Non si può cancellare una realtà importante, per numero di studenti e per la qualità dell’offerta formativa, come lo è la facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania. Una realtà che va tutelata e non messa in discussione come sta accadendo in questi giorni.
Le voci insistenti, confermate anche dal preside di facoltà Nunzio Famoso, parlano della chiusura della facoltà di Lingue dell’Ateneo catanese, e del suo trasferimento – entro il mese di ottobre del 2011 – a Ragusa, nell’ambito di un progetto legato alla riorganizzazione dell’offerta universitaria in Sicilia e alla costituzione del quarto polo universitario.
Se tutto ciò venisse confermato, ci troveremmo di fronte ad un vero paradosso: la chiusura di una facoltà con circa 5 mila iscritti e che nei suoi 11 anni di vita si è resa competitiva, adattandosi alle nuove normative e alle nuove esigenze formative.
La chiusura della facoltà di Lingue non solo penalizzerebbe tutti gli studenti, gli iscritti e chi aveva in previsione – terminato il triennio – l’iscrizione alla specialistica, oltre che il personale tecnico-amministrativo, ma rischia di impoverire tutto il territorio catanese
Per questo, occorre prima di tutto che si faccia chiarezza: la chiederemo al Rettore dell’Università di Catania e, con una mia interrogazione, al Ministero dell’Università.
Proprio in questi giorni il prof. Famoso, Preside della facoltà, ha presentato i corsi per l’anno 2011 – 2012.
Almeno per quest’anno non dovrebbero esserci problemi.
ma quindi chiuderà o no????
Intanto i giornali studenteschi stanno lavorando benissimo. Step 1 è fondamentale per la libertà d’informazione a Catania. Bravissimi!
Possono protestare e fare girare la voce, ma di fatto di armi ne hanno pochine.
Ma gli studenti catanesi si faranno scippare così?!? Mi pare difficile.
Sono capaci davvero di tutto nel centrodestra ormai. Non c’è limite alla fantasia predatoria che hanno. Bisogno di qualcosa? Lo prendono e a chi c’è l’ha già calci nelle gengive.
Insomma, i soliti maneggi sulla pelle degli studenti. Che vomito!
Per la cronaca, gli iscritti a Lingue di Catania sono oltre 7.000!
Insomma, vediamo se ho capito… Il problema sostanzialmente è il seguente: vogliono fondare un “quarto polo pubblico” universitario in Sicilia per far divenire sia Siracusa che Ragusa sedi universitarie. Ma per fondare un polo universitario in una provincia deve esistere almeno una facoltà. A Ragusa non esiste alcuna Facoltà, poiché al momento vi sono solo sedi distaccate di Facoltà dell’Università di Catania. E tra queste, quella che conta il maggior numero di iscritti è indubbiamente Lingue e Letterature Straniere (oltre 1000 iscrizioni). A questo punto il presidente del consorzio universitario di Ragusa, il tal Mauro dell’intervista linkata, propone il trasferimento totale della Facoltà a Ragusa, pare anche imponendo all’Ateneo catanese di non istituire per gli anni a venire un’altra Facoltà di Lingue. Diciamo che in pratica ha pensato bene di “eliminare la concorrenza”.
Il Magnifico Rettore catanese ha accettato, sempre pare, la proposta, non si sa ancora se con il consenso del Senato Accademico o meno, ma sicuramente non con quello dei diretti interessati, sui quali la notizia è letteralmente piovuta addosso come un macigno. E poi si parla ancora di sviluppo in Sicilia?!?
Devo essermi perso qualche puntata in 20’anni via. Quando ero ragazzo non c’era una Facoltà di Lingue, ma un corso di laurea in Lingue presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Catania. Mi pare di capire che ad un certo punto, una dozzina di anni fa, è diventata Facoltà ed ora la vogliono chiudere? Le solite follie di questo governo, ovvio.
Ma perché l’accanimento contro Catania? I soliti tagli alla “Gelmini mani di forbice?!?” O c’è altro? Di sicuro… Ma si può continuare a massacrare un territorio così come stanno facendo con Catania? Arriveremo ai livelli delle metropoli africane meno sviluppate di questo passo.
Una messa lì con un preciso compito, disintegrare quel che resta del diritto alla studio.
Ovvero è fin troppo adeguata per raggiungere gli obiettivi di Berlusconi & Co.
Questa vicenda la dice lunga sull’importanza di avere un ministro capace all’Istruzione e Università. La Gelmini è inadeguata su tutti i fronti.
Lo scippo, sia chiaro, ha dei nomi e cognomi precisi, non crediate. C’è un progetto capillare dietro una simile scempiaggine.
E’ una vera indecenza, bisogna evitare a tutti i costi questo scippo. Davvero su Catania stanno consumandosi delle assurdità una peggiore dell’altra!!!