma che fa riferimento ad un altro evento sismico ed alla sola provincia di Catania.
Grazie infinite per la pazienza :-)))
Distinti saluti
Gentile sig. Ciro,
su questo punto posso risponderle che, basato sulle sentenze della Corte di Cassazione che ha accolto i ricorsi presentati da coloro che a suo tempo avevano visto respingere dall’Agenzia delle entrate la domanda di rimborso di quanto pagato in più, è stato presentato (in Commissione Industria al Senato) un emendamento al “decreto sulla crescita” che prevede la possibilità di presentare la domanda di rimborso a chi non l’aveva fatto. L’emendamento proprio in questi giorni è in discussione in Commissione Industria.
Vi terrò informati.
Giuseppe Berretta
Le volevo sapere per chi a suo tempo non ha fatto richiesta di rimborso per varii motivi, può richiedere il rimborso adesso?
Si susseguono notizie di altre sentenze favorevoli ai contribuenti, emesse da Comm.Trib di CT.
Ma giungono pure notizie che l’Agenzia delle Entrate continua a proporre appello. In presenza di giurisprudenza ormai consolidata, (continue ordinanze di rigetto da parte della Cassazione), perchè tanta perdita di tempo per il cittadino, l’aggravio di spese per lo Stato (oltre 1.500,00 per ogni ricorso), e il sovraccarico di lavoro per gli organi giudicanti? Che la notte porti consiglio!!!
Prospero Bonanno
@ Giuseppe Berretta:
oggi ho ricevuto l’atto di appello alla sentenza della ctp favorevole al contribuente.. ebbene si l’AE continua a proporre appello
Gentile Sig. Angelo, nel ringraziarla per la cortesia e la segnalazione, voglio informarla che un mese fa su questo argomento ho avuto un incontro con il sottosegretario.
A breve chiederò un incontro con il ministro ed il sottosegretario proprio per verificare lo stato dell’arte.
Nell’occasione chiederò anche che vengano sensibilizzati funzionari e dirigenti.
In sostanza, sto vigilando.
Giuseppe Berretta
Non sò se il Sig. Emanuele Cilia sia prevenuto nei suoi confronti, ma in merito alla sua risposta le faccio io una domanda: crede che le debbano essere forniti maggiori dettagli per sapere se hanno seguito le risposte del Ministro ai suoi interventi parlamentari. Infatti, a distanza di oltre tre mesi dal question-time, non sono stati impartite istruzioni alle Agenzie delle Entrate.
Con riferimento al sisma del 1990 ed alla interrogazione parlamentare del mese di luglio scorso, gradirei conoscere, ove possibile, quale seguito ha avuto tale iniziativa;cioè,dopo la risposta del ministro, quali precise istruzioni sono state impartite agli uffici cometenti in ordine all’abbandono dei contenziosi in corso ed al parziale rimborso ai contribuenti di quanto pagato negli anni 1990/91/92? Gli interessati siamo tanti e una risposta in tal senso risulterebbe certamente gradita . Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
Prospero Bonanno.
Le faccio io una domanda: crede che se fosse stata solo una mossa elettorale non sarei stato immediatamente smentito sia dall’agenzia delle entrate che da centinaia di contribuenti?
La invito quindi ad essere un po’ meno prevenuto nei miei confronti, anzi, se la sua vuole essere una critica costruttiva le chiedo di fornirmi piuttosto maggiori dettagli su quanto da lei affermato. È proprio a seguito di segnalazioni che effettuo i miei interventi parlamentari, ovviamente dopo aver verificato la veridicità della segnalazione stessa, cosa che farò se lei sarà in grado di darmi qualche elemento in più. Può inviarmi eventuali documenti in privato, tramite la mia mail, chiedendole di rivolgersi questa volta all’On.le Berretta.
Ma il sig.beretta è informato che l’agenzia delle entrate continua imperterrita a proporre
appello?
1) se è no è grave perchè allora è solo una notizia data per farsi campagna elettorale!!!
2) se è si ci dica se ha messo in atto un’altra interrogazione per chiedere spiegazione di
questo comportamento schizofrenico dell’agenzia delle entrate? se non l’ha ancora fatto
allora siamo alla stessa considerazione del punto 1)
Sono titolare d’impresa e quando, tempo fa, ho sentito parlare di questi rimborsi ho chiesto al mio commercialista se era il caso di chiedere il rimborso e lui mi ha detto che si poteva fare ma ottenendo il rimborso mi sarebbero (forse) stati restituiti i soldi versati ma avrei perso gli anni di contributi in termine di anni valevoli per raggiungere l’età richiesta per andare in pensione e quindi mi ha consigliato di lasciar perdere e lasciare che i 3 anni versati contassero regolarmente, quindi invito tutti ad informarsi se ne vale la pena chiedere il rimborso e poi trovarsi con 3 anni in meno per raggiungere l’agognata età pensionabile, saluti a tutti. Sergio.
E’ incredibile che il “dietro-front” sia solo a favore dei privati. Le imprese, che in quel periodo si sono trovate in difficoltà, a causa del terremoto e che hanno provveduto al pagamento fino all’ultima lira meriterebbero lo stesso trattamento. Ancor di più se paragonate a quelle che non hanno pagato nulla!
Certo siamo in Italia dove il fisco ha sempre ragione e i diritti dei contribuenti assomigliano sempre più a una barzelletta…quando c’è il sole ti danno l’ombrello quando piove te lo levano!
Resto in attesa di conoscere quale saranno le evoluzioni future sul resto della faccenda complimentandomi per l’ottimo lavoro svolto fino a questo punto.
Saluti
Se ho ben capito i privati cittadini che hanno avviato un contenzioso si vedranno restituire le imposte per il famoso sisma (fantasma) del ’90? Ed i dipendenti delle aziende che hanno invece continuato a trattenere le imposte di quel periodo rimarranno i soli fessi ad aver pagato le imposte in mezza Sicilia? Non lo dico per polemica, ma sinceramente vorrei capire meglio. Saluti
Solo una domanda: tra quanti secoli e dopo quante migliaia di diffide e solleciti, lo Stato provvederà nel oncreto?
Incredibile, notiiza fantastica! Finalmente anche io potro’ chiudere un vecchio contenzioso e farmi restituire i soldi, non ci speravo quasi piu’…